Cultura, Eventi e Spettacolo
Presentato al Festival del Cinema Europeo un nuovo corto prodotto a Molfetta
Si tratta di "Vivremo nelle pareti" della molfettese Serena Porta
Molfetta - venerdì 15 novembre 2024
Nel pomeriggio di ieri, giovedì 14 novembre, è stato presentato al Festival del Cinema Europeo di Lecce, nella sezione "Puglia Show", il cortometraggio Vivremo nelle pareti, scritto e diretto da Rocco Anelli. Distribuito da Draka Distribution e prodotto da Serena Porta per Kraken Srl, con il sostegno di SIAE e MIC nell'ambito del programma "Per chi crea" e con il contributo di Apulia Film Commission, il film trasporta gli spettatori in un viaggio senza tempo, dove amore e segreti si intrecciano tra le pareti di una villa nobiliare del Sud Italia. Attraverso un suggestivo stile visivo e una narrazione che attraversa epoche diverse, il film invita a riflettere sulla forza dell'amore e sulla libertà di essere se stessi.
Il racconto si sviluppa su un doppio piano temporale: nel Settecento, due giovani donne, Febe e Ginevra, vivono un amore clandestino in un'epoca di rigidi dettami sociali, imprimendo il loro spirito nelle mura della villa, come un eco del loro coraggio e desiderio di libertà. In pieno Ottocento, Ettore, giovane studioso combattuto tra ragione e sentimento, convoca lo specialista Tomaso per indagare su fenomeni paranormali che avvengono nella casa. I due uomini si confrontano così con sentimenti che mettono in discussione le loro certezze, richiamati dallo spirito di ribellione e autenticità che Febe e Ginevra avevano vissuto in quella stessa villa. Il cortometraggio affronta tematiche come il contrasto tra razionalità e irrazionalità, la repressione e il desiderio di libertà, offrendo uno sguardo sulle complesse dinamiche dell'amore, in tutte le sue forme.
A livello visivo, Vivremo nelle pareti si caratterizza per uno stile crudo e raffinato, che mantiene un'accattivante cifra evocativa pur restando intimo e umano. Anelli trasforma ogni scena in un quadro storico, richiamando l'estetica dei ritratti d'epoca.
Il cortometraggio è inoltre arricchito dai costumi realizzati dalle rinomate sartorie Shangrillà di Foggia e Nicolao di Venezia, che contribuiscono a rendere l'ambientazione vera e immersiva. La colonna sonora, composta da Nicola Scardicchio, allievo di Nino Rota, ed eseguita dalla direttrice d'orchestra Dominga Damato, sottolinea l'atmosfera sospesa e le emozioni dei personaggi, accompagnando il pubblico in un'esperienza sensoriale profonda e coinvolgente.
Nel cast Alessio Antelmi interpreta Ettore, Sean Cubito (recentemente diretto da Luca Guadagnino in Queer) è Tomaso, Giulia Sanna veste i panni di Febe, mentre Nina Nicastri è Ginevra. Le riprese si sono svolte nella magnifica Villa Fenicia a Ruvo di Puglia, location storica che conserva intatti arredi e pareti originali dell'Ottocento, offrendo un'autenticità rara che impreziosisce l'opera.
Con Vivremo nelle pareti, Rocco Anelli ci consegna una storia poetica, introspettiva ed audace, un racconto intriso di eleganza visiva e audacia narrativa che attraversa il tempo riflettendo sulla libertà di amare e sull'immortalità dei sentimenti.
Il racconto si sviluppa su un doppio piano temporale: nel Settecento, due giovani donne, Febe e Ginevra, vivono un amore clandestino in un'epoca di rigidi dettami sociali, imprimendo il loro spirito nelle mura della villa, come un eco del loro coraggio e desiderio di libertà. In pieno Ottocento, Ettore, giovane studioso combattuto tra ragione e sentimento, convoca lo specialista Tomaso per indagare su fenomeni paranormali che avvengono nella casa. I due uomini si confrontano così con sentimenti che mettono in discussione le loro certezze, richiamati dallo spirito di ribellione e autenticità che Febe e Ginevra avevano vissuto in quella stessa villa. Il cortometraggio affronta tematiche come il contrasto tra razionalità e irrazionalità, la repressione e il desiderio di libertà, offrendo uno sguardo sulle complesse dinamiche dell'amore, in tutte le sue forme.
A livello visivo, Vivremo nelle pareti si caratterizza per uno stile crudo e raffinato, che mantiene un'accattivante cifra evocativa pur restando intimo e umano. Anelli trasforma ogni scena in un quadro storico, richiamando l'estetica dei ritratti d'epoca.
Il cortometraggio è inoltre arricchito dai costumi realizzati dalle rinomate sartorie Shangrillà di Foggia e Nicolao di Venezia, che contribuiscono a rendere l'ambientazione vera e immersiva. La colonna sonora, composta da Nicola Scardicchio, allievo di Nino Rota, ed eseguita dalla direttrice d'orchestra Dominga Damato, sottolinea l'atmosfera sospesa e le emozioni dei personaggi, accompagnando il pubblico in un'esperienza sensoriale profonda e coinvolgente.
Nel cast Alessio Antelmi interpreta Ettore, Sean Cubito (recentemente diretto da Luca Guadagnino in Queer) è Tomaso, Giulia Sanna veste i panni di Febe, mentre Nina Nicastri è Ginevra. Le riprese si sono svolte nella magnifica Villa Fenicia a Ruvo di Puglia, location storica che conserva intatti arredi e pareti originali dell'Ottocento, offrendo un'autenticità rara che impreziosisce l'opera.
Con Vivremo nelle pareti, Rocco Anelli ci consegna una storia poetica, introspettiva ed audace, un racconto intriso di eleganza visiva e audacia narrativa che attraversa il tempo riflettendo sulla libertà di amare e sull'immortalità dei sentimenti.