Presentato al Comune di Molfetta lo sportello per la giustizia riparativa
Il progetto, legato alla legge Cartabia, è promosso dal Settore socialità
Molfetta - mercoledì 28 febbraio 2024
10.09
Si è attivato con una cerimonia ieri mattina, nella sede del Comune di Molfetta in via Martiri di Via Fani, lo sportello per la Giustizia Riparativa e la mediazione dei conflitti, legato alla legge Cartabia e promosso dal Settore socialità del Comune. È un progetto che prevede un maggiore riguardo verso la vittima in sé e un iter pedagogico al quale possono liberamente partecipare sia l'offeso sia il reo, che deve essere rieducato.
«Commettere un reato è una lesione che deve essere risarcita - ha esordito il sindaco Tommaso Minervini, deciso in una repentina concretizzazione del progetto - ed è la giustizia riparativa a occuparsi del ravvedimento del reo e della riparazione del danno procurato alla vittima o alla società».
Presenti alla cerimonia anche l'assessore alla socialità Anna Capurso, che ha commentato: «Il progetto è un segnale dell'amministrazione di attenzione e vicinanza alla qualità di vita delle persone, alla legalità ed alla sicurezza». Hanno presenziato all'inaugurazione anche la dottoressa Lidia de Leonardis, Dirigente del Settore socialità e promotrice pioneristica di spicco del progetto sul suolo molfettese e il sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Bari Raffaella de Luca, che ha dichiarato: «Mi auguro che il team di Molfetta, date le numerose realtà criminali presenti in Puglia, divenga di esempio per i comuni limitrofi». Le sue dichiarazioni hanno posto l'attenzione sulla necessità di rieducare adeguatamente i minori colpevoli di reato, in quanto figli di contesti sociali traboccanti di difficoltà e mancata educazione.
È intervenuta anche Ilaria de Vanna, vicepresidente della cooperativa C.R.I.S.I. (a cui il Comune ha affidato la gestione del centro) di Bari, la quale ha affermato che "è tempo di giustizia riparativa", ben consapevole degli oltre trent'anni di sperimentazione che son stati necessari a rendere riconoscibile per legge questo progetto, la cui esecuzione ora spetta agli enti locali.
A rappresentanza dell'associazione di volontariato Sermolfetta, direttamente coinvolta nel progetto pon "Sui passi della legalità", la dottoressa Barbara Amato, che ha presentato il risultato delle varie attività svolte.
«Commettere un reato è una lesione che deve essere risarcita - ha esordito il sindaco Tommaso Minervini, deciso in una repentina concretizzazione del progetto - ed è la giustizia riparativa a occuparsi del ravvedimento del reo e della riparazione del danno procurato alla vittima o alla società».
Presenti alla cerimonia anche l'assessore alla socialità Anna Capurso, che ha commentato: «Il progetto è un segnale dell'amministrazione di attenzione e vicinanza alla qualità di vita delle persone, alla legalità ed alla sicurezza». Hanno presenziato all'inaugurazione anche la dottoressa Lidia de Leonardis, Dirigente del Settore socialità e promotrice pioneristica di spicco del progetto sul suolo molfettese e il sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Bari Raffaella de Luca, che ha dichiarato: «Mi auguro che il team di Molfetta, date le numerose realtà criminali presenti in Puglia, divenga di esempio per i comuni limitrofi». Le sue dichiarazioni hanno posto l'attenzione sulla necessità di rieducare adeguatamente i minori colpevoli di reato, in quanto figli di contesti sociali traboccanti di difficoltà e mancata educazione.
È intervenuta anche Ilaria de Vanna, vicepresidente della cooperativa C.R.I.S.I. (a cui il Comune ha affidato la gestione del centro) di Bari, la quale ha affermato che "è tempo di giustizia riparativa", ben consapevole degli oltre trent'anni di sperimentazione che son stati necessari a rendere riconoscibile per legge questo progetto, la cui esecuzione ora spetta agli enti locali.
A rappresentanza dell'associazione di volontariato Sermolfetta, direttamente coinvolta nel progetto pon "Sui passi della legalità", la dottoressa Barbara Amato, che ha presentato il risultato delle varie attività svolte.