Cultura, Eventi e Spettacolo
Presentata la quindicesima edizione della mostra "Via San Benedetto"
Nel Giovedì Santo esposizione su Via San Benedetto. Fino al 31 marzo nella Fabbrica di San Domenico
Molfetta - lunedì 26 marzo 2018
Come da tradizione oramai consolidata, a ridosso della Settimana Santa, è stata inaugurata presso la Sala Finocchiaro della Fabbrica di San Domenico la mostra d'Arte sacra "Via San Benedetto - l'Arte nella Tradizione della Settimana Santa", organizzata dalla Società di Cultura Europea "A. Caracciolo" di Molfetta e patrocinata del Comune di Molfetta: si tratta di un'edizione speciale essendo la quindicesima di questa kermesse, a testimoniare pienamente un appuntamento ormai radicato nel panorama artistico della città.
Nella serata inaugurale, è stato quindi anche tempo di orgogliosi bilanci da parte del prof. Gaetano Mongelli, storico dell'Arte dell'Università di Bari e profondo conoscitore del mondo artistico molfettese: nei quindici anni della manifestazione, ben 78 artisti hanno esposto le proprie opere raccogliendo un pubblico di ben 30000 visitatori, provenienti da ogni parte della Puglia. Quest'anno, nel chiostro della Fabbrica di San Domenico, diciotto scultori, pittori e fotografi esporranno le loro opere che, nella serata di Giovedì Santo, verranno spostate in Via San Benedetto per essere fruite ed apprezzate dai fedeli in pellegrinaggio tra i vari repositori delle chiese molfettesi, nella cornice naturale delle opere stesse che nascono in quelle giornate di preghiera sotto le noti struggenti e dolenti delle marce funebri.
Durante la serata, il prof. Mongelli ha ricostruito la storia di questi quindici anni in un discorso culturalmente ricchissimo e a tratti anche commovente, collegando sempre la mostra con la sua lontana origine proprio in Via San Benedetto: è da questa strada, infatti, che faticosamente transitò l'imponente gruppo bronzeo della Deposizione di Giulio Cozzoli, dopo la sua momentanea collocazione nella chiesa di Gesù e Maria a Roma per il Giubileo del 2000. A seguire, sono stati presentati tutti gli artisti presenti per quest'edizione, in un carnet molto variegato che conta giovanissimi e presenze ormai fisse e decennali, e contributi dei più diversi per tecniche utilizzate e tipologie stilistiche: ad accomunare tutti quel sentimento comune di partecipazione emotiva di fronte a quelli che parrebbero attimi e giorni sempre uguali, caratterizzati dagli stessi colori, le stesse musiche e le stesse cadenze, ma che proprio per la loro modulazione continua, finiscono per diventare uno dei momenti più caratterizzanti dell'essere molfettesi e cristiani. D'altronde, come ha sottolineato il prof. Mongelli, "Dio non ha bisogno di andare in processione, l'uomo sì".
La serata inaugurale della mostra è stata anche l'occasione per la presentazione del libro "Di accorate passioni" di Mario Luigi Albanese e Domenico Lasorsa che, avvalendosi di preziosi contributi fotografici e di ricerca, ricostruisce i fotogrammi di quel culto catartico che va in scena ogni anno per preparare alla Resurrezione di Cristo, partendo da quello che resta il più grande mistero della vita umana, ossia la morte, diventato spesso solo una sorta di nota a margine di un testo scritto dai personaggi delle processioni, talvolta maggiormente concentrati sull'egocentrismo e l'esibizionismo della ricorrenza.
Alla serata, hanno partecipato anche l'Assessore alla Cultura Sara Allegretta e, in chiusura, il sindaco Tommaso Minervini che, nei loro interventi hanno orgogliosamente rammentato la nascita della prima edizione della mostra in occasione della passata amministrazione Minervini, auspicando per i prossimi anni spazi sempre maggiori per la cultura e per questa kermesse, così da allargare i contributi ad altre forme di arte ora assenti.
La Mostra resterà aperta dal 23 al 31 marzo 2018 nella cornice della Fabbrica di San Domenico.
Artisti partecipanti: Domenico Angione, Corrado Befo, Corrado Binetti, Vincenzo Bisceglie, Mauro D. Bufi, Domenico Camporeale, Vincenzo Ciannamea, Carmela De Dato, Maria De Gennaro, Ruggiero De Virgilio, Clelia A. Facchini, Giuseppe Gragnaniello, Vito Gianfreda, Francesco Iannone, Nicola Germinario, Domenico Lasorsa, Giuseppe Sciancalepore, Franco Valente, dai quali quest'anno è stato edito il catalogo della mostra in distribuzione gratuita la sera dell'inaugurazione.
Nella serata inaugurale, è stato quindi anche tempo di orgogliosi bilanci da parte del prof. Gaetano Mongelli, storico dell'Arte dell'Università di Bari e profondo conoscitore del mondo artistico molfettese: nei quindici anni della manifestazione, ben 78 artisti hanno esposto le proprie opere raccogliendo un pubblico di ben 30000 visitatori, provenienti da ogni parte della Puglia. Quest'anno, nel chiostro della Fabbrica di San Domenico, diciotto scultori, pittori e fotografi esporranno le loro opere che, nella serata di Giovedì Santo, verranno spostate in Via San Benedetto per essere fruite ed apprezzate dai fedeli in pellegrinaggio tra i vari repositori delle chiese molfettesi, nella cornice naturale delle opere stesse che nascono in quelle giornate di preghiera sotto le noti struggenti e dolenti delle marce funebri.
Durante la serata, il prof. Mongelli ha ricostruito la storia di questi quindici anni in un discorso culturalmente ricchissimo e a tratti anche commovente, collegando sempre la mostra con la sua lontana origine proprio in Via San Benedetto: è da questa strada, infatti, che faticosamente transitò l'imponente gruppo bronzeo della Deposizione di Giulio Cozzoli, dopo la sua momentanea collocazione nella chiesa di Gesù e Maria a Roma per il Giubileo del 2000. A seguire, sono stati presentati tutti gli artisti presenti per quest'edizione, in un carnet molto variegato che conta giovanissimi e presenze ormai fisse e decennali, e contributi dei più diversi per tecniche utilizzate e tipologie stilistiche: ad accomunare tutti quel sentimento comune di partecipazione emotiva di fronte a quelli che parrebbero attimi e giorni sempre uguali, caratterizzati dagli stessi colori, le stesse musiche e le stesse cadenze, ma che proprio per la loro modulazione continua, finiscono per diventare uno dei momenti più caratterizzanti dell'essere molfettesi e cristiani. D'altronde, come ha sottolineato il prof. Mongelli, "Dio non ha bisogno di andare in processione, l'uomo sì".
La serata inaugurale della mostra è stata anche l'occasione per la presentazione del libro "Di accorate passioni" di Mario Luigi Albanese e Domenico Lasorsa che, avvalendosi di preziosi contributi fotografici e di ricerca, ricostruisce i fotogrammi di quel culto catartico che va in scena ogni anno per preparare alla Resurrezione di Cristo, partendo da quello che resta il più grande mistero della vita umana, ossia la morte, diventato spesso solo una sorta di nota a margine di un testo scritto dai personaggi delle processioni, talvolta maggiormente concentrati sull'egocentrismo e l'esibizionismo della ricorrenza.
Alla serata, hanno partecipato anche l'Assessore alla Cultura Sara Allegretta e, in chiusura, il sindaco Tommaso Minervini che, nei loro interventi hanno orgogliosamente rammentato la nascita della prima edizione della mostra in occasione della passata amministrazione Minervini, auspicando per i prossimi anni spazi sempre maggiori per la cultura e per questa kermesse, così da allargare i contributi ad altre forme di arte ora assenti.
La Mostra resterà aperta dal 23 al 31 marzo 2018 nella cornice della Fabbrica di San Domenico.
Artisti partecipanti: Domenico Angione, Corrado Befo, Corrado Binetti, Vincenzo Bisceglie, Mauro D. Bufi, Domenico Camporeale, Vincenzo Ciannamea, Carmela De Dato, Maria De Gennaro, Ruggiero De Virgilio, Clelia A. Facchini, Giuseppe Gragnaniello, Vito Gianfreda, Francesco Iannone, Nicola Germinario, Domenico Lasorsa, Giuseppe Sciancalepore, Franco Valente, dai quali quest'anno è stato edito il catalogo della mostra in distribuzione gratuita la sera dell'inaugurazione.