Cultura, Eventi e Spettacolo
Presentata a Molfetta la 16^ edizione della mostra artistica "Via San Benedetto"
Iniziativa legata all'arte locale nella Settimana Santa
Molfetta - lunedì 15 aprile 2019
05.00
La Settimana Santa rappresenta uno dei momenti chiave per Molfetta e per tutti i suoi cittadini, da sempre fortemente legati alla tradizione connessa a questi giorni di profonda devozione. La religiosità che porta ogni anno alla Santa Pasqua può essere espressa in tante modalità, dalla preghiera al folklore delle processioni, passando per le diverse forme artistiche con cui la realtà può essere raffigurata. Proprio di arte, tradizione e religiosità si è parlato alla presentazione della 16^ edizione della mostra "Via San Benedetto - L'arte nella tradizione della Settimana Santa", tenutasi nella giornata di venerdì presso la Sala Espositiva del Palazzo de Gioia e organizzata dall'Associazione culturale "Caracciolo".
La mostra, che prevede una serie di realizzazioni artistiche legate proprio al tradizionale culto di avvicinamento alla Pasqua, sarà fruibile per il pubblico fino al prossimo 20 aprile e ha visto la partecipazione di alcuni artisti locali di diverse generazioni: Gianni Alessandrini, Domenico Angione, Corrado Befo, Domenico Camporeale, Carmela Candido, Valentina Capurso, Vincenzo Ciannamea, Francesco Della Noce, Maria de Gennaro, Clelia Facchini, Vito Gianfreda, Francesca e Giuseppe Gragnaniello, Pasquale Magarelli e Francesco Roselli. L'evento è stato introdotto in primis da una proiezione in ricordo di Anna Farinola, fotografa e appassionata di arte che per anni ha partecipato proprio all'organizzazione di tale mostra. In un secondo momento, la parola è passata al Prof. Gaetano Mongelli, Storico dell'Arte che ha così presentato gli obiettivi di questa esposizione: «Questi artisti nostrani hanno dimostrato di poter rappresentare il loro personale approccio alla tradizione religiosa di questo periodo molto sentito nella città di Molfetta, ma soprattutto di poterlo fare con forme artistiche molto variegate, capaci di passare dal gusto per l'innovazione ai grandi modelli del nostro passato. Nella simbologia cristiana è proprio la crocifissione l'elemento che più spesso viene raffigurato, perché ognuno di noi è un Golgota con tre croci, in cui bene e male convivono e proprio nel senso stretto della religione riusciamo a connettere la piattezza della vita terrena alla verticalità data dal sacro. L'arte, in questo senso, è importante perché aiuta l'uomo a rendersi in un certo senso eterno grazie alla sua creazione: questo evento, dunque, ci fa capire come l'arte molfettese sia viva e vada valorizzata».
In chiusura di manifestazione, alla presenza del Sindaco Tommaso Minervini, sono giunte anche le parole dell'Assessore alla Cultura Sara Allegretta: «Bisogna sempre godere di quanto si possa creare di bello, a tutti i livelli. Bisogna amare la nostra città, le sue tradizioni, la sua arte. Stiamo intensificando sempre di più l'attenzione verso queste iniziative di promozione culturale. Gli artisti presenti qui oggi si sono espressi nella loro forma migliore e questa iniziativa, ormai molto longeva, ha dato a tanti la possibilità di essere inclusi in quel mondo chiamato Arte che da sempre si basa sul valore della condivisione, permettendo a tutti di poter dare vita a una propria visione della vita e delle cose».
La mostra, che prevede una serie di realizzazioni artistiche legate proprio al tradizionale culto di avvicinamento alla Pasqua, sarà fruibile per il pubblico fino al prossimo 20 aprile e ha visto la partecipazione di alcuni artisti locali di diverse generazioni: Gianni Alessandrini, Domenico Angione, Corrado Befo, Domenico Camporeale, Carmela Candido, Valentina Capurso, Vincenzo Ciannamea, Francesco Della Noce, Maria de Gennaro, Clelia Facchini, Vito Gianfreda, Francesca e Giuseppe Gragnaniello, Pasquale Magarelli e Francesco Roselli. L'evento è stato introdotto in primis da una proiezione in ricordo di Anna Farinola, fotografa e appassionata di arte che per anni ha partecipato proprio all'organizzazione di tale mostra. In un secondo momento, la parola è passata al Prof. Gaetano Mongelli, Storico dell'Arte che ha così presentato gli obiettivi di questa esposizione: «Questi artisti nostrani hanno dimostrato di poter rappresentare il loro personale approccio alla tradizione religiosa di questo periodo molto sentito nella città di Molfetta, ma soprattutto di poterlo fare con forme artistiche molto variegate, capaci di passare dal gusto per l'innovazione ai grandi modelli del nostro passato. Nella simbologia cristiana è proprio la crocifissione l'elemento che più spesso viene raffigurato, perché ognuno di noi è un Golgota con tre croci, in cui bene e male convivono e proprio nel senso stretto della religione riusciamo a connettere la piattezza della vita terrena alla verticalità data dal sacro. L'arte, in questo senso, è importante perché aiuta l'uomo a rendersi in un certo senso eterno grazie alla sua creazione: questo evento, dunque, ci fa capire come l'arte molfettese sia viva e vada valorizzata».
In chiusura di manifestazione, alla presenza del Sindaco Tommaso Minervini, sono giunte anche le parole dell'Assessore alla Cultura Sara Allegretta: «Bisogna sempre godere di quanto si possa creare di bello, a tutti i livelli. Bisogna amare la nostra città, le sue tradizioni, la sua arte. Stiamo intensificando sempre di più l'attenzione verso queste iniziative di promozione culturale. Gli artisti presenti qui oggi si sono espressi nella loro forma migliore e questa iniziativa, ormai molto longeva, ha dato a tanti la possibilità di essere inclusi in quel mondo chiamato Arte che da sempre si basa sul valore della condivisione, permettendo a tutti di poter dare vita a una propria visione della vita e delle cose».