Premio Buona Medicina 2024 conferito al compianto dott. Vito Procacci
Il riconoscimento ritirato dal figlio Ettore
Molfetta - venerdì 13 settembre 2024
11.40
Si è tenuto ieri al Teatro del Petruzzelli di Bari l'annuale Festa della Professione Medica organizzata dall'Ordine dei medici di Bari. Nel corso della manifestazione sono stati celebrati i professionisti che hanno compiuto i Venticinque e i Cinquant'anni di Laurea, i neolaureati iscritti agli Albi hanno proferito il "Giuramento Professionale" ed è stato conferito il premio per la Buona Medicina 2024.
"Abbiamo deciso di dedicare il Premio Buona Medicina 2024 a Vito Procacci, collega recentemente scomparso che incarnava i valori della professione, con la sua dedizione al lavoro e abnegazione dimostrata anche durante la pandemia". – dichiara Anelli. A ritirare il premio è stato il figlio di Vito, Ettore, anch'egli legato alla città di Molfetta dove ha iniziato il suo percorso di studi prima di intraprendere la strada paterna.
L'evento c'è stato in un momento particolarmente critico per la Sanità e per i medici pugliesi, vittime di un'escalation di violenza. Un fenomeno che ha raggiunto una dimensione critica ma che da tempo l'OMCeO denuncia e che veniva fotografato all'inizio di quest'anno dall'indagine sviluppata dal Sistema Regionale di Gestione Integrata della Sicurezza sul Lavoro (SiRGISL): circa il 42% degli operatori sanitari pugliesi (il (34,7% dei medici) hanno riferito di aver subito una forma di violenza sul luogo di lavoro. Un dato che sale all'81% nelle Unità Operative "difficili" come le Case circondariali. A livello nazionale secondo il Sindacato Anaao-Assomed l'81% dei medici riferisce di essere stato vittima di aggressioni fisiche (il 23%) o verbali (77%). Mentre il sindacato Cimo-Fesmed stima in 2500 le aggressioni, denunciate, che si verificano ogni anno in sanità.
"È un quadro emergenziale che richiede interventi concreti e immediati". – commenta Filippo Anelli, Presidente dell'Ordine dei medici di Bari – "ma non dobbiamo dimenticare che la maggior parte della popolazione continua ad avere fiducia nei medici. Otto italiani su dieci sono convinti che se in questi anni il Servizio Sanitario Nazionale ha retto, lo si deve all'impegno straordinario dei medici. La Festa di domani serve proprio a ricordare e rendere omaggio a questo impegno".
"Abbiamo deciso di dedicare il Premio Buona Medicina 2024 a Vito Procacci, collega recentemente scomparso che incarnava i valori della professione, con la sua dedizione al lavoro e abnegazione dimostrata anche durante la pandemia". – dichiara Anelli. A ritirare il premio è stato il figlio di Vito, Ettore, anch'egli legato alla città di Molfetta dove ha iniziato il suo percorso di studi prima di intraprendere la strada paterna.
L'evento c'è stato in un momento particolarmente critico per la Sanità e per i medici pugliesi, vittime di un'escalation di violenza. Un fenomeno che ha raggiunto una dimensione critica ma che da tempo l'OMCeO denuncia e che veniva fotografato all'inizio di quest'anno dall'indagine sviluppata dal Sistema Regionale di Gestione Integrata della Sicurezza sul Lavoro (SiRGISL): circa il 42% degli operatori sanitari pugliesi (il (34,7% dei medici) hanno riferito di aver subito una forma di violenza sul luogo di lavoro. Un dato che sale all'81% nelle Unità Operative "difficili" come le Case circondariali. A livello nazionale secondo il Sindacato Anaao-Assomed l'81% dei medici riferisce di essere stato vittima di aggressioni fisiche (il 23%) o verbali (77%). Mentre il sindacato Cimo-Fesmed stima in 2500 le aggressioni, denunciate, che si verificano ogni anno in sanità.
"È un quadro emergenziale che richiede interventi concreti e immediati". – commenta Filippo Anelli, Presidente dell'Ordine dei medici di Bari – "ma non dobbiamo dimenticare che la maggior parte della popolazione continua ad avere fiducia nei medici. Otto italiani su dieci sono convinti che se in questi anni il Servizio Sanitario Nazionale ha retto, lo si deve all'impegno straordinario dei medici. La Festa di domani serve proprio a ricordare e rendere omaggio a questo impegno".