Politica
Potere al Popolo - Molfetta: «Tra le gente anche senza campagna elettorale» - LE FOTO
Comizio a Corso Umberto con i candidati Racanati, Zanna e de Candia
Molfetta - lunedì 19 febbraio 2018
Rigorosamente all'aperto, sfidando le rigide temperature di questo freddo febbraio, per portare in Città un messaggio inequivocabile: noi ci siamo a prescindere dalle stagioni della politica e delle campagna elettorali.
E' questo il messaggio ribadito dai candidati di Potere al Popolo in vista dell'importante appuntamento elettorale del prossimo 4 marzo.
Nella mattinata di ieri, a Corso Umberto, il gruppo politico, nato da una proficua unione tra Rifondazione Comunista e l'attivismo di alcune associazioni cittadine, è tornato ad incontrare i cittadini per parlare di temi nazionali attraverso una specifica attenzioni alle tematiche locali.
L'operato di questa Amministrazione Comunale è stato più volte messo in discussione dapprima da Gianni Porta, consigliere comunale di Rifondazione Comunista e successivamente da Beppe Zanna, Teresa Racanati e Pasquale de Candia, rispettivamente candidati al Senato e Camera dei Deputati.
«Continuiamo ad essere qui a prescindere da tutto – ha esordito l'ex candidato sindaco di Rifondazione Comunista alle ultime elezioni comunali – indossando da più di 25 anni la stessa casacca, al contrario di chi invece ci amministra, che ama così tanto il legame con la Regione tanto da essere un uomo per tutte le stagioni: prima con Fitto, poi con Vendola ed oggi con Emiliano».
Sono i temi cittadini quelli da cui i candidati di Potere al Popolo sono partiti per contrastare quell'inevitabile sfiducia nella politica, che ormai da anni aleggia sugli elettori. Nonostante quanto ribadito venerdì sera pubblicamente dal Governatore Emiliano sul futuro dell'Ospedale, Beppe Zanna e gli altri candidati di Potere al Popolo non hanno dubbi: «Chiuderà – hanno commentato – è solo questione di tempo, lo stesso necessario per incassare i vostri voti in questa tornata elettorale».
E' un'Amministrazione che lavora in silenzio ma soprattutto nell'inerzia: è quanto ribadito fortemente ieri mattina da tutti gli esponenti di Potere al Popolo presenti all'ennesimo incontro con i cittadini. «Cosa fa questa Amministrazione per trattare con l'Arca in termini di alloggi popolari? – si è chiesto Beppe Zanna- visto che il progetto del Pirp è fallito proprio a causa di una mancata volontà dell'ex Iacp a costruire alloggi popolari?».
Ed ancora: «Perché Tommaso Minervini continua dal 2005 a parlare della riapertura del Parco di Mezzogiorno quando invece non è in grado di garantire il più semplice accesso a carrozzelle e passeggini negli altri parchi cittadini più piccoli, come avviene al Parco di Levante?». Un interrogativo, quest'ultimo, posto da Teresa Racanati, candidata alla Camera, che ha affrontato l'argomento della temporanea chiusura al pubblico della muraglia e successivamente la questione rifiuti.
«La raccolta porta a porta, avviata dall'Amministrazione Natalicchio, proseguita tra le mille difficoltà dalla gestione commissariale, ha prodotto lo scorso anno un raggiungimento del 72% di differenziata – ha commentato la Racanati – mentre oggi si assiste alla consuetudine del conferimento dei rifiuti al di fuori dei mastelli, dispersi ovunque, che potrebbe riportare la Città al di sotto di quel 72%, con inevitabili conseguenze per molti cittadini che hanno accettato una vera rivoluzione culturale. Se così amministrano una Città – ha concluso – come possono pretendere di governare una nazione?».
Non poteva mancare il tema del lavoro, del precariato e della continua imposizione delle aperture domenicali, operata anche a Molfetta dalla grande distribuzione. Sono questioni affrontate da Pasquale de Candia, anch'egli candidato alla Camera, nel suo intervento, inevitabilmente poi sfociato sulle gravi mancanze dell'Amministrazione Minervini.
«E' un'Amministrazione del non fare – ha commentato – e soprattutto del non saper fare. Esempio lampante è l'ascensore del cavalcavia di Rione Paradiso, ormai guasto da settimane, l'incapacità di garantire la sicurezza dei cittadini e tagliando fuori la maggior parte dei commercianti locali dal Distretto Unico del Commercio, che non convince nemmeno il suo assessore al ramo. Come pensate – ha poi concluso – di far crescere Molfetta se non siete soddisfatti nemmeno di quello che fate?».
E' questo il messaggio ribadito dai candidati di Potere al Popolo in vista dell'importante appuntamento elettorale del prossimo 4 marzo.
Nella mattinata di ieri, a Corso Umberto, il gruppo politico, nato da una proficua unione tra Rifondazione Comunista e l'attivismo di alcune associazioni cittadine, è tornato ad incontrare i cittadini per parlare di temi nazionali attraverso una specifica attenzioni alle tematiche locali.
L'operato di questa Amministrazione Comunale è stato più volte messo in discussione dapprima da Gianni Porta, consigliere comunale di Rifondazione Comunista e successivamente da Beppe Zanna, Teresa Racanati e Pasquale de Candia, rispettivamente candidati al Senato e Camera dei Deputati.
«Continuiamo ad essere qui a prescindere da tutto – ha esordito l'ex candidato sindaco di Rifondazione Comunista alle ultime elezioni comunali – indossando da più di 25 anni la stessa casacca, al contrario di chi invece ci amministra, che ama così tanto il legame con la Regione tanto da essere un uomo per tutte le stagioni: prima con Fitto, poi con Vendola ed oggi con Emiliano».
Sono i temi cittadini quelli da cui i candidati di Potere al Popolo sono partiti per contrastare quell'inevitabile sfiducia nella politica, che ormai da anni aleggia sugli elettori. Nonostante quanto ribadito venerdì sera pubblicamente dal Governatore Emiliano sul futuro dell'Ospedale, Beppe Zanna e gli altri candidati di Potere al Popolo non hanno dubbi: «Chiuderà – hanno commentato – è solo questione di tempo, lo stesso necessario per incassare i vostri voti in questa tornata elettorale».
E' un'Amministrazione che lavora in silenzio ma soprattutto nell'inerzia: è quanto ribadito fortemente ieri mattina da tutti gli esponenti di Potere al Popolo presenti all'ennesimo incontro con i cittadini. «Cosa fa questa Amministrazione per trattare con l'Arca in termini di alloggi popolari? – si è chiesto Beppe Zanna- visto che il progetto del Pirp è fallito proprio a causa di una mancata volontà dell'ex Iacp a costruire alloggi popolari?».
Ed ancora: «Perché Tommaso Minervini continua dal 2005 a parlare della riapertura del Parco di Mezzogiorno quando invece non è in grado di garantire il più semplice accesso a carrozzelle e passeggini negli altri parchi cittadini più piccoli, come avviene al Parco di Levante?». Un interrogativo, quest'ultimo, posto da Teresa Racanati, candidata alla Camera, che ha affrontato l'argomento della temporanea chiusura al pubblico della muraglia e successivamente la questione rifiuti.
«La raccolta porta a porta, avviata dall'Amministrazione Natalicchio, proseguita tra le mille difficoltà dalla gestione commissariale, ha prodotto lo scorso anno un raggiungimento del 72% di differenziata – ha commentato la Racanati – mentre oggi si assiste alla consuetudine del conferimento dei rifiuti al di fuori dei mastelli, dispersi ovunque, che potrebbe riportare la Città al di sotto di quel 72%, con inevitabili conseguenze per molti cittadini che hanno accettato una vera rivoluzione culturale. Se così amministrano una Città – ha concluso – come possono pretendere di governare una nazione?».
Non poteva mancare il tema del lavoro, del precariato e della continua imposizione delle aperture domenicali, operata anche a Molfetta dalla grande distribuzione. Sono questioni affrontate da Pasquale de Candia, anch'egli candidato alla Camera, nel suo intervento, inevitabilmente poi sfociato sulle gravi mancanze dell'Amministrazione Minervini.
«E' un'Amministrazione del non fare – ha commentato – e soprattutto del non saper fare. Esempio lampante è l'ascensore del cavalcavia di Rione Paradiso, ormai guasto da settimane, l'incapacità di garantire la sicurezza dei cittadini e tagliando fuori la maggior parte dei commercianti locali dal Distretto Unico del Commercio, che non convince nemmeno il suo assessore al ramo. Come pensate – ha poi concluso – di far crescere Molfetta se non siete soddisfatti nemmeno di quello che fate?».