Associazioni
Portare a Molfetta le opportunità del nord: il sogno di Balacco compie 20 anni
L'associazione InCo, nata a Padova nel 2004, continua a proporre il cambiamento. Tra le novità la casa dell'Europa
Molfetta - lunedì 28 ottobre 2024
11.24
Una storia interculturale attiva a Molfetta dal 2016, ma nata a Padova, dall'idea di Luigi Balacco, 20 anni fa. Si tratta di InCo, associazione attiva nella promozione di scambi interculturali sul territorio europeo.
Oggi proprio Balacco è direttore di quella realtà nata da piccoli passi, cresciuta con tanti sogni e alimentata da infinite prospettive.
«All'inizio credevo fosse impossibile rendere quest'attività sostenibile come una vera e propria opportunità di lavoro non solo per me, ma anche per altri giovani - sono queste le prime parole del direttore di InCo- al momento sono impiegati in Trentino circa 10 collaboratori e a Molfetta 5. La totalità dei membri, nei primi anni, svolgeva altre attività lavorative per sostenersi e contribuire volontariamente all'associazione. Per cui, se mi guardo indietro, aver raggiunto questo obiettivo non mi sembra vero».
«In realtà InCo nasce a Padova: dal 1996 al 2002 frequentavo l'università nella città veneta e vivere al Nord in quegli anni mi ha dato la possibilità di partecipare ai più importanti programmi europei di mobilità come Erasmus, Leonardo da Vinci e infine Servizio Volontario Europeo - spiega Balacco - per svolgere quest'ultima esperienza mi ero rivolto all'Informagiovani di Padova, che aveva preparato tutta la parte burocratica per permettermi di partire con il programma SVE in Norvegia. Proprio durante i 12 mesi trascorsi nel Nord Europa, in una scuola per giovani con svantaggi sociali, mi resi conto di quanto fosse importante creare opportunità di scambio e di apprendimento interculturale».
Un'esperienza che Balacco ha scelto di mettere a disposizione degli altri.
«A fine 2023 mi aggiudicai un altro finanziamento per proseguire i miei progetti a Oslo e a inizio 2004 la tutor in servizio al comune di Padova mi propose di creare un'associazione che mettesse in comunicazione culture diverse. Da qui il nostro acronimo InCo, che sta per Interculturalità e Comunicazione. Ci siamo costituiti ufficialmente come associazione nella prima metà del 2004, con altri membri reduci da varie esperienze internazionali. Negli anni successivi alcuni membri del direttivo si sono trasferiti a Trento per motivi di lavoro e, di conseguenza, anche la sede legale fu spostata. Io ho continuato a risiedere a Padova, collaborando come volontario fino al 2016, quando ho deciso di trasferirmi a Molfetta, dove ho avviato una sede di InCo».
Un dato significativo, che ha una forte influenza anche sul tessuto economico della città.
Ma non è tutto.
«Un altro step sarà quello di creare una casa dell'Europa, dove qualsiasi cittadino possa entrare e trovare documenti, iniziative, informazioni sull'UE e sulle sue opportunità - conclude Balacco - sono tantissime le iniziative promosse ed è importante conoscerle per dare l'opportunità ai cittadini molfettesi di beneficiarne in base alle proprie aspirazioni».
Oggi proprio Balacco è direttore di quella realtà nata da piccoli passi, cresciuta con tanti sogni e alimentata da infinite prospettive.
«All'inizio credevo fosse impossibile rendere quest'attività sostenibile come una vera e propria opportunità di lavoro non solo per me, ma anche per altri giovani - sono queste le prime parole del direttore di InCo- al momento sono impiegati in Trentino circa 10 collaboratori e a Molfetta 5. La totalità dei membri, nei primi anni, svolgeva altre attività lavorative per sostenersi e contribuire volontariamente all'associazione. Per cui, se mi guardo indietro, aver raggiunto questo obiettivo non mi sembra vero».
La storia di InCo: dal 2004 a oggi
Prima di toccare Molfetta, InCo ha attraversato il nord Italia e il nord Europa.«In realtà InCo nasce a Padova: dal 1996 al 2002 frequentavo l'università nella città veneta e vivere al Nord in quegli anni mi ha dato la possibilità di partecipare ai più importanti programmi europei di mobilità come Erasmus, Leonardo da Vinci e infine Servizio Volontario Europeo - spiega Balacco - per svolgere quest'ultima esperienza mi ero rivolto all'Informagiovani di Padova, che aveva preparato tutta la parte burocratica per permettermi di partire con il programma SVE in Norvegia. Proprio durante i 12 mesi trascorsi nel Nord Europa, in una scuola per giovani con svantaggi sociali, mi resi conto di quanto fosse importante creare opportunità di scambio e di apprendimento interculturale».
Un'esperienza che Balacco ha scelto di mettere a disposizione degli altri.
«A fine 2023 mi aggiudicai un altro finanziamento per proseguire i miei progetti a Oslo e a inizio 2004 la tutor in servizio al comune di Padova mi propose di creare un'associazione che mettesse in comunicazione culture diverse. Da qui il nostro acronimo InCo, che sta per Interculturalità e Comunicazione. Ci siamo costituiti ufficialmente come associazione nella prima metà del 2004, con altri membri reduci da varie esperienze internazionali. Negli anni successivi alcuni membri del direttivo si sono trasferiti a Trento per motivi di lavoro e, di conseguenza, anche la sede legale fu spostata. Io ho continuato a risiedere a Padova, collaborando come volontario fino al 2016, quando ho deciso di trasferirmi a Molfetta, dove ho avviato una sede di InCo».
Crescere al Sud: InCo e l'impatto sul territorio
«L'impatto dei progetti di InCo sul territorio è molto rilevante da diversi punti di vista: basti pensare alle numerosissime opportunità introdotte dall'UE, che vengono quotidianamente intercettate dall'associazione e messe a disposizione dei giovani gratuitamente - sottolinea Balacco - i ragazzi hanno la possibilità di fare un'esperienza strutturata all'estero, acquisire delle competenze e riportarle sul nostro territorio. D'altra parte, ospitiamo stabilmente circa 20 giovani europei ogni anno che svolgono attività di volontariato in scuole, associazioni e nello stesso comune di Molfetta. Questi giovani portano una visione diversa dalla nostra, tanto entusiasmo e ventate di cambiamento. Fanno presto amicizia con i giovani molfettesi e tutti ne beneficiano. Tra scambi europei, volontariato europeo e gemellaggi riusciamo a ospitare annualmente un numero di giovani superiore alle 100 unità».Un dato significativo, che ha una forte influenza anche sul tessuto economico della città.
Il cambiamento continua
«I prossimi passi sono la costituzione di un forum dei giovani riconosciuto dal Comune di Molfetta. Abbiamo già svolto molti incontri con giovani rappresentanti delle associazioni cittadine, l'accesso è libero ed è interamente a carico di InCo - precisa il direttore di InCo - in questo spazio i giovani possono ideare e implementare insieme qualsiasi iniziativa o passione che ritengono rilevante. Il nostro ruolo è quello di finanziare e facilitare il processo».Ma non è tutto.
«Un altro step sarà quello di creare una casa dell'Europa, dove qualsiasi cittadino possa entrare e trovare documenti, iniziative, informazioni sull'UE e sulle sue opportunità - conclude Balacco - sono tantissime le iniziative promosse ed è importante conoscerle per dare l'opportunità ai cittadini molfettesi di beneficiarne in base alle proprie aspirazioni».