Politica
Porta a porta, Gadaleta: «Tornare indietro una scelta irresponsabile»
Spesso i rifiuti finiscono nei cassonetti più vicini o ai bordi delle strade
Molfetta - martedì 7 giugno 2016
È il "tormentone" di questo 2016, e continua ad esserlo anche negli ultimi giorni: la raccolta "porta a porta" dei rifiuti. I molfettesi non sono soddisfatti di come il servizio è gestito. Per l'Amministrazione Comunale uscente l'argomento è una ferita aperta, per i cittadini è un problema quotidiano. Sul piede di guerra sono i residenti delle zone già assoggettate al nuovo sistema di smaltimento dei rifiuti, che si sono visti "scippati" nelle settimane scorse i cassonetti.
Per questo è facile vedere disseminati per le vie della città, e anche nelle piazze sacchetti di spazzatura. Secondo il senatore Ncd Antonio Azzollni «il Nuovo Centrodestra è già al lavoro per la elaborazione di un programma» che dovrebbe partire «dalla eliminazione della raccolta porta a porta (ovviamente in un quadro di efficiente raccolta differenziata)».
Non si è fatta attendere a mezzo Social la risposta dell'ex assessore all'urbanistica Rosalba Gadaleta scettica all'eliminazione della raccolta porta a porta proposta dal senatore Azzollini: «tornare indietro sul porta a porta sarebbe una scelta irresponsabile. Che fine farebbero gli investimenti fatti? Quanti rifiuti continueremmo a portare in discarica? A quali costi? Significherebbe andare contro il Piano d'ambito ARO (composto anche da Comuni amministrati dal centrodestra)... mentre arrivano i primi risultati positivi e sempre più comuni in Italia passano ai mastelli».
E' bene però rilevare che più che del merito bisognerebbe ragionare sul metodo. Il "no" di Azzollini non è sulla necessità di fare la raccolta differenziata (un dato di fatto su cui tutti i cittadini sono ormai concordi), piuttosto è sul metodo dei sacchetti carichi di rifiuti lasciati per ore e ore lungo i marciapiedi. E' su questo che la politica si deve interrogare, senza portare il dibattito su altri binari. Le osservazioni della Gadaleta sono ovvie: non si può tornare indietro rispetto alla raccolta differenziata. Il punto è un altro e su questo l'ex assessore non sembra essere chiara: questo metodo adottato nell'Aro (quindi anche nelle altre città come Terlizzi, Ruvo, Corato e Bitonto) è proprio il metodo più efficace? L'ASM, l'azienda che si sta occupando della raccolta differenziata a Molfetta, si sta mostrando davvero all'altezza di gestire questo sistema oppure ci sono troppe inefficienze che compromettono anche i risultati?
La risposta dei cittadini a queste domande sembra ormai netta. Purtroppo è facile trovare disseminate in città e nel circondario discariche a cielo aperto. E' vero spesso manca anche il senso civico dei cittadini, ma in generale la situazione di igiene pubblica sta diventando insostenibile e Molfetta chiede di trovare subito una soluzione.
Per questo è facile vedere disseminati per le vie della città, e anche nelle piazze sacchetti di spazzatura. Secondo il senatore Ncd Antonio Azzollni «il Nuovo Centrodestra è già al lavoro per la elaborazione di un programma» che dovrebbe partire «dalla eliminazione della raccolta porta a porta (ovviamente in un quadro di efficiente raccolta differenziata)».
Non si è fatta attendere a mezzo Social la risposta dell'ex assessore all'urbanistica Rosalba Gadaleta scettica all'eliminazione della raccolta porta a porta proposta dal senatore Azzollini: «tornare indietro sul porta a porta sarebbe una scelta irresponsabile. Che fine farebbero gli investimenti fatti? Quanti rifiuti continueremmo a portare in discarica? A quali costi? Significherebbe andare contro il Piano d'ambito ARO (composto anche da Comuni amministrati dal centrodestra)... mentre arrivano i primi risultati positivi e sempre più comuni in Italia passano ai mastelli».
E' bene però rilevare che più che del merito bisognerebbe ragionare sul metodo. Il "no" di Azzollini non è sulla necessità di fare la raccolta differenziata (un dato di fatto su cui tutti i cittadini sono ormai concordi), piuttosto è sul metodo dei sacchetti carichi di rifiuti lasciati per ore e ore lungo i marciapiedi. E' su questo che la politica si deve interrogare, senza portare il dibattito su altri binari. Le osservazioni della Gadaleta sono ovvie: non si può tornare indietro rispetto alla raccolta differenziata. Il punto è un altro e su questo l'ex assessore non sembra essere chiara: questo metodo adottato nell'Aro (quindi anche nelle altre città come Terlizzi, Ruvo, Corato e Bitonto) è proprio il metodo più efficace? L'ASM, l'azienda che si sta occupando della raccolta differenziata a Molfetta, si sta mostrando davvero all'altezza di gestire questo sistema oppure ci sono troppe inefficienze che compromettono anche i risultati?
La risposta dei cittadini a queste domande sembra ormai netta. Purtroppo è facile trovare disseminate in città e nel circondario discariche a cielo aperto. E' vero spesso manca anche il senso civico dei cittadini, ma in generale la situazione di igiene pubblica sta diventando insostenibile e Molfetta chiede di trovare subito una soluzione.