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Porta a porta, Bepi Maralfa si autodenuncia

Lo scrive su Facebook. Fino ad ora una sola multa da parte degli "ispettori ambientali"

C'è una vicenda nuova nella storia della raccolta porta a porta. Tra chi ne è entusiasta e chi, invece, non ne vuole sapere di adeguarsi e lasciare andare le vecchie abitudini, arriva la vicenda che riguarda il Vice sindaco Bepi Maralfa.

"Ho fatto un controllo a tappeto e devo raccontarvi che il personale addetto a multare chi non rispetta le regole della raccolta Porta a Porta, ha elevato sino ad ora, dall'inizio, una sola sanzione. Dico una soltanto. Ed allora, ferma restando la mia attività di pubblico amministratore tenuto ad apportare i correttivi del caso, sollecitando chi di dovere a fare il proprio lavoro senza discrezionalità, ho presentato una direttiva scritta al Comando di Polizia Locale, con la quale mi sono autodenunciato", scrive sul proprio profilo Facebook.

"Dove io abito, infatti, c'è chi viola sistematicamente le regole e dunque ho scattato e allegato una foto che rappresenta la prova. Ora tutto il condominio, me compreso, verrà multato. Noi nella raccolta Porta a Porta ci crediamo e tutti devono fare il loro dovere. Io prima di tutti".

L'azione sarà di buon esempio?
Innumerevoli sono le segnalazioni che giungono riguardo a una prassi che starebbe prendendo piede a Ponente: i cassonetti ancora per strada, nella zona tra Via Corrado Salvemini, via Madonna dei Martiri e via San Francesco d'Assisi, sarebbero ogni giorno stra colmi di rifiuti. Ad insospettire gli abitanti è il fatto che prima dell'introduzione del porta a porta la quantità di rifiuti che veniva lasciata non era così tanta. Secondo quanto riferiscono molti residenti, tanti molfettesi, che abitano nelle zone in cui si pratica la raccolta col metodo porta a porta, porterebbero qui i propri scarti, intasando i contenitori e sporcando.
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