Poli innovativi dell'infanzia, dalla Regione giungono le prime risposte
Molfetta in lizza per la realizzazione della struttura
Molfetta - giovedì 30 novembre 2017
Comunicato Stampa
Sulla base delle manifestazioni di interesse presentate è stata stilata una graduatoria che individua i Comuni in cui verranno realizzati i poli innovativi per l'infanzia.
La Regione Puglia, così, dà corso tempestivamente all'attuazione di una misura nazionale che attribuisce alle Regioni il compito di selezionare da una a tre proposte progettuali da realizzare nel proprio territorio.
"La Puglia è stata la prima regione ad attivarsi – sottolinea l'Assessore all'Istruzione, alla Formazione e al Lavoro Sebastiano Leo – procedendo a selezionare gli interventi attraverso un avviso finalizzato ad acquisire le manifestazioni di interesse da parte dei Comuni. Grazie a questa misura saranno realizzati in Puglia poli didattici all'avanguardia, ossia istituti che concentreranno, in un unico plesso o in edifici vicini, più strutture di educazione e di istruzione per i bambini della fascia d'età 0-6 anni. Saranno laboratori permanenti di ricerca, innovazione, partecipazione e apertura al territorio, condividendo servizi generali, spazi collettivi e risorse professionali".
Sulla base della graduatoria approvata e in considerazione delle risorse assegnate alla Puglia (9.687.832 euro), saranno trasmesse al MIUR le prime proposte classificate, nei limiti delle risorse a dispozione. Il Ministero, attraverso un concorso a procedura aperta e avvalendosi di una commissione nazionale di esperti, individuerà le soluzioni progettuali relative agli interventi selezionati.
I Comuni potranno affidare i successivi livelli di progettazione ai soggetti individuati a seguito del concorso bandito dal Ministero.
La valutazione delle candidature presentate dai Comuni pugliesi è stata effettuata da una specifica commissione ed è avvenuta sulla base di indirizzi e criteri tra cui il numero di bambini interessati, la previsione di accorpamento o aggregazione di più sedi scolastiche autonome, la dismissione di immobili in locazione passiva, il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche, la realizzazione di strutture fruibili dalla popolazione extrascolastica e aperte a tutto il territorio di riferimento (ad esempio, ludoteche, palestre, auditorium, piscine, parchi giochi, laboratori di creatività), la polifunzionalità degli spazi e la realizzazione secondo i principi dell'edilizia sostenibile.