Cultura, Eventi e Spettacolo
Pittori d'avanguardia a confronto
Si è conclusa la mostra Ricerche pittoriche astratto-informali
Molfetta - lunedì 19 settembre 2016
È stata inaugurata il giorno 3 Settembre e si è conclusa il 13 dello stesso mese, la mostra: Ricerche pittoriche astratto-infromali.
Ad ospitarla, la Sala dei Templari fiore all'occhiello del patrimonio artistico-culturale di Molfetta. Una location storica per uno stile di arte che risulta difficile da inquadrare in una precisa categoria artistica ma che è il risultato di una ricerca profonda da parte dei creatori.
Il filo conduttore della mostra è stato abilmente rivelato da Rosario Pinto esperto critico e storico dell'arte. Non si è trattato di "seguire un tema" prestabilito e di raccogliere quadri che rispettassero quel tema; per dare un volto alla mostra si è preferito dare spazio alla creatività artistica di pittori d'avanguardia che, nel ventunesimo secolo, esplorano rami dell'astrattismo geometrico non puro.
Il punto è dare un volto storico a questi "orientamenti artistici astratto-informali".
Così i 23 pittori che hanno deciso di seguire il filo steso da Pinto hanno iniziato, da qualche anno, a produrre singolarmente opere che potessero rappresentare il proprio e unico modo di fare arte. Hanno risposto alla chiamata di Rosario Pinto pittori che si sono riconosciuti parte di qualcosa più grande e, tramite le loro opere, hanno dato un'identità alla corrente artistica di cui fanno parte.
Gisela Robert - Giovanni Cuofano - Vittorio Fortunati - Ilia Tufano - Antonio Salzano - Giuseppe Cotroneo - Tonia Copertino - Mario Lanzione - Gianni Rossi - Fabio Mariacci - Rosario Mazzella - Salvatore Starace- Renato Milo - Edeoardo Ferrigno - Antonio Izzo - Antonio Gallinaro - Miriam Risola - Luigi Fogliamangillo - Giovanni Ariano - Pasquale Coppola - Maurizio Barretta - Maria Luisa Casertano - Giovanni Villapiano - Elio Marino, ecco i nomi degli artisti che hanno scritto una pagina di storiografia con una mostra che verrà presentata in tutta Italia.
Tra questi nomi, quello di Tonia Copertino artista molfettese sempre attiva con la sua intrigante vena artistica.
La mostra è stata promossa dall'Associazione Culturale Arte Immagine di Molfetta che ha capito l'importanza di tale collettiva sia sul piano culturale che turistico.
In occasione dei festeggiamenti della Madonna dei Martiri, infatti, è stato possibile aprire le frontiere dell'arte anche a chi fosse di passaggio in qualità di turista.
Chiunque si è potuto confrontare con un tipo di arte che prescinde dal gusto personale dell'osservatore.
È arte, indipendentemente dal nostro giudizio. Esiste ed è punto di riferimento per tutti quegli artisti che non accettano di essere relegati a mero eclettismo.
Il critico, ha accompagnato e guidato i visitatori con le parole, in modo che potessero cogliere questi sostanziali concetti di base. Ha invitato a estraniarsi dal proprio gusto personale, a non farsi guidare dal mero piacere estetico soggettivo.
Da spettabile critico, Rosario Pinto ha guardato le opere intorno a sé e ha colto il fatto comune. Ha oggettivamente riconosciuto un'importanza che prescindeva dalle forme concrete dell'arte, dai colori e dalle tracce materiali.
Ha, poi, raccolto le sue ricerche in un libro "Gli Orientamenti Artistici Astratto Informali" (Printart Edizioni – stampato nel Luglio 2015).
È partito dall'osservazione dei risultati oggettivamente prodotti sul campo e si è lasciato guidare nella ricerca da questi risultati, creando così un unicum storico-artistico che affonda le radici nella storia e si evolve in un soggetto inedito colorandosi di tinte sperimentali.
Ad ospitarla, la Sala dei Templari fiore all'occhiello del patrimonio artistico-culturale di Molfetta. Una location storica per uno stile di arte che risulta difficile da inquadrare in una precisa categoria artistica ma che è il risultato di una ricerca profonda da parte dei creatori.
Il filo conduttore della mostra è stato abilmente rivelato da Rosario Pinto esperto critico e storico dell'arte. Non si è trattato di "seguire un tema" prestabilito e di raccogliere quadri che rispettassero quel tema; per dare un volto alla mostra si è preferito dare spazio alla creatività artistica di pittori d'avanguardia che, nel ventunesimo secolo, esplorano rami dell'astrattismo geometrico non puro.
Il punto è dare un volto storico a questi "orientamenti artistici astratto-informali".
Così i 23 pittori che hanno deciso di seguire il filo steso da Pinto hanno iniziato, da qualche anno, a produrre singolarmente opere che potessero rappresentare il proprio e unico modo di fare arte. Hanno risposto alla chiamata di Rosario Pinto pittori che si sono riconosciuti parte di qualcosa più grande e, tramite le loro opere, hanno dato un'identità alla corrente artistica di cui fanno parte.
Gisela Robert - Giovanni Cuofano - Vittorio Fortunati - Ilia Tufano - Antonio Salzano - Giuseppe Cotroneo - Tonia Copertino - Mario Lanzione - Gianni Rossi - Fabio Mariacci - Rosario Mazzella - Salvatore Starace- Renato Milo - Edeoardo Ferrigno - Antonio Izzo - Antonio Gallinaro - Miriam Risola - Luigi Fogliamangillo - Giovanni Ariano - Pasquale Coppola - Maurizio Barretta - Maria Luisa Casertano - Giovanni Villapiano - Elio Marino, ecco i nomi degli artisti che hanno scritto una pagina di storiografia con una mostra che verrà presentata in tutta Italia.
Tra questi nomi, quello di Tonia Copertino artista molfettese sempre attiva con la sua intrigante vena artistica.
La mostra è stata promossa dall'Associazione Culturale Arte Immagine di Molfetta che ha capito l'importanza di tale collettiva sia sul piano culturale che turistico.
In occasione dei festeggiamenti della Madonna dei Martiri, infatti, è stato possibile aprire le frontiere dell'arte anche a chi fosse di passaggio in qualità di turista.
Chiunque si è potuto confrontare con un tipo di arte che prescinde dal gusto personale dell'osservatore.
È arte, indipendentemente dal nostro giudizio. Esiste ed è punto di riferimento per tutti quegli artisti che non accettano di essere relegati a mero eclettismo.
Il critico, ha accompagnato e guidato i visitatori con le parole, in modo che potessero cogliere questi sostanziali concetti di base. Ha invitato a estraniarsi dal proprio gusto personale, a non farsi guidare dal mero piacere estetico soggettivo.
Da spettabile critico, Rosario Pinto ha guardato le opere intorno a sé e ha colto il fatto comune. Ha oggettivamente riconosciuto un'importanza che prescindeva dalle forme concrete dell'arte, dai colori e dalle tracce materiali.
Ha, poi, raccolto le sue ricerche in un libro "Gli Orientamenti Artistici Astratto Informali" (Printart Edizioni – stampato nel Luglio 2015).
È partito dall'osservazione dei risultati oggettivamente prodotti sul campo e si è lasciato guidare nella ricerca da questi risultati, creando così un unicum storico-artistico che affonda le radici nella storia e si evolve in un soggetto inedito colorandosi di tinte sperimentali.