Tommaso Minervini. <span>Foto Annamaria La Mastra</span>
Tommaso Minervini. Foto Annamaria La Mastra

Piscina Comunale, Minervini: «Saneremo la ferita di atti di cui non abbiamo scritto una virgola»

Il primo cittadino parla alla città tramite una conferenza stampa per chiarire la sospensione di gara

Una conferenza stampa per spiegare alla Città quanto successo negli ultimi tempi attorno all'intricata questione della piscina comunale, puntualizzando in una sorta di cronologia le date e le tempistiche di un bando espressione diretta della gestione commissariale, dunque estranea all'attuale Amministrazione. Questo l'intento del sindaco Tommaso Minervini che, come avevamo già dato notizia in precedenza, ha sospeso in autotutela la procedura pubblica per l'affidamento della nuova gestione dell'impianto.

Una decisione che ha scatenato polemiche, ha generato commenti delle altre parti politiche e non da ultimo voci, critiche e parerei contrastanti anche sui social da parte dei cittadini quasi rassegnati a non vedere più funzionante la struttura.

«Quella della piscina è una delle tante ferite che questa Amministrazione sta ereditando, subendo e sta cercando di sanare», queste le parole con cui Minervini ha esordito una ricostruzione temporale partendo dall'ordinanza dell'allora sindaco Natalicchio datata 15 aprile 2016 con cui si dispone lo sgombero e la chiusura della struttura a causa dell'inagibilità dell'impianto. Si giunge poi al 2 febbraio 2017 con la deliberazione del Commissario Straordinario che, con i poteri del consiglio comunale, indice una gara per l'affidamento in concessione della gestione della piscina per una durata totale di 10 anni, fissando un contributo straordinario di 180.000 euro e un canone di concessione a base d'asta di 20.000 euro annui e sulla base di una valutazione tecnica dei lavori da farsi stimati per 400.000 euro; il tutto alla luce di una consulenza tecnica che Minervini definisce "volante" di un tecnico romano della Federazione Nazionale Nuoto. Relazione che, va precisato, è stata però condivisa dai dirigenti e uffici tecnici del Comune stesso.

La ricostruzione continua con la data del 29 maggio 2017 e la determina a contrarre da parte del dirigente inviata poi al CUC (Centrale Unica di Committenza - cui afferiscono i Comuni di Bitonto, Corato, Giovinazzo, Ruvo e Molfetta) in data 31 maggio e la conseguente pubblicazione l'11 agosto 2017 della determina "che nasce dalla delibera del consiglio comunale fatta dal commissario e dalla determina del dirigente sulla base della relazione tecnica che stima i 400.000 euro" - esattamente il giorno successivo all'insediamento dell'attuale Consiglio Comunale - e la conseguente pubblicazione ufficiale a ottobre del bando di affidamento in concessione.

Infine la sospensione della gara da parte dell'Amministrazioen Minervini con l'intento di rivedere e appurare la relazione tecnica prodotta in periodo commissariale. «Nel momento in cui abbiamo avuto la possibilità tecnica di sospendere la gara lo abbiamo fatto nel giro di 24 ore e abbiamo già incaricato i tecnici del Coni, che hanno già fatto un primo sopralluogo e tra oggi e domani ne faranno un altro altro, per verificare se la stima è corretta o meno», ha confermato il sindaco che ha anche aggiunto che si procederà a «verificare se la stima è corretta o meno; perché se la stima sarà corretta si andrà avanti e si riaprirà la gara, se no si rifarà la gara sulla base della nuova stima, e nel caso, se sarà poi necessario, si cambierà la delibera commissariale fatta con i poteri del Consiglio convocando dunque un Consiglio Comunale d'urgenza».

Una sospensione che giunge prima dell'espletamento della gara stessa e con l'intenzione più volte sottolineata di sanare una ferita aperta della città relativa ad atti di cui "noi non abbiamo scritto nemmeno una virgola". Un intervento che dovrebbe in questo modo garantire una "perfetta procedura di gara che porterebbe nel giro di 2 o 3 mesi ad avere inverosimilmente un attuatore", senza il rischio di aprire ulteriori contenziosi - come quello aperto per la pista di atletica - che farebbero perdere alla città ulteriori anni nella fruizione di un bene comune.

Non manca poi una stoccata all'opposizione e in particolare indirizzata a Forza Italia che secondo il sindaco "ha perso una grande occasione per tacere su questa vicenda il cui periodo di gestione andrà approfondito nelle sedi opportune".

Alla richiesta di una ipotetica data di riapertura dell'impianto il sindaco Minervini è ottimista e tenendo conto dei tempi di lavoro "nel 2018 si potrebbe chiudere la partita".

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