Piscina comunale, dallo stato del 2016 ai lavori conclusi nel 2024 - LE FOTO
Dal 2025 la struttura tornerà fruibile ai molfettesi e non solo
Molfetta - giovedì 26 dicembre 2024
Il 2025 porterà in dote a Molfetta la rinnovata piscina comunale: sono stati necessari 3 milioni e 150mila euro per il rifacimento della struttura, situata alla fine del lungomare in direzione Giovinazzo: 1 milione e 200mila euro sono arrivati nelle casse comunali dai fondi del Pnrr mentre dall'ente ne stati stanziati ulteriori 380mila.
La restante quota, pari a 1 milione 570mila euro, invece, è arrivata tramite un mutuo che il Comune ha contratto con l'Istituto per il credito sportivo e che dovrà essere saldato in quindici anni. Inoltre, tra i fondi che saranno impiegati dal Comune per i lavori ci sono anche quelli provenienti dall'escussione della garanzia fideiussoria dalla Sport Management, società di Verona vincitrice del precedente appalto che avrebbe dovuto eseguire i lavori in questione a partire da settembre 2019 prima di subire uno stop per ragioni burocratiche. Questa liquidità supplementare si è resa necessaria a causa delle condizioni di assoluto degrado e abbandono in cui versava l'impianto dopo la chiusura di otto anni fa.
Era infatti il 16 aprile 2016 quando un'ordinanza sindacale rendeva nota l'inagibilità della piscina a seguito del deterioramento dell'intradosso delle travi di copertura, con parziale distacco di parti delle stesse. Già qualche settimana prima della chiusura definitiva, a seguito delle segnalazioni degli utenti su alcuni malfunzionamenti, l'amministrazione guidata all'epoca da Paola Natalicchio aveva effettuato con la Asl un sopralluogo congiunto per valutare l'agibilità della piscina. In quell'occasione non erano emerse problematiche tali da giustificare lo sgombero per ragioni strutturali.
Le importanti piogge successive avevano ulteriormente aggravato le infiltrazioni sulla copertura, portando alla necessità di non correre rischi e arrivare alla chiusura definitiva. In allegato a questo articolo le foto con il confronto tra lo stato di otto anni fa e quello attuale.
La restante quota, pari a 1 milione 570mila euro, invece, è arrivata tramite un mutuo che il Comune ha contratto con l'Istituto per il credito sportivo e che dovrà essere saldato in quindici anni. Inoltre, tra i fondi che saranno impiegati dal Comune per i lavori ci sono anche quelli provenienti dall'escussione della garanzia fideiussoria dalla Sport Management, società di Verona vincitrice del precedente appalto che avrebbe dovuto eseguire i lavori in questione a partire da settembre 2019 prima di subire uno stop per ragioni burocratiche. Questa liquidità supplementare si è resa necessaria a causa delle condizioni di assoluto degrado e abbandono in cui versava l'impianto dopo la chiusura di otto anni fa.
Era infatti il 16 aprile 2016 quando un'ordinanza sindacale rendeva nota l'inagibilità della piscina a seguito del deterioramento dell'intradosso delle travi di copertura, con parziale distacco di parti delle stesse. Già qualche settimana prima della chiusura definitiva, a seguito delle segnalazioni degli utenti su alcuni malfunzionamenti, l'amministrazione guidata all'epoca da Paola Natalicchio aveva effettuato con la Asl un sopralluogo congiunto per valutare l'agibilità della piscina. In quell'occasione non erano emerse problematiche tali da giustificare lo sgombero per ragioni strutturali.
Le importanti piogge successive avevano ulteriormente aggravato le infiltrazioni sulla copertura, portando alla necessità di non correre rischi e arrivare alla chiusura definitiva. In allegato a questo articolo le foto con il confronto tra lo stato di otto anni fa e quello attuale.