Territorio e Ambiente
Piogge intense sulla Puglia e le ciliegie fanno crac
La denuncia di Coldiretti Bari: «Troppi sbalzi termici». E adesso si spera che non ve ne siano altri
Molfetta - mercoledì 4 maggio 2016
Eccezionale ondata di maltempo nelle ultime 48 ore in Puglia. Gli effetti delle violente raffiche di vento, degli acquazzoni e degli shock termici sono devastanti sulle ciliegie pugliesi.
«In provincia di Bari le piogge torrenziali - denuncia il delegato di Coldiretti Bari, Angelo Corsetti - hanno danneggiato il 60% della produzione di ciliegia Bigarreaux, la più precoce e già quantitativamente scarsa quest'anno per gli sbalzi termici che hanno preceduto la raccolta, e il 40% della produzione di ciliegie Georgia, il cui raccolto inizierà al più tardi la prossima settimana».
«Sono migliaia i nuclei familiari della provincia di Bari, cui la produzione di ciliegie offre una consistente fonte di reddito. Il fabbisogno di lavoro per ettaro di ciliegeto specializzato è pari a circa 600 ore, l'85% delle quali - continua - assorbite nelle operazioni di raccolta. Pertanto, in poche ore è stato spazzato via il lavoro di tanti, negando agli imprenditori agricoli di recuperare l'investimento fatto».
Con le sue 47mila tonnellate la provincia di Bari è la prima provincia italiana per produzione di ciliegie raccogliendo il 34% della produzione nazionale e la produzione di ciliegie in Puglia è pari al 39,8% del totale nazionale.
«La campagna delle ciliegie è iniziata con quantità ridotte della varietà Bigarreaux - sostiene il direttore di Coldiretti Bari, Marino Pilati - che già registravano cali anche fino al 30-40% per colpa dell'andamento climatico. Nei giorni scorsi a temperature molto alte si sono alternati bruschi cali sino anche a 7 gradi, uno shock termico che ha bruciato numerosi fiori e portato a piccioli molto corti».
«Vanno riconosciuti gli sforzi che gli imprenditori locali hanno compiuto per garantire un prodotto di alta qualità, un frutto molto delicato come la ciliegia. Tutto ciò - termina - richiede un'accuratezza nelle fasi di coltivazione e di raccolta facilmente riscontrabile, per cui la mano dell'uomo non può essere sostituita dalle macchine».
La graduatoria dei prodotti agricoli pugliesi nel contesto nazionale vede al primo posto anche le ciliegie con una superficie di quasi 20.000 ettari, di cui oltre 17.000 della sola provincia di Bari, la quale copre più dell'85% della superficie investita.
«In provincia di Bari le piogge torrenziali - denuncia il delegato di Coldiretti Bari, Angelo Corsetti - hanno danneggiato il 60% della produzione di ciliegia Bigarreaux, la più precoce e già quantitativamente scarsa quest'anno per gli sbalzi termici che hanno preceduto la raccolta, e il 40% della produzione di ciliegie Georgia, il cui raccolto inizierà al più tardi la prossima settimana».
«Sono migliaia i nuclei familiari della provincia di Bari, cui la produzione di ciliegie offre una consistente fonte di reddito. Il fabbisogno di lavoro per ettaro di ciliegeto specializzato è pari a circa 600 ore, l'85% delle quali - continua - assorbite nelle operazioni di raccolta. Pertanto, in poche ore è stato spazzato via il lavoro di tanti, negando agli imprenditori agricoli di recuperare l'investimento fatto».
Con le sue 47mila tonnellate la provincia di Bari è la prima provincia italiana per produzione di ciliegie raccogliendo il 34% della produzione nazionale e la produzione di ciliegie in Puglia è pari al 39,8% del totale nazionale.
«La campagna delle ciliegie è iniziata con quantità ridotte della varietà Bigarreaux - sostiene il direttore di Coldiretti Bari, Marino Pilati - che già registravano cali anche fino al 30-40% per colpa dell'andamento climatico. Nei giorni scorsi a temperature molto alte si sono alternati bruschi cali sino anche a 7 gradi, uno shock termico che ha bruciato numerosi fiori e portato a piccioli molto corti».
«Vanno riconosciuti gli sforzi che gli imprenditori locali hanno compiuto per garantire un prodotto di alta qualità, un frutto molto delicato come la ciliegia. Tutto ciò - termina - richiede un'accuratezza nelle fasi di coltivazione e di raccolta facilmente riscontrabile, per cui la mano dell'uomo non può essere sostituita dalle macchine».
La graduatoria dei prodotti agricoli pugliesi nel contesto nazionale vede al primo posto anche le ciliegie con una superficie di quasi 20.000 ettari, di cui oltre 17.000 della sola provincia di Bari, la quale copre più dell'85% della superficie investita.