Pinuccio Fazio continua a parlare di legalità alle scuole di Molfetta
L'ultimo incontro con gli studenti della "Corrado Giaquinto"
Molfetta - lunedì 24 aprile 2023
La scuola secondaria di primo grado Corrado Giaquinto ha partecipato per questo anno scolastico al Pon "Sui passi della Legalità" sostenuto dal comune di Molfetta e dal Consorzio Metropolis.
Tra gli ospiti che sono intervenuti nel percorso formativo ricordiamo: l'avvocato Audasio, il capitano dei carabinieri di Molfetta, la partecipazione di volontari dell'associazione Libera oltre agli incontri sulla tematica del bullismo e cyber-bullismo. Questi progetti hanno coinvolto le classi prime, seconde e terze dell'Istituto.
Il giorno 20 aprile, le classi prime del plesso Corrado Giaquinto hanno incontrato in Aula Magna una persona speciale: Pinuccio Fazio. Il signor Fazio non è nuovo per noi della Giaquinto: già l'anno scorso ci ha raccontato la storia di suo figlio Michele, vittima di mafia. Michele fu ucciso per errore con un colpo di pistola il 12 luglio 2001 per mano della mafia.
Ma cosa successe quella sera?
Michele tornava a casa dopo una giornata di lavoro come barista. Il papà, di professione ferroviere, aveva ordinato le pizze per tutti e Michele, come ogni sera, usò il telefonino regalatogli dai genitori per avvisare che stava rincasando. Mancavano poco più di 20 minuti alle 23 quando tutta la famiglia udì gli spari per strada.
Nessuno mosse un dito, tranne la sorella più piccola: Rachele. Sbirciò dalla finestra e vide il corpo del fratello Michele esanime per terra sotto casa. Il sedicenne venne raggiunto da un proiettile vagante che lo colpì mortalmente alla nuca. Per l'omicidio furono condannati Francesco Annoscia (15 anni e 8 mesi), che ha già scontato la sua pena e Raffaele Capriati (17 anni).
Non erano due, ma ben tre: il terzo era Michele Portoghese, componente del commando. Pinuccio, anche se sorridente ha un dolore immenso dentro di sè: gira nelle diverse scuole per ricordare il figlio, innocente e incosciente della guerra in corso fra le due fazioni della mafia di Bari.
Tra gli ospiti che sono intervenuti nel percorso formativo ricordiamo: l'avvocato Audasio, il capitano dei carabinieri di Molfetta, la partecipazione di volontari dell'associazione Libera oltre agli incontri sulla tematica del bullismo e cyber-bullismo. Questi progetti hanno coinvolto le classi prime, seconde e terze dell'Istituto.
Il giorno 20 aprile, le classi prime del plesso Corrado Giaquinto hanno incontrato in Aula Magna una persona speciale: Pinuccio Fazio. Il signor Fazio non è nuovo per noi della Giaquinto: già l'anno scorso ci ha raccontato la storia di suo figlio Michele, vittima di mafia. Michele fu ucciso per errore con un colpo di pistola il 12 luglio 2001 per mano della mafia.
Ma cosa successe quella sera?
Michele tornava a casa dopo una giornata di lavoro come barista. Il papà, di professione ferroviere, aveva ordinato le pizze per tutti e Michele, come ogni sera, usò il telefonino regalatogli dai genitori per avvisare che stava rincasando. Mancavano poco più di 20 minuti alle 23 quando tutta la famiglia udì gli spari per strada.
Nessuno mosse un dito, tranne la sorella più piccola: Rachele. Sbirciò dalla finestra e vide il corpo del fratello Michele esanime per terra sotto casa. Il sedicenne venne raggiunto da un proiettile vagante che lo colpì mortalmente alla nuca. Per l'omicidio furono condannati Francesco Annoscia (15 anni e 8 mesi), che ha già scontato la sua pena e Raffaele Capriati (17 anni).
Non erano due, ma ben tre: il terzo era Michele Portoghese, componente del commando. Pinuccio, anche se sorridente ha un dolore immenso dentro di sè: gira nelle diverse scuole per ricordare il figlio, innocente e incosciente della guerra in corso fra le due fazioni della mafia di Bari.