Pini abbattuti in via don Minzoni, Rifondazione: «Un disastro»
Sul tema si è esposto anche il segretario locale di Sinistra Italiana, Gabriele Vilardi
Molfetta - lunedì 18 novembre 2024
19.57
«Un disastro da imputare al Sindaco, all'amministrazione e all'assessore al ramo» esordisce così la sezione molfettese di Rifondazione nel commentare l'avanzamento del cantiere in via don Minzoni.
«Non si sono fermati nonostante la mobilitazione dei cittadini abbia dimostrato come la riqualificazione era compatibile con la presenza degli alberi che erano lì da cinquant'anni. L'idea di sviluppo e di progresso che abbiamo - aggiungono - è agli antipodi rispetto a questa non solo in materia di verde pubblico. Non possiamo più aspettare, Molfetta merita un presente ed un futuro diverso in cui gli interessi della comunità vengano prima degli interessi privati di pochi».
Sul tema si è esposto anche il nuovo segretario cittadino di Sinistra Italiana, Gabriele Vilardi:
"In queste ore a Molfetta, si sta assistendo in modo inerme all'abbattimento dei maestosi pini che adornavano via Don Minzoni appartenenti alle isole B e C. Questi alberi, presenti da 50 anni, rappresentavano dei veri e propri polmoni verdi che contribuivano alla qualità della vita della comunità e del quartiere sempre più grigio. La loro mattanza lascia un vuoto, non solo fisico ma anche emotivo, che richiama alla necessità di riflettere sull'importanza delle zone verdi in città".
"Gli alberi non sono semplici accessori urbani; sono fondamentali per il benessere ambientale e sociale. Tra i loro benefici scientifici principali si possono annoverare: Purificazione dell'aria: Gli alberi assorbono anidride carbonica e rilasciano ossigeno, migliorando la qualità dell'aria. Inoltre, riducono le polveri sottili e altri agenti inquinanti.
Regolazione climatica: Le chiome degli alberi offrono ombra e contribuiscono a mitigare il fenomeno delle isole di calore, particolarmente grave nelle città densamente costruite.
Habitat per la biodiversità: I pini di via Don Minzoni rappresentavano un rifugio per numerose specie di uccelli e insetti, contribuendo all'ecosistema locale.
Effetti psicologici positivi: La presenza di alberi e spazi verdi migliora la salute mentale, riduce lo stress e favorisce il benessere generale della popolazione".
"La mattanza dei pini a Molfetta solleva interrogativi sulla gestione del verde pubblico e sulle priorità delle amministrazioni locali, dove riqualificazione molte volte è sinonimo di erosione del parco verde cittadino o, in alcuni casi come le segnalazioni emerse per il Parco Baden Powell, di degrado e cattiva manutenzione. Sebbene in alcuni casi l'abbattimento di alberi possa essere necessario per ragioni di sicurezza o per lavori infrastrutturali, tali interventi devono essere sempre accompagnati da confronto con la comunità che vive quartiere, i cittadini attivi e associazioni del territorio, valutazioni accurate e compensazioni adeguate".
"La rimozione di questi alberi sottolinea la mancanza di una visione integrata per uno sviluppo urbano sostenibile. Una città non può essere vista come un insieme di strade e palazzi: è un organismo vivo, e le aree verdi ne sono il cuore pulsante".
«Non si sono fermati nonostante la mobilitazione dei cittadini abbia dimostrato come la riqualificazione era compatibile con la presenza degli alberi che erano lì da cinquant'anni. L'idea di sviluppo e di progresso che abbiamo - aggiungono - è agli antipodi rispetto a questa non solo in materia di verde pubblico. Non possiamo più aspettare, Molfetta merita un presente ed un futuro diverso in cui gli interessi della comunità vengano prima degli interessi privati di pochi».
Sul tema si è esposto anche il nuovo segretario cittadino di Sinistra Italiana, Gabriele Vilardi:
"In queste ore a Molfetta, si sta assistendo in modo inerme all'abbattimento dei maestosi pini che adornavano via Don Minzoni appartenenti alle isole B e C. Questi alberi, presenti da 50 anni, rappresentavano dei veri e propri polmoni verdi che contribuivano alla qualità della vita della comunità e del quartiere sempre più grigio. La loro mattanza lascia un vuoto, non solo fisico ma anche emotivo, che richiama alla necessità di riflettere sull'importanza delle zone verdi in città".
"Gli alberi non sono semplici accessori urbani; sono fondamentali per il benessere ambientale e sociale. Tra i loro benefici scientifici principali si possono annoverare: Purificazione dell'aria: Gli alberi assorbono anidride carbonica e rilasciano ossigeno, migliorando la qualità dell'aria. Inoltre, riducono le polveri sottili e altri agenti inquinanti.
Regolazione climatica: Le chiome degli alberi offrono ombra e contribuiscono a mitigare il fenomeno delle isole di calore, particolarmente grave nelle città densamente costruite.
Habitat per la biodiversità: I pini di via Don Minzoni rappresentavano un rifugio per numerose specie di uccelli e insetti, contribuendo all'ecosistema locale.
Effetti psicologici positivi: La presenza di alberi e spazi verdi migliora la salute mentale, riduce lo stress e favorisce il benessere generale della popolazione".
"La mattanza dei pini a Molfetta solleva interrogativi sulla gestione del verde pubblico e sulle priorità delle amministrazioni locali, dove riqualificazione molte volte è sinonimo di erosione del parco verde cittadino o, in alcuni casi come le segnalazioni emerse per il Parco Baden Powell, di degrado e cattiva manutenzione. Sebbene in alcuni casi l'abbattimento di alberi possa essere necessario per ragioni di sicurezza o per lavori infrastrutturali, tali interventi devono essere sempre accompagnati da confronto con la comunità che vive quartiere, i cittadini attivi e associazioni del territorio, valutazioni accurate e compensazioni adeguate".
"La rimozione di questi alberi sottolinea la mancanza di una visione integrata per uno sviluppo urbano sostenibile. Una città non può essere vista come un insieme di strade e palazzi: è un organismo vivo, e le aree verdi ne sono il cuore pulsante".