Politica
Nicola Piergiovanni ricorre a Mattarella per l'ingresso nel consiglio della Città Metropolitana
Una vicenda lunga anni che dovrebbe concludersi con l'intervento del Presidente della Repubblica
Molfetta - martedì 5 dicembre 2017
Attraverso lo studio legale Calvani, Nicola Piergiovanni ha fatto ricorso al Presidente della Repubblica per vedere garantito il proprio diritto a prendere parte al Consiglio della Città Metropolitana di Bari.
La notizia è stata divulgata nelle scorse ore dal quotidiano "La Gazzetta del Mezzogiorno" che ha ricostruito la vicenda la quale si snoda attorno a una regolamentazione rigida e, allo stesso tempo, attorno alle tornate elettorali che hanno interessato il territorio a nord di Bari negli ultimi tempi.
Si parte dal 2013 quando Piergiovanni, forte del suo ruolo di consigliere comunale a Molfetta, si candida per un posto nel Consiglio della Città Metropolitana ottenendo oltre 2000 preferenze: è il secondo nella classifica dei non eletti, dietro al solo Michele Laporta che, di diritto, nel 2015 prende il posto di Alfonso Pisicchio, dimissionario.
Nel frattempo a Molfetta ci sono le dimissioni di Paola Natalicchio da sindaco (Nicola Piergiovanni era il presidente della massima assise locale), arriva il Commissario prefettizio Mauro Passerotti e a giugno 2017 si vota ancora con Piergiovanni che torna a sedere in Aula Carnicella.
Anche a Bitonto si vota ma qui, Francesco Natilla in carica nel Consiglio metropolitano non viene eletto nel consiglio comunale bitontino e perde il suo posto preso da Pasquale Longobardi.
Ed è questo l'errore, secondo Nicola Piergiovanni e i suoi legali: al posto di Longobardi avrebbe dovuto esserci lui che non ha mai avuto alcuna comunicazione circa la procedura in corso.
Adesso la decisione finale spetterà a Sergio Mattarella.
La notizia è stata divulgata nelle scorse ore dal quotidiano "La Gazzetta del Mezzogiorno" che ha ricostruito la vicenda la quale si snoda attorno a una regolamentazione rigida e, allo stesso tempo, attorno alle tornate elettorali che hanno interessato il territorio a nord di Bari negli ultimi tempi.
Si parte dal 2013 quando Piergiovanni, forte del suo ruolo di consigliere comunale a Molfetta, si candida per un posto nel Consiglio della Città Metropolitana ottenendo oltre 2000 preferenze: è il secondo nella classifica dei non eletti, dietro al solo Michele Laporta che, di diritto, nel 2015 prende il posto di Alfonso Pisicchio, dimissionario.
Nel frattempo a Molfetta ci sono le dimissioni di Paola Natalicchio da sindaco (Nicola Piergiovanni era il presidente della massima assise locale), arriva il Commissario prefettizio Mauro Passerotti e a giugno 2017 si vota ancora con Piergiovanni che torna a sedere in Aula Carnicella.
Anche a Bitonto si vota ma qui, Francesco Natilla in carica nel Consiglio metropolitano non viene eletto nel consiglio comunale bitontino e perde il suo posto preso da Pasquale Longobardi.
Ed è questo l'errore, secondo Nicola Piergiovanni e i suoi legali: al posto di Longobardi avrebbe dovuto esserci lui che non ha mai avuto alcuna comunicazione circa la procedura in corso.
Adesso la decisione finale spetterà a Sergio Mattarella.