Un frame del video dell'aggressione
Un frame del video dell'aggressione
Cronaca

Picchiata in strada. Il video del pestaggio diventa virale sui social

Qualcuno ha filmato l'aggressione contro una ragazza dal cellulare e ha diffuso il video, senza sporgere denuncia

​​«Tu hai detto che io sono una ribusciata»: urlava così una ragazza che la sera del 10 agosto scorso, a Molfetta, in via Germano, ha tirato per i capelli e aggredito con schiaffi e calci una sua coetanea. Lei non l'ha denunciata. E nemmeno chi ha girato il video dell'aggressione che ha fatto il giro del web l'ha fatto.

Il video (che MolfettaViva ha deciso di non pubblicare sul proprio sito web) è finito sui social network - prima di essere rimosso - e poi ai Carabinieri della locale Compagnia. Nessuna denuncia, nonostante la ragazza sia stata aggredita alle spalle, tirata per i capelli, facendola cadere per terra, schiaffeggiata più volte e poi colpita con un calcio alla nuca ed infine violentemente alla testa, con un cellulare. Il video s'interrompe proprio su queste ultime sequenze.

Nemmeno l'amica l'ha fatto, pur avendo assistito al pestaggio. Il video, intanto, è subito diventato virale. «Abbiamo ricevuto e inviato il video a chi di competenza, perché pubblicato in rete e poi sparito», ha scritto il Liberatorio Politico - il primo a diffondere la notizia - sul proprio blog, prima di rivolgersi al sindaco Tommaso Minervini: «Parli di questo grave atto di violenza e di cosa sta facendo l'amministrazione comunale per rendere più vivibile questa comunità».Il video, diventato virale per i suoi atti di violenza particolarmente cruenti, ha fatto il giro dei social network. I militari, i quali sinora non hanno ricevuto nessuna denuncia formale dei fatti, sono già al lavoro per fare piena luce su autori, circostanze e, soprattutto, sul motivo del violento pestaggio, avvenuto sotto gli occhi di almeno un paio di automobilisti di passaggio. «A me hai detto che sono ribusciata. Tu a me questo non lo dici, hai capito?».

Il video è molto duro e abbiamo deciso di non pubblicarlo, ma è all'attenzione dei Carabinieri che hanno già avviato le verifiche per venire a capo di una vicenda incresciosa, una vera e propria spedizione punitiva fra umiliazioni, violenze psicologiche e fisiche. «Nel tratto di strada dov'è avvenuta l'aggressione, dal civico 25 al 53 - suggerisce il movimento di Matteo d'Ingeo - ci sono almeno 7 telecamere che avranno ripreso tutte le fasi del grave episodio».

Un episodio che non ha lasciato indifferente neanche Valeria Scardigno, del centro antiviolenza Pandora: «Le modalità dell'aggressione - ha detto alla Gazzetta - sono quelle di un regolamento di conti che viene filmato da una coetanea. Nessuno prova ad intervenire». Ed è questo, forse, quello che fa più male.
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