Cronaca
Picchiano due assistenti sociali, il sindaco li denuncia ai Carabinieri
Natalicchio "Abbiamo il diritto di lavorare con serenità"
Molfetta - lunedì 5 ottobre 2015
19.30
Momenti di paura quelli vissuti da alcuni dipendenti comunali del settore Ragioneria e del settore Socialità i quali, nel corso della mattinata di lunedì. sono stati aggrediti e picchiati da alcuni soggetti che pretendevano l'erogazione di servizi e mandati di pagamento. Per due assistenti sociali è stato necessario l'intervento del pronto soccorso che ha prescritto alcuni giorni di prognosi.
"Sono stata a loro fianco e ho fato due denunce ai Carabinieri di Molfetta, perchè gli aggressori, lo scorso 22 giugno, mi avevano circondato mentre ero in macchina, impedendomi di uscire dal parcheggio per alcuni minuti", afferma il sindaco Paola Natalicchio, raccontando l'episodio che avrebbe la stessa causa dell'aggressione di lunedì.
"Lo voglio dire forte e chiaro una volta per tutte: la crisi non costituisce alibi per non pagare i canoni o per aggredire sindaco, assessori e dipendenti comunali, compulsando prestazioni da parte degli uffici", continua il primo cittadino che, poi, si fa portavoce del bruttissimo stato d'animo di tutti i lavoratori del Comune.
"Non possiamo andare a lavorare con addosso la paura per la nostra pubblica incolumità. Abbiamo aura a ritirarci a casa la sera. Tutto questo deve finire. Il Comune non è una tastiera su cui premere i pulsanti. Non è un bancomat. Non è un posto dove commettere reati, oltraggi a pubblico ufficiale, violenze e interruzione di servizi al cittadino", è la ferma presa di posizione.
"Esprimo ai miei dipendenti vicinanza e solidarietà, restando come sempre in prima linea al loro fianco. Ma chiediamo tregua e aiuto da parte delle forze dell'ordine. Abbiamo il diritto di lavorare in serenità", conclude.
"Sono stata a loro fianco e ho fato due denunce ai Carabinieri di Molfetta, perchè gli aggressori, lo scorso 22 giugno, mi avevano circondato mentre ero in macchina, impedendomi di uscire dal parcheggio per alcuni minuti", afferma il sindaco Paola Natalicchio, raccontando l'episodio che avrebbe la stessa causa dell'aggressione di lunedì.
"Lo voglio dire forte e chiaro una volta per tutte: la crisi non costituisce alibi per non pagare i canoni o per aggredire sindaco, assessori e dipendenti comunali, compulsando prestazioni da parte degli uffici", continua il primo cittadino che, poi, si fa portavoce del bruttissimo stato d'animo di tutti i lavoratori del Comune.
"Non possiamo andare a lavorare con addosso la paura per la nostra pubblica incolumità. Abbiamo aura a ritirarci a casa la sera. Tutto questo deve finire. Il Comune non è una tastiera su cui premere i pulsanti. Non è un bancomat. Non è un posto dove commettere reati, oltraggi a pubblico ufficiale, violenze e interruzione di servizi al cittadino", è la ferma presa di posizione.
"Esprimo ai miei dipendenti vicinanza e solidarietà, restando come sempre in prima linea al loro fianco. Ma chiediamo tregua e aiuto da parte delle forze dell'ordine. Abbiamo il diritto di lavorare in serenità", conclude.