Vita di città
Piazza Principe di Napoli, ecco le proposte dei cittadini
Si conclude il percorso partecipativo sul restyling di uno dei luoghi più centrali della città
Molfetta - mercoledì 17 dicembre 2014
7.17
Si è concluso il percorso partecipativo "Piazza Principe di Napoli cambierà", che ha visto un confronto con i cittadini sulle trasformazioni urbane di una delle più caratteristiche piazze della città di Molfetta. Il report con tutte le indicazioni emerse è stato pubblicato sul sito web del Comune di Molfetta.
"La sperimentazione ha portato risultati interessanti – spiega l'assessore alle opere pubbliche Giovanni Abbattista – Le persone considerano gli arredi urbani presenti poco sicuri, la pavimentazione scivolosa e l'area poco illuminata. Ma soprattutto chiedono che la riqualificazione possa costituire un contributo concreto alla rivitalizzazione commerciale e sociale. È questo ciò che l'architetto dovrà cogliere ed interpretare sotto forma di progetto".
Tra le indicazioni emerse c'è l'installazione di giochi per la prima infanzia, la creazione di sedute che favoriscano la socializzazione, maggiori spazi d'ombra e barriere architettoniche anti rumore.
"Ciascuno – aggiunge Abbattista – potrà ritrovare il proprio contributo nella traccia di lavoro che consegneremo ai progettisti. A loro spetta adesso il compito di rendere coerenti le indicazioni ricevute e inserire la trasformazione di Piazza Principe di Napoli nel contesto urbano in cui è collocata, per metterla maggiormente in relazione con esso. I cittadini ci chiedono anche di ripensare la viabilità attorno alla piazza, giudicata disordinata e pericolosa. In tutti c'è la voglia di rendere la piazza epicentro fra i due corsi per ricucire il tessuto relazionale nel rispetto delle regole di convivenza. Il processo partecipativo anche su questo aspetto è stato importante. Non ha rimosso il conflitto ma ha trovato un punto di sintesi tra le richieste di due comitati che chiedono entrambi la zonizzazione acustica".
"Continueremo su questa strada – conclude l'assessore – È a buon punto anche il laboratorio itinerante di progettazione partecipata del Parco "Baden Powell" a Mezzogiorno della città. A gennaio terremo con Agenda 21 gli ultimi workshop. Questo è il metodo che abbiamo scelto per mantenere viva la relazione fra il Comune e i cittadini".
"La sperimentazione ha portato risultati interessanti – spiega l'assessore alle opere pubbliche Giovanni Abbattista – Le persone considerano gli arredi urbani presenti poco sicuri, la pavimentazione scivolosa e l'area poco illuminata. Ma soprattutto chiedono che la riqualificazione possa costituire un contributo concreto alla rivitalizzazione commerciale e sociale. È questo ciò che l'architetto dovrà cogliere ed interpretare sotto forma di progetto".
Tra le indicazioni emerse c'è l'installazione di giochi per la prima infanzia, la creazione di sedute che favoriscano la socializzazione, maggiori spazi d'ombra e barriere architettoniche anti rumore.
"Ciascuno – aggiunge Abbattista – potrà ritrovare il proprio contributo nella traccia di lavoro che consegneremo ai progettisti. A loro spetta adesso il compito di rendere coerenti le indicazioni ricevute e inserire la trasformazione di Piazza Principe di Napoli nel contesto urbano in cui è collocata, per metterla maggiormente in relazione con esso. I cittadini ci chiedono anche di ripensare la viabilità attorno alla piazza, giudicata disordinata e pericolosa. In tutti c'è la voglia di rendere la piazza epicentro fra i due corsi per ricucire il tessuto relazionale nel rispetto delle regole di convivenza. Il processo partecipativo anche su questo aspetto è stato importante. Non ha rimosso il conflitto ma ha trovato un punto di sintesi tra le richieste di due comitati che chiedono entrambi la zonizzazione acustica".
"Continueremo su questa strada – conclude l'assessore – È a buon punto anche il laboratorio itinerante di progettazione partecipata del Parco "Baden Powell" a Mezzogiorno della città. A gennaio terremo con Agenda 21 gli ultimi workshop. Questo è il metodo che abbiamo scelto per mantenere viva la relazione fra il Comune e i cittadini".