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Piano di riordino, continuano i lavori in Regione

Oggi al voto gli emendamenti sulla provincia di Bari

«Il piano di riordino tecnicamente non è come un piano regolatore, cioè qualcosa che si definisce e poi rimane immobile, ma è un modo attraverso il quale, come ogni pianificazione strategica, si dà un indirizzo che può essere modificato, ferme restando le linee guida indicate dal DM 70 (gli indirizzi non sono discutibili perché sono norme di legge approvate che noi dobbiamo applicare). Secondo me però, all'interno del DM 70, residua una sufficiente elasticità che consente alla discussione di oggi di essere utile».

Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano è intervenuto in terza commissione consiliare, in occasione della discussione sugli emendamenti presentati dai consiglieri regionali al Piano di riordino ospedaliero.

«La discussione per noi è molto utile – ha continuato Emiliano - perché non presupponiamo affatto di aver fatto il migliore Piano possibile, ciascuno di voi sarà in grado di dare un contributo a patto però che la discussione sia aderente e coerente al DM 70, un decreto che, ne sono convinto, contiene norme di buon senso che io devo applicare».
Emiliano dunque ha ribadito ancora una volta la volontà, sua e dell'esecutivo, di discutere tutte le modifiche presentate, anche con «una lente di ingrandimento che dimostra la mia intenzione di discutere con voi punto per punto».
«La condivisione è per noi importante e non credo ci siano precedenti in Italia di così tanta condivisione e attenzione in Italia tra Giunta e Consiglio».

Sulla valutazione qualitativa della sanità pugliese che qualcuno vorrebbe inserire nel Piano, Emiliano ha ricordato i dati dell'Istituto Sant'Anna sulle performance.
«Non ho difficoltà a dire che abbiamo ereditato uno dei sistemi sanitari più discutibili di Italia dal punto di vista dei Lea. Vi assicuro che, quando lo scorso anno abbiamo realizzato il primo ceck sulle nostre performances con l'Istituto Sant'Anna, è stata molto dura. Quest'anno, nel rifare lo stesso ceck, la Puglia però è risultata essere la regione che ha migliorato di più in tutta Italia. Non che questo cambi la percezione dei cittadini, ma il trend ci dice che la direzione intrapresa è quella giusta».

Il direttore del Dipartimento per la Salute della Regione Puglia, Giovanni Gorgoni, ha ricordato che «il Piano ha avuto già parere favorevole. Ora va riadattato con quelle integrazioni, consiliari e ministeriali, che non ne sconvolgano lo schema di rete regionale».

Ieri sono stati esaminati gli emendamenti presentati dai consiglieri per la ASL Taranto. Da questa mattina, invece, la Commissione sta esaminando gli emendamenti relativi alle altre province.
  • piano di riordino sanitario
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