Cronaca
Pescivendolo ambulante abbandona rifiuti: denunciato dalla Guardia Costiera
Nei pressi del porto si stava sbarazzando di cassette di polistirolo vuote utilizzate per trasportare pesce
Molfetta - mercoledì 3 aprile 2019
15.29
Nel corso di una attività di vigilanza e contrasto all'inquinamento ambientale, il personale della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Molfetta, facente parte del Nucleo Operativo per la Protezione dell'Ambiente della Direzione Marittima della Puglia e della Basilicata Jonica, ha intercettato all'interno dell'ambito portuale il conducente di un furgone adibito a trasporto di prodotti ittici.
L'uomo, dopo aver fermato il proprio mezzo in località Secca dei Pali, nei pressi della radice del molo Pennello, inconsapevole di essere osservato, ha abbandonato, lanciandole casualmente a distanza, cassette di polistirolo vuote, utilizzate per il trasporto dei prodotti ittici (codice CER 15.01.06).
Il soggetto, colto in flagranza dall'immediato intervento dei militari, ed edotto sulla circostanza che il comportamento posto in essere integrava l'ipotesi di reato di abbandono incontrollato di rifiuti, è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria, ai sensi dell'articolo 256 del Testo Unico sull'Ambiente.
Secondo il suddetto articolo, infatti, i titolari d'impresa che abbandonano o depositano rifiuti in modo incontrollato sono puniti con la pena dell'arresto da 3 mesi a 1 anno se si tratta di rifiuti non pericolosi, pena che raddoppia se si tratta di rifiuti pericolosi.
Al contempo, gli si intimava, al fine di evitare danni all'ambiente, di provvedere alla completa rimozione dei rifiuti, operazione subito effettuata dal medesimo. Dai primi accertamenti effettuati, si è preso atto che il responsabile della violazione ė risultato essere il titolare di una ditta individuale, autorizzata al commercio di prodotti alimentari su area pubblica in forma itinerante con sede a Molfetta, che, evidentemente, ha operato noncurante delle più elementari regole in materia di tutela ambientale.
Infatti, i rifiuti abbandonati nei pressi della radice del molo, trasportati facilmente dal vento, sarebbero finiti nelle acque portuali, disperdendosi in poco tempo, tenuto conto della fragilità del materiale plastico che tende a frantumarsi in piccoli frammenti.
Il tempestivo intervento del personale della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera evidenzia l'efficacia delle attività di vigilanza poste in essere, che pertanto continueranno ad essere costantemente dispiegate nell'intero ambito di giurisdizione, nel perseguimento delle prioritarie funzioni che il corpo persegue a tutela dell'ambiente marino e costiero.
L'uomo, dopo aver fermato il proprio mezzo in località Secca dei Pali, nei pressi della radice del molo Pennello, inconsapevole di essere osservato, ha abbandonato, lanciandole casualmente a distanza, cassette di polistirolo vuote, utilizzate per il trasporto dei prodotti ittici (codice CER 15.01.06).
Il soggetto, colto in flagranza dall'immediato intervento dei militari, ed edotto sulla circostanza che il comportamento posto in essere integrava l'ipotesi di reato di abbandono incontrollato di rifiuti, è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria, ai sensi dell'articolo 256 del Testo Unico sull'Ambiente.
Secondo il suddetto articolo, infatti, i titolari d'impresa che abbandonano o depositano rifiuti in modo incontrollato sono puniti con la pena dell'arresto da 3 mesi a 1 anno se si tratta di rifiuti non pericolosi, pena che raddoppia se si tratta di rifiuti pericolosi.
Al contempo, gli si intimava, al fine di evitare danni all'ambiente, di provvedere alla completa rimozione dei rifiuti, operazione subito effettuata dal medesimo. Dai primi accertamenti effettuati, si è preso atto che il responsabile della violazione ė risultato essere il titolare di una ditta individuale, autorizzata al commercio di prodotti alimentari su area pubblica in forma itinerante con sede a Molfetta, che, evidentemente, ha operato noncurante delle più elementari regole in materia di tutela ambientale.
Infatti, i rifiuti abbandonati nei pressi della radice del molo, trasportati facilmente dal vento, sarebbero finiti nelle acque portuali, disperdendosi in poco tempo, tenuto conto della fragilità del materiale plastico che tende a frantumarsi in piccoli frammenti.
Il tempestivo intervento del personale della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera evidenzia l'efficacia delle attività di vigilanza poste in essere, che pertanto continueranno ad essere costantemente dispiegate nell'intero ambito di giurisdizione, nel perseguimento delle prioritarie funzioni che il corpo persegue a tutela dell'ambiente marino e costiero.