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Per la presidenza dell'Autorità portuale c'è anche il giovinazzese Francesco Mastro
Antagonista Floriana Gallucci, ex commissaria di governo per la ZES ionica
Molfetta - giovedì 20 febbraio 2025
14.02
Sono settimane decisive per la successione ad Ugo Patroni Griffi alla presidenza dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale, l'ente che sovrintende ai porti di Bari, Brindisi, Monopoli, Manfredonia, Barletta e Termoli, in Molise e che attualmente è gestito da un commissario, il Contrammiraglio Vincenzo Leone. Patroni Griffi, infatti, aveva abbandonato per motivi personalissimi un incarico che lo aveva messo in luce come un presidente illuminato, capace di dare slancio all'intera economia legata ai nostri porti.
Stando ai bene informati, in pole position ci sarebbe il giovinazzese professor Francesco Mastro, dal 2009 all'interno dell'Autorità su nomina regionale, un uomo con un curriculum rilevante ed esperienza nel settore ragguardevole.
La sua antagonista sembrerebbe essere Floriana Gallucci, esperienze quale commissaria della Zona Economica Speciale ionica interregionale di Puglia e Basilicata, già segretaria di alcune province, sub-commissaria dell'Ager, amministratrice unica dell'Arca Sud Salento e Nord Salento, ma ha anche ricoperto il ruolo di componente dell'Organismo di valutazione dell'ASL BAT nonché quello di liquidatrice della Provincia di Vibo Valentia, nella veste di presidente della commissione straordinaria.
Mastro, dal canto suo, è avvocato penalista di successo, nativo di Giovinazzo, docente di procedura penale dell'impresa alla LUM di Casamassima, ed è un uomo da sempre legato all'elemento mare, fattore affatto trascurabile in questa corsa a due.
Tra gli altri suoi incarichi, il legale giovinazzese è docente universitario e titolare di cattedra di Diritto dei Trasporti e della Navigazione presso l'Universitas Mercatorum ed è direttore scientifico del master universitario di primo livello in "Gestione, amministrazione e logistica dei porti" della Libera Università Mediterranea "Giuseppe Degennaro". Nel suo curriculum vitae legato strettamente all'incarico di presidente dell'Autorità Portuale, potrebbe giocare un ruolo decisivo anche l'essere docente del master di secondo livello "Port City School" dell'Ateneo barese. Ma soprattutto, Francesco Mastro è dal 2009 componente del Comitato di gestione della stessa Autorità.
Per lui c'è dunque, stando sempre a quanto ha appreso la nostra redazione, un vantaggio leggero per via della sua esperienza nell'Autorità al fianco di Ugo Patroni Griffi, a cui è legatissimo da sincera amicizia e con cui ha lavorato a stretto contatto.
E poi vi sarebbe un vincolo normativo, l'articolo 10 del D.lgs 169 del 2016, in cui si ribadisce che il presidente sarà eletto tra «cittadini dei Paesi membri dell'Unione Europea aventi comprovata esperienza e qualificazione professionale dell'economia dei trasporti e portuale».
Gallucci, espertissima della macchina amministrativa, appare però forte anche dell'appoggio di una parte consistente del Partito Democratico, mentre Mastro ha un profilo più neutro, da tecnico.
Tutto è in itinere, ma le prossime settimane saranno dirimenti. In ballo la gestione di una fetta importante dell'economia pugliese e molisana legata alla risorsa mare, tra sviluppo commerciale ed accresciuto appeal turistico che guarda ai decenni futuri.
Stando ai bene informati, in pole position ci sarebbe il giovinazzese professor Francesco Mastro, dal 2009 all'interno dell'Autorità su nomina regionale, un uomo con un curriculum rilevante ed esperienza nel settore ragguardevole.
La sua antagonista sembrerebbe essere Floriana Gallucci, esperienze quale commissaria della Zona Economica Speciale ionica interregionale di Puglia e Basilicata, già segretaria di alcune province, sub-commissaria dell'Ager, amministratrice unica dell'Arca Sud Salento e Nord Salento, ma ha anche ricoperto il ruolo di componente dell'Organismo di valutazione dell'ASL BAT nonché quello di liquidatrice della Provincia di Vibo Valentia, nella veste di presidente della commissione straordinaria.
Mastro, dal canto suo, è avvocato penalista di successo, nativo di Giovinazzo, docente di procedura penale dell'impresa alla LUM di Casamassima, ed è un uomo da sempre legato all'elemento mare, fattore affatto trascurabile in questa corsa a due.
Tra gli altri suoi incarichi, il legale giovinazzese è docente universitario e titolare di cattedra di Diritto dei Trasporti e della Navigazione presso l'Universitas Mercatorum ed è direttore scientifico del master universitario di primo livello in "Gestione, amministrazione e logistica dei porti" della Libera Università Mediterranea "Giuseppe Degennaro". Nel suo curriculum vitae legato strettamente all'incarico di presidente dell'Autorità Portuale, potrebbe giocare un ruolo decisivo anche l'essere docente del master di secondo livello "Port City School" dell'Ateneo barese. Ma soprattutto, Francesco Mastro è dal 2009 componente del Comitato di gestione della stessa Autorità.
Per lui c'è dunque, stando sempre a quanto ha appreso la nostra redazione, un vantaggio leggero per via della sua esperienza nell'Autorità al fianco di Ugo Patroni Griffi, a cui è legatissimo da sincera amicizia e con cui ha lavorato a stretto contatto.
E poi vi sarebbe un vincolo normativo, l'articolo 10 del D.lgs 169 del 2016, in cui si ribadisce che il presidente sarà eletto tra «cittadini dei Paesi membri dell'Unione Europea aventi comprovata esperienza e qualificazione professionale dell'economia dei trasporti e portuale».
Gallucci, espertissima della macchina amministrativa, appare però forte anche dell'appoggio di una parte consistente del Partito Democratico, mentre Mastro ha un profilo più neutro, da tecnico.
Tutto è in itinere, ma le prossime settimane saranno dirimenti. In ballo la gestione di una fetta importante dell'economia pugliese e molisana legata alla risorsa mare, tra sviluppo commerciale ed accresciuto appeal turistico che guarda ai decenni futuri.