Politica
Per il nuovo segretario Pd è già partita la “volata”
L'area dem è in fermento in vista del congresso previsto per il 27 novembre. Per la nuova guida del partito due “papabili”: Di Gioia e Capurso
Molfetta - lunedì 14 novembre 2016
16.15
È partita la volata per il nuovo segretario del Pd molfettese, che si dovrebbe eleggere con il congresso previsto per sabato 26 e domenica 27 novembre, e tutto fa pensare che sarà un arrivo al fotofinish. Non ci soffermeremo sui mille rinvii di un Congresso più volte annunciato e mai tenutosi, ma proveremo a dare una lettura dello stesso che ci sarà tra 15 giorni, sulla base delle voci che si rincorrono ormai da settimane sulla situazione politica locale, in vista di patti e accordi veri o presunti tali della già avviata campagna elettorale.
Va subito detto che il segretario Piero de Nicolo, consegnerà agli iscritti, un partito radicalmente ridimensionato rispetto a qualche mese fa. Lo riconsegnerà col segno "più", anche se il vero problema è che quel segno rischia di diventare un segno "meno" nelle mani del neo segretario ad eleggersi. Perché? Perché oggi il Pd molfettese è il partito più forte, numericamente più solido e dovrebbe essere la forza politica che non deve prescindere dalle altre, in occasione delle ormai prossime amministrative. Sì, numericamente più forte con l'imminente ingresso di Nicola Piergiovanni (si vocifera anche di Giovanni Facchini) e di molti dei fuoriusciti del maggio 2015 che rispolverando DeP hanno chiuso la porta in faccia a Sinistra Italiana e soci per rientrare a rate tra i Dem.
Fin qui, non si può non applaudire alla tessitura politica del segretario uscente ma il nuovo segretario che potrebbe assistere all'abbandono del Pd da parte di coloro che non accetterebbero il "peso elettorale" di Nicola Piergiovanni. Potrebbe, pertanto, verificarsi un effetto domino in uscita dalla sede di Corso Margherita di Savoia.
Non ci sono ancora indiscrezioni sulle mozioni che saranno presentate, ma una cosa appare ovvia e scontata: il Pd non è accettato da Sinistra Italiana e dal nuovo carrozzone creato dal sindaco uscente Paola Natalicchio. Il Pd ha da scegliere chi sostenere e da chi farsi sostenere in caso di candidatura di un proprio iscritto.
Veniamo ai nomi. Secondo indiscrezioni, il nome di Antonio di Gioia e di Pietro Capurso, si rincorrono per la città e tra i corridoi della politica. Il primo potrebbe godere dell'appoggio del gruppo del segretario uscente, nonostante le differenze di veduta sul voto del Referendum del 4 dicembre che vede impegnato attivamente Di Gioia sul fronte del SI e l'ex segretario sul fronte del "non sapremmo".
Ci sarebbero anche i GD, ma da tempo gli stessi non operano nella sede di Corso Margherita di Savoia e, di certo, esporranno il loro candidato alla segreteria dopo aver abbandonato l'ipotesi di fine estate di trovare l'appoggio del segretario uscente su un proprio Giovane quale segretario del Pd.
Va subito detto che il segretario Piero de Nicolo, consegnerà agli iscritti, un partito radicalmente ridimensionato rispetto a qualche mese fa. Lo riconsegnerà col segno "più", anche se il vero problema è che quel segno rischia di diventare un segno "meno" nelle mani del neo segretario ad eleggersi. Perché? Perché oggi il Pd molfettese è il partito più forte, numericamente più solido e dovrebbe essere la forza politica che non deve prescindere dalle altre, in occasione delle ormai prossime amministrative. Sì, numericamente più forte con l'imminente ingresso di Nicola Piergiovanni (si vocifera anche di Giovanni Facchini) e di molti dei fuoriusciti del maggio 2015 che rispolverando DeP hanno chiuso la porta in faccia a Sinistra Italiana e soci per rientrare a rate tra i Dem.
Fin qui, non si può non applaudire alla tessitura politica del segretario uscente ma il nuovo segretario che potrebbe assistere all'abbandono del Pd da parte di coloro che non accetterebbero il "peso elettorale" di Nicola Piergiovanni. Potrebbe, pertanto, verificarsi un effetto domino in uscita dalla sede di Corso Margherita di Savoia.
Non ci sono ancora indiscrezioni sulle mozioni che saranno presentate, ma una cosa appare ovvia e scontata: il Pd non è accettato da Sinistra Italiana e dal nuovo carrozzone creato dal sindaco uscente Paola Natalicchio. Il Pd ha da scegliere chi sostenere e da chi farsi sostenere in caso di candidatura di un proprio iscritto.
Veniamo ai nomi. Secondo indiscrezioni, il nome di Antonio di Gioia e di Pietro Capurso, si rincorrono per la città e tra i corridoi della politica. Il primo potrebbe godere dell'appoggio del gruppo del segretario uscente, nonostante le differenze di veduta sul voto del Referendum del 4 dicembre che vede impegnato attivamente Di Gioia sul fronte del SI e l'ex segretario sul fronte del "non sapremmo".
Ci sarebbero anche i GD, ma da tempo gli stessi non operano nella sede di Corso Margherita di Savoia e, di certo, esporranno il loro candidato alla segreteria dopo aver abbandonato l'ipotesi di fine estate di trovare l'appoggio del segretario uscente su un proprio Giovane quale segretario del Pd.