Per Gabriella, il concerto dell’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari

«Per me la musica è puro godimento del dettaglio, di quella nota piccolissima, brevissima, quasi invisibile che ti fa salire un brivido e che ti fa pensare che vale la pena fare il musicista». Così scriveva sul suo diario Gabriella Cipriani, ventuno giorni prima di volare via per sempre, in seguito ad un terribile incidente stradale. Ecco allora che attraverso la musica Gabriella torna a vivere e a regalare emozioni. Venerdì, 20 giugno prossimo, alle 20, presso la chiesa Madonna della Pace a Molfetta, concerto dell'orchestra sinfonica della Provincia di Bari.
Il concerto, ad ingresso libero, è patrocinato dalla Provincia di Bari e dal comune di Molfetta che ha sostenuto l'iniziativa sin dal primo momento. Si svolge sotto l'egida del Ministero per i beni e le attività culturali. Il direttore artistico, Marco Renzi dell'Orchestra sinfonica della provincia di Bari, ha voluto ideare un programma specifico ad hoc per ricordare in musica una splendida violinista, prontamente appoggiata dall'Assessore alla cultura della provincia Nuccio Altieri. Sua la scelta di una solista d'eccezione Francesca Dego, indiscussa stella internazionale, violinista giovane che Gabriella ammirava moltissimo facendone un suo idolo musicale.
«Ringraziamo di cuore – il commento della famiglia di Gabriella - il Presidente della Provincia di Bari dott. Schittulli, il Sindaco di Molfetta dott.ssa Paola Natalicchio, il Vice Sindaco dott. Bepi Maralfa e tutti i Professori dell'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari per aver fortemente voluto questo concerto. Per Gabriella e per tutti. Ciao Gabri».
In programma Grasso-Cipriani : Anteros,
Ravel: Pavane pur une infante defunte,
Beethoven: Egmont ouverture,
Beethoven: concerto per violino e orchestra (Solista Francesca Dego)
Dirige il M*Vito Clemente.
E su tutto resta una annotazione presente sulla bacheca facebook dell'orchestra sinfonica. «Qualsiasi consolazione possiamo darci, qualsiasi giustificazione possiamo inventarci, qualsiasi disegno imperscrutabile e divino possiamo immaginare, resta però il profondo amaro che non è giusto morire a 22 anni. Quando vedo il viso di Gabriella penso ad un Angelo del Cielo».