Cronaca
«Pedofilo in cerca di bambini», social scatenati. Ma non è vero
Nei giorni scorsi il messaggio è rimbalzato su Facebook e su WhatsApp. I Carabinieri: «Nessuna denuncia»
Molfetta - venerdì 23 marzo 2018
21.17
Un caso emblematico, che fa riflettere sulla velocità con cui si propaga un appello non verificato sui social network e sui danni che può provocare. Molti utenti nei giorni scorsi hanno ricevuto un messaggio in cui una mamma avvisava di prestare attenzione ad un'auto, perché a bordo c'era «un pedofilo».
Sull'auto, «una Fiat Multipla che gira per Molfetta, un pedofilo accompagnato da una bimba di 12 anni cerca di adescare bambini nei parchi giochi». L'uomo, sempre secondo quanto riportato sul messaggio diffusosi a macchia d'olio, «su segnalazione della donna che ha chiamato i Carabinieri, è stato fermato, è di Manfredonia, ha precedenti di polizia e sul suo cellulare è stato rinvenuto materiale pornografico».
L'errato allarmismo è stato amplificato attraverso Facebook, WhatsApp e perfino qualche quotidiano on-line. Tuttavia, al momento, nessuno ha depositato una denuncia formale ai Carabinieri della locale Compagnia. A sottolinearlo è il capitano Vito Ingrosso il quale specifica che «nessuna richiesta è stata diramata in tema di soggetti sospettati di adescare a qualsiasi titolo minori nel territorio di Molfetta né risultano esserci segnalazioni».
In tal senso, non è escluso che possa trattarsi di una bufala, con l'ipotesi per l'autrice del messaggio di incorrere nell'accusa di procurato allarme. I Carabinieri, che invitano i genitori ad essere attenti nei confronti dei propri figli, per adesso si mantengono cauti. «Al momento non è possibile stabilire la veridicità del messaggio, possiamo solo dire che ogni precisazione sarà vagliata anche se - precisano - allo stato non risulta nulla di tutto ciò».
Insomma un'arma a doppio taglio, quella dei popolari social network, che permette in poco tempo la circolazione anche (purtroppo) delle false notizie, ma al contempo delle vere notizie in grado di smentire le stesse.
Sull'auto, «una Fiat Multipla che gira per Molfetta, un pedofilo accompagnato da una bimba di 12 anni cerca di adescare bambini nei parchi giochi». L'uomo, sempre secondo quanto riportato sul messaggio diffusosi a macchia d'olio, «su segnalazione della donna che ha chiamato i Carabinieri, è stato fermato, è di Manfredonia, ha precedenti di polizia e sul suo cellulare è stato rinvenuto materiale pornografico».
L'errato allarmismo è stato amplificato attraverso Facebook, WhatsApp e perfino qualche quotidiano on-line. Tuttavia, al momento, nessuno ha depositato una denuncia formale ai Carabinieri della locale Compagnia. A sottolinearlo è il capitano Vito Ingrosso il quale specifica che «nessuna richiesta è stata diramata in tema di soggetti sospettati di adescare a qualsiasi titolo minori nel territorio di Molfetta né risultano esserci segnalazioni».
In tal senso, non è escluso che possa trattarsi di una bufala, con l'ipotesi per l'autrice del messaggio di incorrere nell'accusa di procurato allarme. I Carabinieri, che invitano i genitori ad essere attenti nei confronti dei propri figli, per adesso si mantengono cauti. «Al momento non è possibile stabilire la veridicità del messaggio, possiamo solo dire che ogni precisazione sarà vagliata anche se - precisano - allo stato non risulta nulla di tutto ciò».
Insomma un'arma a doppio taglio, quella dei popolari social network, che permette in poco tempo la circolazione anche (purtroppo) delle false notizie, ma al contempo delle vere notizie in grado di smentire le stesse.