Politica
Pd: il divorzio dell'estate si svolge al buio
Perché il matrimonio tra la minoranza del Pd e il segretario può non reggere alla prova delle comunali
Molfetta - mercoledì 31 agosto 2016
9.35
L'unica scissione utile è quella che si minaccia ma non si realizza mai. Almeno per il momento. Problema: come possono vivere ancora sotto lo stesso tetto la signora minoranza del Pd e il signor maggioranza del Pd, se la prima accusa il secondo di essere un traditore seriale, un furfante senza scrupoli che ha rovinato non solo un matrimonio ma anche il rapporto tra due famiglie che da tempo hanno scelto di mettere in comune (più o meno in comune, diciamo) la propria dote e tutti i propri beni? Insomma, per essere ancora più chiari: nel Pd è buio pesto in tutti i sensi.
I rapporti tra la signora minoranza del Pd e il signor maggioranza del Pd, sul tema delle prossime elezioni amministrative, oggi sono esattamente così. Ovvero: matrimonio o divorzio? Cosa faranno Annalisa Altomare, Roberto la Grasta (questi ultimi più volte accusati di essere la causa della caduta dell'amministrazione Natalicchio), Giuseppe Percoco, i Giovani Democratici e lo stesso segretario dem Piero de Nicolo.
E il confronto tra il segretario del Pd e quella fetta del partito che accusa de Nicolo di essere rimasto ormai uomo solo al comando, (al netto dei giri di parole), che ha distrutto la famiglia del Pd traghettando la sinistra in una dependance sempre più buia. Le critiche nei confronti del Pd hanno raggiunto un livello di guardia allarmante. E considerando che de Nicolo non concederà nulla alla signora minoranza del Pd, questo scontro porta per la prima volta il Pd renziano a essere a un passo da un divorzio che a questo punto può essere evitato solo se chi accusa l'altro di essere un emerito "traditore" decide di smentire se stesso, di perdere la faccia, di rimangiarsi le critiche e rimanere nella stessa casa della persona che accusa di essere un grandissimo farabutto.
Un sempre più probabile ingresso di Nicola Piergiovanni (in questo momento svincolato) potrebbe far saltare il banco. La logica del pendio scivoloso oggi ci dice questo. Difficile dire come andrà a finire il matrimonio tra le due famiglie del Pd. Difficile dire se la minoranza del Pd non stia facendo di tutto per spingersi verso nuove nozze politiche che diano la possibilità alla sinistra del Pd (quello della maggioranza) di avere una buona scusa per farsi da parte.
Impossibile non ammettere però che, a questo punto dell'estate, il vero gossip della stagione riguardi una domanda alla quale forse avremo presto una risposta: come possiamo accettare che la signorina minoranza e il signor maggioranza del Pd dormano ancora nello stesso letto?
I rapporti tra la signora minoranza del Pd e il signor maggioranza del Pd, sul tema delle prossime elezioni amministrative, oggi sono esattamente così. Ovvero: matrimonio o divorzio? Cosa faranno Annalisa Altomare, Roberto la Grasta (questi ultimi più volte accusati di essere la causa della caduta dell'amministrazione Natalicchio), Giuseppe Percoco, i Giovani Democratici e lo stesso segretario dem Piero de Nicolo.
E il confronto tra il segretario del Pd e quella fetta del partito che accusa de Nicolo di essere rimasto ormai uomo solo al comando, (al netto dei giri di parole), che ha distrutto la famiglia del Pd traghettando la sinistra in una dependance sempre più buia. Le critiche nei confronti del Pd hanno raggiunto un livello di guardia allarmante. E considerando che de Nicolo non concederà nulla alla signora minoranza del Pd, questo scontro porta per la prima volta il Pd renziano a essere a un passo da un divorzio che a questo punto può essere evitato solo se chi accusa l'altro di essere un emerito "traditore" decide di smentire se stesso, di perdere la faccia, di rimangiarsi le critiche e rimanere nella stessa casa della persona che accusa di essere un grandissimo farabutto.
Un sempre più probabile ingresso di Nicola Piergiovanni (in questo momento svincolato) potrebbe far saltare il banco. La logica del pendio scivoloso oggi ci dice questo. Difficile dire come andrà a finire il matrimonio tra le due famiglie del Pd. Difficile dire se la minoranza del Pd non stia facendo di tutto per spingersi verso nuove nozze politiche che diano la possibilità alla sinistra del Pd (quello della maggioranza) di avere una buona scusa per farsi da parte.
Impossibile non ammettere però che, a questo punto dell'estate, il vero gossip della stagione riguardi una domanda alla quale forse avremo presto una risposta: come possiamo accettare che la signorina minoranza e il signor maggioranza del Pd dormano ancora nello stesso letto?