Politica
PD e Giovani Democratici sulla biblioteca comunale: «Non crediamo più alle false promesse»
Comunicato congiunto in cui si chiede la riapertura dello spazio
Molfetta - venerdì 2 settembre 2022
0.10
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato a firma del Partito Democratico di Molfetta e dei Giovani Democratici.
"Sono quasi tre anni che noi Giovani Democratici richiediamo l'apertura della Biblioteca Comunale G. Panunzio, i ragazzi, i cittadini Molfettesi, da tempo non hanno un luogo dove potersi ritrovare per studiare o semplicemente per accedere al patrimonio librario della Biblioteca Molfettese".
"Nelle ultime elezioni amministrative, abbiamo con forza voluto inserire nel programma elettorale della coalizione di centrosinistra un punto dedicato esclusivamente alla Biblioteca Panunzio di seguito riportato:
"Per quanto riguarda la Biblioteca Comunale G. Panunzio, […], deve essere prioritario restituire piena funzionalità e adeguamento alle esigenze dei giovani e della cittadinanza tutta. In tutta Italia le biblioteche comunali stanno diventando un nuovo punto di riferimento nelle politiche culturali delle città. Per questo proponiamo di - svecchiare e ammodernare il patrimonio librario con nuove e costanti acquisizioni sulla base delle esigenze dell'utenza; - istituire e potenziare il servizio di reference, soprattutto attraverso l'utilizzo dell'OPAC, che consente di accedere al catalogo collettivo al fine di favorire la ricerca di libri fra biblioteche che partecipano al servizio bibliotecario nazionale; - valorizzare il servizio di prestito interbibliotecario; - istituire/migliorare la catalogazione in Sbn (servizio bibliotecario nazionale) in modo tale che l'utenza conosca il patrimonio della biblioteca Panunzio; - creare un sito web bibliotecario per renderla smart e più accessibile agli utenti. Proponiamo, inoltre, di destinare una parte dei locali a sale studio per gli studenti universitari molfettesi, che chiedono a gran voce postazioni attrezzate per preparare esami e seguire le iniziative didattiche a distanza".
Nel 2020, quando, insieme all'ex assessore Gabriella Azzollini il PD era al governo della città, abbiamo ottenuto un parzialissimo risultato, con la riapertura dell'ex Palazzo Tributi, segnalando però come i soli 14 posti disponibili fossero assolutamente insufficienti per accogliere la domanda degli studenti molfettesi. Dopo la chiusura dell'ex Palazzo Tributi, più nulla dall'Amministrazione Minervini è stato fatto. Un impegno con Molfetta, ad oggi, mai mantenuto.
"Quando a questo sindaco abbiamo richiesto una soluzione" – dichiarano Alberto d'Amato e Luca Coppolecchia del Partito Democratico – "Ci é stato detto che 50 anni fa i ragazzi studiavano a casa, siamo una città che fa passi indietro, una città che non é più al passo con i tempi, che non vede attorno a sé i cambiamenti che stanno avvenendo. Piuttosto, noi ragazzi andiamo in biblioteche di altre città, come quella di Bari e di Giovinazzo, non abbiamo spazi, aule studio dove possano circolare nuove idee, non si é mai pensato a spazi di coworking per tutti i giovani che lavorano in Smart, siamo rimasti purtroppo a 50 anni fa."
"Come Partito Democratico non intendiamo ancora credere alle favole che Tommaso Minervini e la sua Amministrazione continuano a raccontarci. Per questo, con la consigliera Gabriella Azzollini, porteremo la nostra voce e quella della città in Consiglio Comunale, massima assise cittadina, per provare a capire cosa c'è dietro questa "eterna promessa" del Sindaco e degli assessori Roselli e Rossiello.
"Sono quasi tre anni che noi Giovani Democratici richiediamo l'apertura della Biblioteca Comunale G. Panunzio, i ragazzi, i cittadini Molfettesi, da tempo non hanno un luogo dove potersi ritrovare per studiare o semplicemente per accedere al patrimonio librario della Biblioteca Molfettese".
"Nelle ultime elezioni amministrative, abbiamo con forza voluto inserire nel programma elettorale della coalizione di centrosinistra un punto dedicato esclusivamente alla Biblioteca Panunzio di seguito riportato:
"Per quanto riguarda la Biblioteca Comunale G. Panunzio, […], deve essere prioritario restituire piena funzionalità e adeguamento alle esigenze dei giovani e della cittadinanza tutta. In tutta Italia le biblioteche comunali stanno diventando un nuovo punto di riferimento nelle politiche culturali delle città. Per questo proponiamo di - svecchiare e ammodernare il patrimonio librario con nuove e costanti acquisizioni sulla base delle esigenze dell'utenza; - istituire e potenziare il servizio di reference, soprattutto attraverso l'utilizzo dell'OPAC, che consente di accedere al catalogo collettivo al fine di favorire la ricerca di libri fra biblioteche che partecipano al servizio bibliotecario nazionale; - valorizzare il servizio di prestito interbibliotecario; - istituire/migliorare la catalogazione in Sbn (servizio bibliotecario nazionale) in modo tale che l'utenza conosca il patrimonio della biblioteca Panunzio; - creare un sito web bibliotecario per renderla smart e più accessibile agli utenti. Proponiamo, inoltre, di destinare una parte dei locali a sale studio per gli studenti universitari molfettesi, che chiedono a gran voce postazioni attrezzate per preparare esami e seguire le iniziative didattiche a distanza".
Nel 2020, quando, insieme all'ex assessore Gabriella Azzollini il PD era al governo della città, abbiamo ottenuto un parzialissimo risultato, con la riapertura dell'ex Palazzo Tributi, segnalando però come i soli 14 posti disponibili fossero assolutamente insufficienti per accogliere la domanda degli studenti molfettesi. Dopo la chiusura dell'ex Palazzo Tributi, più nulla dall'Amministrazione Minervini è stato fatto. Un impegno con Molfetta, ad oggi, mai mantenuto.
"Quando a questo sindaco abbiamo richiesto una soluzione" – dichiarano Alberto d'Amato e Luca Coppolecchia del Partito Democratico – "Ci é stato detto che 50 anni fa i ragazzi studiavano a casa, siamo una città che fa passi indietro, una città che non é più al passo con i tempi, che non vede attorno a sé i cambiamenti che stanno avvenendo. Piuttosto, noi ragazzi andiamo in biblioteche di altre città, come quella di Bari e di Giovinazzo, non abbiamo spazi, aule studio dove possano circolare nuove idee, non si é mai pensato a spazi di coworking per tutti i giovani che lavorano in Smart, siamo rimasti purtroppo a 50 anni fa."
"Come Partito Democratico non intendiamo ancora credere alle favole che Tommaso Minervini e la sua Amministrazione continuano a raccontarci. Per questo, con la consigliera Gabriella Azzollini, porteremo la nostra voce e quella della città in Consiglio Comunale, massima assise cittadina, per provare a capire cosa c'è dietro questa "eterna promessa" del Sindaco e degli assessori Roselli e Rossiello.