Politica
PD 2.0: scacco matto nell'amministrazione Natalicchio?
I nomi "nuovi" della politica locale
Molfetta - venerdì 13 marzo 2015
10.04
Il terremoto è in corso ma a procurare i danni saranno le scosse di assestamento. Guglielmo Minervini dopo aver chiesto supporto alle primarie, al PD, ma soprattutto ai Riformisti Molfettesi (Cambia Verso sosteneva Michele Emiliano) fa le valige senza salutare approda a Sel, il partito di Dario Stefàno.
Al momento non si conosce la felicità o l'infelicità di casa SEL ma c'è da ipotizzare la poca felicità di Tommaso Minervini e degli uomini a lui più stretti, vedasi Ignazio Cirillo e Mauro de Robertis, entrambi consiglieri comunali SEL pronti, secondo indiscrezioni, a mollare gli ormeggi e a rivendicare una postazione in giunta proprio per lo stesso Tommaso Minervini.
Di certo il gruppo consigiare del SEL non resterà svuotato in quanto già pronti ad approdare nel gruppo consigliare Davide de Candia e Damiano Angeletti, già consiglieri del PD politicamente legati alla figura di Guglielmo Minervini.
E il PD? E il suo segretario? Innanzitutto c'è da scommettere sulle naturali e, forse, fisiologiche dimissioni di Giulio Calvani dalla segreteria, ma stessa somma è da scommettere sulla sua permanenza al PD (è pur sempre il segretario uscente); lo stesso Calvani più volte accusato di non essere unitario nella conduzione della segretaria in quanto strettamente collegato politicamente con l'ex assessore regionale Guglielmo Minervini. Chi va, chi resta e si rinforza. Le chiamano correnti interne e tali sono; li chiamano i Riformisti e i Renziani, tutti li conoscono come quelli di Via Manzoni e quelli di Corso Umberto.
Vero, ci sono anche i GD (Giovani Democratici) pronti a non seguire il passo di Minervini e a collaborare con slancio alla ripartenza del PD 2.0. I consiglieri comunali del PD 2.0, di sicuro non si vedranno riconosciuti e rappresentati in giunta nelle cariche assessorili di Giovanni Abbattista e di Rosalba Gadaleta (entrambi PD) notoriamente legati a Guglielmo Minervini. Di sicuro, questi ultimi non potranno essere caricati in quota al SEL al quale è già assegnato l'assessorato al Bilancio e la Presidenza del Consiglio comunale. Si renderà pertanto necessario un azzeramento della giunta ed alletta la curiosità di sapere chi sarà il prossimo segretario locale del PD che di certo, considerate le correnti, nel sedersi a cospetto dell'amministrazione non potrà continuare nella logica conciliante della segreteria uscente. L'errore di non aver considerato all'interno del PD un piano B in merito ad una candidatura alternativa a quella di "Gu" lascerà il PD privo di candidati al consiglio regionale, secondo grosso fallimento dopo quello dell'area metropolitana. Un danno per la città oltre che per l'immagine del PD. Sfoltita la rosa, chi resta ha il compito di resuscitare l'entusiasmo del primo partito nazionale.
Al momento non si conosce la felicità o l'infelicità di casa SEL ma c'è da ipotizzare la poca felicità di Tommaso Minervini e degli uomini a lui più stretti, vedasi Ignazio Cirillo e Mauro de Robertis, entrambi consiglieri comunali SEL pronti, secondo indiscrezioni, a mollare gli ormeggi e a rivendicare una postazione in giunta proprio per lo stesso Tommaso Minervini.
Di certo il gruppo consigiare del SEL non resterà svuotato in quanto già pronti ad approdare nel gruppo consigliare Davide de Candia e Damiano Angeletti, già consiglieri del PD politicamente legati alla figura di Guglielmo Minervini.
E il PD? E il suo segretario? Innanzitutto c'è da scommettere sulle naturali e, forse, fisiologiche dimissioni di Giulio Calvani dalla segreteria, ma stessa somma è da scommettere sulla sua permanenza al PD (è pur sempre il segretario uscente); lo stesso Calvani più volte accusato di non essere unitario nella conduzione della segretaria in quanto strettamente collegato politicamente con l'ex assessore regionale Guglielmo Minervini. Chi va, chi resta e si rinforza. Le chiamano correnti interne e tali sono; li chiamano i Riformisti e i Renziani, tutti li conoscono come quelli di Via Manzoni e quelli di Corso Umberto.
Vero, ci sono anche i GD (Giovani Democratici) pronti a non seguire il passo di Minervini e a collaborare con slancio alla ripartenza del PD 2.0. I consiglieri comunali del PD 2.0, di sicuro non si vedranno riconosciuti e rappresentati in giunta nelle cariche assessorili di Giovanni Abbattista e di Rosalba Gadaleta (entrambi PD) notoriamente legati a Guglielmo Minervini. Di sicuro, questi ultimi non potranno essere caricati in quota al SEL al quale è già assegnato l'assessorato al Bilancio e la Presidenza del Consiglio comunale. Si renderà pertanto necessario un azzeramento della giunta ed alletta la curiosità di sapere chi sarà il prossimo segretario locale del PD che di certo, considerate le correnti, nel sedersi a cospetto dell'amministrazione non potrà continuare nella logica conciliante della segreteria uscente. L'errore di non aver considerato all'interno del PD un piano B in merito ad una candidatura alternativa a quella di "Gu" lascerà il PD privo di candidati al consiglio regionale, secondo grosso fallimento dopo quello dell'area metropolitana. Un danno per la città oltre che per l'immagine del PD. Sfoltita la rosa, chi resta ha il compito di resuscitare l'entusiasmo del primo partito nazionale.