Cronaca
Paura in Cattedrale, 52enne si cosparge di benzina e minaccia di darsi fuoco
Dietro il folle gesto motivi economici. Salvato dal sindaco Minervini, sul posto i Carabinieri
Molfetta - venerdì 2 ottobre 2020
15.00
Si è cosparso tutto il corpo di benzina, ma è stato salvato dall'intervento dei Carabinieri e del sindaco Tommaso Minervini. Momenti di tensione, questa mattina, a Molfetta, dove un uomo, un 52enne del posto, dopo le ore 11.30, ha inscenato la sua protesta, ma è stato fatto desistere dal portare avanti il folle gesto.
Il fatto è avvenuto in pieno centro, all'interno della Cattedrale di Santa Maria Assunta. L'uomo, dopo essersi incatenato nella cappella del Santissimo Sacramento, ha iniziato a svuotare la benzina contenuta in una bottiglia sui suoi vestiti. L'ingresso all'interno della chiesa è stato subito blindato e sul posto, scattato l'allarme, sono arrivati immediatamente i Carabinieri dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Molfetta diretti dal capitano Francesco Iodice.
Il 52enne, intanto, è rimasto all'interno della cappella ed ha continuato a versarsi addosso liquido infiammabile, mentre sul posto, assieme al personale dell'Asl di Bari, è giunto anche Tommaso Minervini, il quale ha evitato il peggio. È iniziata una lunga trattativa fra il sindaco e l'uomo, durata oltre un'ora, ma il molfettese, in passato già aiutato dalla Diocesi, non aveva alcuna intenzione di recedere dal suo folle proposito di trasformarsi in una torcia umana.
Al termine di una lunga mediazione il sindaco, dando fondo alla sua professionalità nel ruolo di educatore, ed a cui l'uomo ha raccontato che era disperato per le difficoltà economiche, è riuscito a convincerlo a liberare l'area: il 52enne è stato bloccato e calmato, le sue condizioni non sono preoccupanti.
Il fatto è avvenuto in pieno centro, all'interno della Cattedrale di Santa Maria Assunta. L'uomo, dopo essersi incatenato nella cappella del Santissimo Sacramento, ha iniziato a svuotare la benzina contenuta in una bottiglia sui suoi vestiti. L'ingresso all'interno della chiesa è stato subito blindato e sul posto, scattato l'allarme, sono arrivati immediatamente i Carabinieri dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Molfetta diretti dal capitano Francesco Iodice.
Il 52enne, intanto, è rimasto all'interno della cappella ed ha continuato a versarsi addosso liquido infiammabile, mentre sul posto, assieme al personale dell'Asl di Bari, è giunto anche Tommaso Minervini, il quale ha evitato il peggio. È iniziata una lunga trattativa fra il sindaco e l'uomo, durata oltre un'ora, ma il molfettese, in passato già aiutato dalla Diocesi, non aveva alcuna intenzione di recedere dal suo folle proposito di trasformarsi in una torcia umana.
Al termine di una lunga mediazione il sindaco, dando fondo alla sua professionalità nel ruolo di educatore, ed a cui l'uomo ha raccontato che era disperato per le difficoltà economiche, è riuscito a convincerlo a liberare l'area: il 52enne è stato bloccato e calmato, le sue condizioni non sono preoccupanti.