Politica
Pasquale Mancini: «Le opposizioni hanno perso un momento di democrazia e partecipazione»
Il consigliere comunale: «Dovere di tutti mantenere il numero legale»
Molfetta - martedì 14 maggio 2019
9.57
«Ieri le opposizioni hanno perso un momento di democrazia e partecipazione. Mi auguro che pagine simili non si leggano più per il bene di Molfetta».
E' questo il pensiero di Pasquale Mancini a proposito di quanto accaduto durante la seduta del Consiglio Comunale di ieri, rinviata a causa della mancanza del numero legale dei partecipanti.
Una posizione che, come ovvio, non trova d'accordo le minoranze di destra e di sinistra e sulla quale l'intera amministrazione si è espressa già nelle scorse ore sottolineando coesione e compattezza e un comportamento non consono da parte di queste ultime, rimarcato dallo stesso attuale consigliere tra le file di "Officine Molfetta" nonchè ex assessore della Giunta Minervini.
«Con il consigliere Enzo Spadavecchia ero in Aula quando è iniziata la bagarre. Può capitare che un consigliere sia fuori per motivi di salute seri o che il Sindaco, per via di un impegno istituzionale, non è potuto intervenire per tempo. Però è dovere di tutti i consiglieri mantenere il numero legale, in particolare in una seduta come quella di ieri in cui si discutevano punti richiesti dalle opposizioni, come quello sull'ospedale, che era decisivo, su cui tutti vogliono parlare ma al momento opportuno, come ieri, sono le stesse opposizioni a far mancare il numero legale senza dimenticare che prima c'era anche il punto sul regolamento del porta a porta, utile a multare chi sporca. E' uno stratagemma, una furbata che non porta da nessuna parte», afferma Mancini.
«E' vero che la maggioranza ha il dovere di "tenere i numeri" ma è anche vero che la minoranza non ha il dovere di far saltare un Consiglio solo per un ritardo», conclude.
E' questo il pensiero di Pasquale Mancini a proposito di quanto accaduto durante la seduta del Consiglio Comunale di ieri, rinviata a causa della mancanza del numero legale dei partecipanti.
Una posizione che, come ovvio, non trova d'accordo le minoranze di destra e di sinistra e sulla quale l'intera amministrazione si è espressa già nelle scorse ore sottolineando coesione e compattezza e un comportamento non consono da parte di queste ultime, rimarcato dallo stesso attuale consigliere tra le file di "Officine Molfetta" nonchè ex assessore della Giunta Minervini.
«Con il consigliere Enzo Spadavecchia ero in Aula quando è iniziata la bagarre. Può capitare che un consigliere sia fuori per motivi di salute seri o che il Sindaco, per via di un impegno istituzionale, non è potuto intervenire per tempo. Però è dovere di tutti i consiglieri mantenere il numero legale, in particolare in una seduta come quella di ieri in cui si discutevano punti richiesti dalle opposizioni, come quello sull'ospedale, che era decisivo, su cui tutti vogliono parlare ma al momento opportuno, come ieri, sono le stesse opposizioni a far mancare il numero legale senza dimenticare che prima c'era anche il punto sul regolamento del porta a porta, utile a multare chi sporca. E' uno stratagemma, una furbata che non porta da nessuna parte», afferma Mancini.
«E' vero che la maggioranza ha il dovere di "tenere i numeri" ma è anche vero che la minoranza non ha il dovere di far saltare un Consiglio solo per un ritardo», conclude.