Politica
Pasquale Mancini: «A Molfetta ci aspettano anni di non-scelte e di uffici paralizzati dalle inchieste»
Le parole dell'esponente del gruppo Officine - CON
Molfetta - sabato 23 luglio 2022
13.35
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa a firma di Pasquale Mancini di Officine Molfetta - CON.
"Che questo ed altri avvisi di garanzia e/o di prosecuzione delle indagini fossero dietro l'angolo e che appena terminata la campagna elettorale la Procura avrebbe continuato nel suo lavoro di denuncia era nell'aria: nessuno caschi dalle nuvole. Minervini scelga: o è uno sprovveduto e quindi non è in grado di amministrare la Città o è un egoista che ha anteposto la sua vanità politica agli interessi dei Molfettesi".
"Sarebbe stato meglio fare un passo di lato e indossare le vesti del padre nobile guidando una nuova stagione. Al contrario insistere sulla sua candidatura - già di per sé non brillante - senza pensare al danno che avrebbe procurato a tutta la Comunità in caso di vittoria è stato un atto - l'ennesimo - di incoscienza politica".
"Ci aspettano anni di non-scelte e di uffici paralizzati dalle tante inchieste: non certo l'approccio determinato e coraggioso necessario ad una gestione in chiave strategica e di sviluppo dei fondi del PNRR. L'onestà è un prerequisito che dò per scontato fino a prova definitiva e contraria e auguro a tutti di risolvere quanto prima ogni addebito giudiziario. Ma Molfetta perde, forse, il suo ultimo treno. I cittadini riflettano".
"Che questo ed altri avvisi di garanzia e/o di prosecuzione delle indagini fossero dietro l'angolo e che appena terminata la campagna elettorale la Procura avrebbe continuato nel suo lavoro di denuncia era nell'aria: nessuno caschi dalle nuvole. Minervini scelga: o è uno sprovveduto e quindi non è in grado di amministrare la Città o è un egoista che ha anteposto la sua vanità politica agli interessi dei Molfettesi".
"Sarebbe stato meglio fare un passo di lato e indossare le vesti del padre nobile guidando una nuova stagione. Al contrario insistere sulla sua candidatura - già di per sé non brillante - senza pensare al danno che avrebbe procurato a tutta la Comunità in caso di vittoria è stato un atto - l'ennesimo - di incoscienza politica".
"Ci aspettano anni di non-scelte e di uffici paralizzati dalle tante inchieste: non certo l'approccio determinato e coraggioso necessario ad una gestione in chiave strategica e di sviluppo dei fondi del PNRR. L'onestà è un prerequisito che dò per scontato fino a prova definitiva e contraria e auguro a tutti di risolvere quanto prima ogni addebito giudiziario. Ma Molfetta perde, forse, il suo ultimo treno. I cittadini riflettano".