Politica
Il grande centro si presenta e lancia le primarie
Sei liste con altrettanti rappresentanti: parte la campagna elettorale ma con un leader ancora da scegliere
Molfetta - sabato 3 dicembre 2016
11.57
Si è tenuta ieri sera, presso un affollato Auditorium della Pace, la presentazione di sei liste centriste pronte a coalizzarsi per le prossime elezioni amministrative e che hanno lanciato sin da subito la loro proposta: primarie subito ed aperte a tutti.
Un "tutti" che guarda al centro ed anche al PD. Le sei liste non sono infatti in competizione tra loro, anzi hanno come obiettivo quello di proporre in maniera unitaria un loro candidato a quelle che potrebbero essere le primarie di un "grande centro". Sul nome che le sei liste sosteranno però bocche ancora cucite.
Nomi, volti e loghi delle liste invece sono state ampiamente esplicati: sei i capilista presenti sul palco dell'Auditorium accompagnati da altri sei coordinatori per lista. Ognuno dei sei ha quindi presentato loghi e nomi delle liste stesse che rispondono ai nomi di Piazza Pulita con Antonello Pisani, Molfetta Futura con Mariano Caputo, Insieme per la Città con Saverio Tammacco, Progetto Molfetta con Ninnì Camporeale, Si può fare Molfetta con Marco di Bartolomeo e Molfetta nel Cuore con Saverio Bufi.
Sei liste con sei rappresentanti e dei coordinatori come ad esempio Giacomo Rossiello per Piazza Pulita, Roberto Alessandrini per Progetto Molfetta e Leo de Leonibus per Molfetta nel cuore. Sei liste che hanno già ieri presentato alcune delle principali idee di lavoro e che non hanno rinnegato le loro storie passate radicate nel centro destra. Un passato però che ha segnato l'inizio di un nuovo cammino politico e di nuovi progetti.
Durante la serata infatti, ogni rappresentante ha preso la parola ed ha spaziato dal commercio, ai giovani, all'immobilismo della stagione Natalicchio, allo sviluppo industriale, al porta a porta, alla sicurezza, ai giovani ed all'impegno civile.
Ma dei volti presenti sul palco solo quattro scenderanno realmente in campo: Ninnì Camporeale e Saverio Tammacco non saranno infatti candidati, a differenza degli altri. Proprio dall'intervento di Saverio Tammacco è però stata lanciata una proposta che farà subito discutere: primarie allargate per tutti coloro che si ritrovano in questo grande centro.
Quali possono essere quindi gli interessati?
Su tutti, anche per comunanza di militanza politica regressa, sicuramente Pasquale Mancini potrebbe essere l'indiziato numero 1. Anche Tommaso Minervini, anche lui già alacremente all'opera in vista delle prossime amministrative ed alla ricerca di nuovi sostegni politici, potrebbe provare ad inserirsi. Rimane poi da valutare la posizione del nuovo PD Molfetta targato di Gioia: continuerà a portare avanti le trattative a sinistra o si sposterà più al centro?
L'idea delle primarie al centro, lanciata ieri sera e da tenersi nelle prime settimane del nuovo anno,apre quindi, a tutti gli effetti, la campagna elettorale e punta già a delineare alcuni schieramenti. Quello di ieri sera è stato il primo ad uscire allo scoperto puntando a giocare d'anticipo. Un gioco, siamo sicuri, che come un domino provocherà nuove reazioni nella politica molfettese, in attesa di far cadere tutte le tessere di un mosaico politico che ridisegni la Molfetta che uscirà dalle elezioni del 2017.
Un "tutti" che guarda al centro ed anche al PD. Le sei liste non sono infatti in competizione tra loro, anzi hanno come obiettivo quello di proporre in maniera unitaria un loro candidato a quelle che potrebbero essere le primarie di un "grande centro". Sul nome che le sei liste sosteranno però bocche ancora cucite.
Nomi, volti e loghi delle liste invece sono state ampiamente esplicati: sei i capilista presenti sul palco dell'Auditorium accompagnati da altri sei coordinatori per lista. Ognuno dei sei ha quindi presentato loghi e nomi delle liste stesse che rispondono ai nomi di Piazza Pulita con Antonello Pisani, Molfetta Futura con Mariano Caputo, Insieme per la Città con Saverio Tammacco, Progetto Molfetta con Ninnì Camporeale, Si può fare Molfetta con Marco di Bartolomeo e Molfetta nel Cuore con Saverio Bufi.
Sei liste con sei rappresentanti e dei coordinatori come ad esempio Giacomo Rossiello per Piazza Pulita, Roberto Alessandrini per Progetto Molfetta e Leo de Leonibus per Molfetta nel cuore. Sei liste che hanno già ieri presentato alcune delle principali idee di lavoro e che non hanno rinnegato le loro storie passate radicate nel centro destra. Un passato però che ha segnato l'inizio di un nuovo cammino politico e di nuovi progetti.
Durante la serata infatti, ogni rappresentante ha preso la parola ed ha spaziato dal commercio, ai giovani, all'immobilismo della stagione Natalicchio, allo sviluppo industriale, al porta a porta, alla sicurezza, ai giovani ed all'impegno civile.
Ma dei volti presenti sul palco solo quattro scenderanno realmente in campo: Ninnì Camporeale e Saverio Tammacco non saranno infatti candidati, a differenza degli altri. Proprio dall'intervento di Saverio Tammacco è però stata lanciata una proposta che farà subito discutere: primarie allargate per tutti coloro che si ritrovano in questo grande centro.
Quali possono essere quindi gli interessati?
Su tutti, anche per comunanza di militanza politica regressa, sicuramente Pasquale Mancini potrebbe essere l'indiziato numero 1. Anche Tommaso Minervini, anche lui già alacremente all'opera in vista delle prossime amministrative ed alla ricerca di nuovi sostegni politici, potrebbe provare ad inserirsi. Rimane poi da valutare la posizione del nuovo PD Molfetta targato di Gioia: continuerà a portare avanti le trattative a sinistra o si sposterà più al centro?
L'idea delle primarie al centro, lanciata ieri sera e da tenersi nelle prime settimane del nuovo anno,apre quindi, a tutti gli effetti, la campagna elettorale e punta già a delineare alcuni schieramenti. Quello di ieri sera è stato il primo ad uscire allo scoperto puntando a giocare d'anticipo. Un gioco, siamo sicuri, che come un domino provocherà nuove reazioni nella politica molfettese, in attesa di far cadere tutte le tessere di un mosaico politico che ridisegni la Molfetta che uscirà dalle elezioni del 2017.