Cronaca
Parrocchia Immacolata: dopo gli atti di violenza riapre “Casa Emmanuel”
Don Nicolò Tempesta: «siamo pronti nuovamente a riaprire nella speranza che questi episodi non si verifichino mai più».
Molfetta - martedì 14 febbraio 2017
Non c'è più religione. O meglio non c'è posto dove viverla con serenità d'animo. Parte proprio da qui, in pieno centro, la denuncia della Parrocchia Immacolata, che per circa due mesi è stata costretta a chiudere "Casa Emmanuel" diventata ormai un punto di riferimento per rispondere alle tante esigenze di precarietà, non solo materiali, che possono connotare la vita di tutti i giorni: «visti gli episodi di violenza e aggressione che si sono verificati».
Il batticuore è tale da spingerli a prender carta e penna per scrivere uno sfogo che è anche un grido d'aiuto, persino a lanciare un appello al vescovo «che ha offerto tutta la sua solidarietà nei nostri confronti» dice don Nicolò Tempesta. «A volte è difficile il rapporto di vicinato in un quartiere che spesso mostra il rovescio della medaglia non facendo emergere i valori della solidarietà e dell'accoglienza».
«Nel mese di dicembre – spiega don Nicolò – abbiamo subito purtroppo ben due atti di violenza e siamo stati costretti a chiamare in causa le Forze dell'Ordine ed a chiudere fino a data da destinarsi "Casa Emmanuel"».
«Ora finalmente – conclude il parroco – a quasi due mesi di distanza da tali spiacevoli avvenimenti siamo pronti nuovamente a riaprire nella speranza che questi episodi non si verifichino mai più. Continueremo a farci prossimo per l'altro, ad incontrare e si accogliere chi ha bisogno di ascolto sull'esempio di S. Vincenzo de' Paoli».
Il batticuore è tale da spingerli a prender carta e penna per scrivere uno sfogo che è anche un grido d'aiuto, persino a lanciare un appello al vescovo «che ha offerto tutta la sua solidarietà nei nostri confronti» dice don Nicolò Tempesta. «A volte è difficile il rapporto di vicinato in un quartiere che spesso mostra il rovescio della medaglia non facendo emergere i valori della solidarietà e dell'accoglienza».
«Nel mese di dicembre – spiega don Nicolò – abbiamo subito purtroppo ben due atti di violenza e siamo stati costretti a chiamare in causa le Forze dell'Ordine ed a chiudere fino a data da destinarsi "Casa Emmanuel"».
«Ora finalmente – conclude il parroco – a quasi due mesi di distanza da tali spiacevoli avvenimenti siamo pronti nuovamente a riaprire nella speranza che questi episodi non si verifichino mai più. Continueremo a farci prossimo per l'altro, ad incontrare e si accogliere chi ha bisogno di ascolto sull'esempio di S. Vincenzo de' Paoli».