
Cronaca
Panico e paura. La Fiera che non avremmo mai voluto vedere
La festa rovinata da una presunta sparatoria tra la folla del Luna Park
Molfetta - sabato 9 settembre 2017
18.35
«Sembrava di essere in un film, un brutto film», questa l'impressione ricorrente tra le primissime testimonianze raccolte per strada e sul web. Invece è stato tutto tremendamente vero.
Una giornata di festa, di spensieratezza. Scongiurato il pericolo della pioggia che avrebbe potuto rovinare la sagra a mare e poi la serata tutto sembrava scorrere tranquillo, come avrebbe dovuto essere. Invece no.
Una presunta sparatoria nel luogo più affollato della città (non è ancora chiaro se siano stati sparati colpi di pistola. Nel caso, si sono certamente confusi con gli spari dei fuochi d'artificio, ndr), nel momento in cui in molti sostavano in località Secca dei Pali per assistere ai fuochi pirotecnici, ai cui botti se ne sono aggiunti altri di ben altra natura.
Ed è stato il caos, il delirio. Il panico. Perché mentre i Carabinieri hanno subito fermato i responsabili di tutto questo, un altro pericolo continuava a scagliarsi libero e incontrollato contro la gente presente. Il panico. È stato questo il nemico numero uno che ha provocato alcuni feriti tra coloro che cercavano di scappare da qualcosa che in realtà in quei momento concitati non era ben definito.
Il panico ha attanagliato genitori che nella calca hanno hanno temuto di perdere i propri figli, gruppi di giovani divisi che si cercavano l'un l'altro con lo sguardo smarrito, quelle maledette e interminabili chiamate per accertarsi che parenti e amici stessero bene e a cui nessuno rispondeva.
E poi quel pensiero, terribile, orrendo e purtroppo diventato quasi automatico nelle contingenze che viviamo. Un attentato. Un pensiero fortunatamente scacciato subito via dalla mente.
Il Luna Park si è svuotato di colpo, le giostre si sono fermate e le luci si sono spente consegnando uno scenario incredibile, spettrale, mai visto a Molfetta, come è visibile dalle foto allegate.
La festa è stata rovinata, marchiata con panico e paura che resteranno incollati addosso alla città per parecchi giorni.
Intanto ci si chiede il perché di tutto questo, domande a cui solo le forze dell'ordine riusciranno a dare risposta. Intanto ci sarebbe un uomo trasportato presso la locale Compagnia, forse il colpevole, mentre si cercano di chiarire i fatti, le dinamiche e soprattutto i moventi di un gesto simile.
Intanto le ferite del corpo sono state curate, ma quelle della mente e dell'animo guariranno più lentamente. È stata la festa che non avremmo mai immaginato e che non avremmo mai voluto raccontare.
Una giornata di festa, di spensieratezza. Scongiurato il pericolo della pioggia che avrebbe potuto rovinare la sagra a mare e poi la serata tutto sembrava scorrere tranquillo, come avrebbe dovuto essere. Invece no.
Una presunta sparatoria nel luogo più affollato della città (non è ancora chiaro se siano stati sparati colpi di pistola. Nel caso, si sono certamente confusi con gli spari dei fuochi d'artificio, ndr), nel momento in cui in molti sostavano in località Secca dei Pali per assistere ai fuochi pirotecnici, ai cui botti se ne sono aggiunti altri di ben altra natura.
Ed è stato il caos, il delirio. Il panico. Perché mentre i Carabinieri hanno subito fermato i responsabili di tutto questo, un altro pericolo continuava a scagliarsi libero e incontrollato contro la gente presente. Il panico. È stato questo il nemico numero uno che ha provocato alcuni feriti tra coloro che cercavano di scappare da qualcosa che in realtà in quei momento concitati non era ben definito.
Il panico ha attanagliato genitori che nella calca hanno hanno temuto di perdere i propri figli, gruppi di giovani divisi che si cercavano l'un l'altro con lo sguardo smarrito, quelle maledette e interminabili chiamate per accertarsi che parenti e amici stessero bene e a cui nessuno rispondeva.
E poi quel pensiero, terribile, orrendo e purtroppo diventato quasi automatico nelle contingenze che viviamo. Un attentato. Un pensiero fortunatamente scacciato subito via dalla mente.
Il Luna Park si è svuotato di colpo, le giostre si sono fermate e le luci si sono spente consegnando uno scenario incredibile, spettrale, mai visto a Molfetta, come è visibile dalle foto allegate.
La festa è stata rovinata, marchiata con panico e paura che resteranno incollati addosso alla città per parecchi giorni.
Intanto ci si chiede il perché di tutto questo, domande a cui solo le forze dell'ordine riusciranno a dare risposta. Intanto ci sarebbe un uomo trasportato presso la locale Compagnia, forse il colpevole, mentre si cercano di chiarire i fatti, le dinamiche e soprattutto i moventi di un gesto simile.
Intanto le ferite del corpo sono state curate, ma quelle della mente e dell'animo guariranno più lentamente. È stata la festa che non avremmo mai immaginato e che non avremmo mai voluto raccontare.