Ostello dell'accoglienza: Molfetta ancora esempio per tutti
Quest'anno anche confronto e incontro con il progetto "Welcome Hostel"
Molfetta - lunedì 5 settembre 2016
Quando tre anni fa l'allora sindaco Paola Natalicchio con l'assessore Angela Amato, mente e cuore del progetto fin dal principio, inaugurarono l'ostello dell'accoglienza in molti ebbero da ridire. Ma bastò poco, a tutti, per ricredersi: Molfetta si dimostrava terra di accoglienza, di abbracci e di sostegno umano garantendo ai tanti ambulanti che affollavano la zona del centro per la Festa Patronale, di avere un punto di riferimento non solo per dormire e lavarsi, insomma vivere dignitosamente, ma anche per raccontare e raccontarsi in uno scambio unico e,pertanto, irripetibile.
Anche quest'anno, allora, l'ostello ci sarà, ancora a due passi dal mercato ittico all'ingrosso: la tensostruttura sarà gestita nei giorni della "fiera" dai volontari che compongono il forum "Molfetta Accogliente". Gabriele Vilardi e Luisa Gissi ne saranno i coordinatori.
La novità è che il progetto sarà implementato implementato dalla presenza di venticinque ragazzi provenienti dall'estero grazie all'associazione InCo Molfetta e al progetto chiamato "Welcome hostel". Svolgeranno attività parallele al forum con momenti di incontro e confronto.
Al vaglio sarebbe il modo in cui censire gli accessi dei fruitori, con la definizione di orari di ingresso e uscita, avendo nella Prefettura un punto di riferimento, a differenza del passato quando la struttura rimaneva sempre aperta.
Anche quest'anno, allora, l'ostello ci sarà, ancora a due passi dal mercato ittico all'ingrosso: la tensostruttura sarà gestita nei giorni della "fiera" dai volontari che compongono il forum "Molfetta Accogliente". Gabriele Vilardi e Luisa Gissi ne saranno i coordinatori.
La novità è che il progetto sarà implementato implementato dalla presenza di venticinque ragazzi provenienti dall'estero grazie all'associazione InCo Molfetta e al progetto chiamato "Welcome hostel". Svolgeranno attività parallele al forum con momenti di incontro e confronto.
Al vaglio sarebbe il modo in cui censire gli accessi dei fruitori, con la definizione di orari di ingresso e uscita, avendo nella Prefettura un punto di riferimento, a differenza del passato quando la struttura rimaneva sempre aperta.