Cronaca
Ossa di animali in un campo: forse macellazione abusiva
Indagine della Polizia Locale dopo un intervento con le guardie ecozoofile. Si segue la pista della macellazione clandestina
Molfetta - mercoledì 14 novembre 2018
21.00
L'immancabile eternit, oltre a materiale di risulta, rifiuti pericolosi e speciali di ogni genere, comprese stampanti, condizionatori e vernici, ma anche e soprattutto numerose ossa di animali sono stati ritrovati lungo la strada provinciale 22, quella che collega Molfetta a Corato, in un'area agricola.
A ritrovarle, nel corso di un controllo dell'agro cittadino, sono state le Guardie Ecozoofile Protezione Ambientale. Le prime ipotesi, stando a quanto affermato dalle guardie zoofile, porterebbero a pensare alla macellazione destinata al consumo. Molto probabile la destinazione della carne per la vendita illegale, a nero. E a Molfetta non sarebbe la prima volta che resti e ossa di animali vengano ritrovati in aperta campagna.
Questo è un fenomeno molto diffuso e non nuovo alle autorità sanitarie. Un problema, quello della macellazione clandestina, che presenta però inevitabili risvolti sanitari. Sulla vicenda indagano gli uomini della Polizia Locale, a cui sono demandate le indagini e le analisi sui resti degli animali e sullo sversamento dei rifiuti in un fondo agricolo in cui la raccolta delle olive è già stata effettuata.
«Ma gli operatori che hanno raccolto le olive, si sono accorti dei rifiuti? - si chiedono in una nota le guardie zoofile dell'associazione nazionale e comunitaria di volontariato ambientale, zoofilo, ittico, venatorio -. Le olive raccolte sono contaminate? E adesso dove sono andate a finire le olive? Si rammenta ai cittadini che l'abbandono dei suddetti rifiuti, oltre ad essere un atto immorale, è punito in maniera severa con sanzioni amministrative e l'arresto».
«La pericolosità è quella che con le piogge il materiale inquinante possa infiltrarsi nei terreni ed inquinare le falde acquifere. Questo fenomeno è aumentato da quando sono stati eliminati i cassonetti dei rifiuti, ma la raccolta differenziata - concludono - è l'unica soluzione al fine di preservare il nostro territorio».
A ritrovarle, nel corso di un controllo dell'agro cittadino, sono state le Guardie Ecozoofile Protezione Ambientale. Le prime ipotesi, stando a quanto affermato dalle guardie zoofile, porterebbero a pensare alla macellazione destinata al consumo. Molto probabile la destinazione della carne per la vendita illegale, a nero. E a Molfetta non sarebbe la prima volta che resti e ossa di animali vengano ritrovati in aperta campagna.
Questo è un fenomeno molto diffuso e non nuovo alle autorità sanitarie. Un problema, quello della macellazione clandestina, che presenta però inevitabili risvolti sanitari. Sulla vicenda indagano gli uomini della Polizia Locale, a cui sono demandate le indagini e le analisi sui resti degli animali e sullo sversamento dei rifiuti in un fondo agricolo in cui la raccolta delle olive è già stata effettuata.
«Ma gli operatori che hanno raccolto le olive, si sono accorti dei rifiuti? - si chiedono in una nota le guardie zoofile dell'associazione nazionale e comunitaria di volontariato ambientale, zoofilo, ittico, venatorio -. Le olive raccolte sono contaminate? E adesso dove sono andate a finire le olive? Si rammenta ai cittadini che l'abbandono dei suddetti rifiuti, oltre ad essere un atto immorale, è punito in maniera severa con sanzioni amministrative e l'arresto».
«La pericolosità è quella che con le piogge il materiale inquinante possa infiltrarsi nei terreni ed inquinare le falde acquifere. Questo fenomeno è aumentato da quando sono stati eliminati i cassonetti dei rifiuti, ma la raccolta differenziata - concludono - è l'unica soluzione al fine di preservare il nostro territorio».