Ospiti importanti e successo di pubblico per la presentazione del libro di Vito Cozzoli
Dopo Roma, Torino e Milano tocca a Molfetta ospitare il dibattito su "Sviluppo e Innovazione"
Molfetta - sabato 16 dicembre 2017
3.26
Una sala consiliare Carnicella gremita quella vista e vissuta ieri sera per la presentazione del libro di Vito Cozzoli dal titolo "Sviluppo e innovazione – Idee esperienze e policy per la competitività del Paese". E non poteva essere altrimenti per una tematica tanto attuale e in continua evoluzione e soprattutto per dei relatori e ospiti di rilievo e spessore.
A fare gli onori, come una perfetta padrona di casa, è stato il vicesindaco Sara Allegretta, tra le prime promotrici della presentazione del libro di Cozzoli a Molfetta, che ha introdotto e salutato gli ospiti anche con il suo fluente inglese e di fatto facendo le veci del sindaco Minervini, di ritorno da Roma assieme all'Assessore Caputo per un importante incontro chiave sui lavori del nuovo porto.
Ad intervenire in merito alla tematica tratta che dal libro come punto di partenza ha prodotto importanti riflessioni applicabili in modo anche contingente al territorio pugliese, sono stati il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l'onorevole Mara Carfagna, il magnifico rettore dell'Università degli Studi di Bari Antonio Felice Uricchio, l'amministratore delegato di exprivia Domenico Favuzzi e l'amministratore delegato di Huawei Italia Thomas Miao. A moderare l'incontro il giornalista Rai Attilio Romita.
Parlare di innovazione e sviluppo, come ha dimostrato il dibattito svolto nella sala consiliare molfettese, è in realtà come osservare un cristallo ogni volta da una faccia diversa e attraverso quella faccia osservare come un unico raggio di luce sia capace di infrangersi e dare molteplici risultati. Per la Puglia, ad esempio come ha confermato il presidente Emiliano, innovazione e ricerca applicata costituiscono attualmente un binomio perfetto, ma allo zenit dell'innovazione pugliese sussiste quel processo di decarbonizzazione che – anche grazie allo sfruttamento di ingenti quantitativi di gas – potrebbe realmente portare alla conversione del gigante dell'Ilva con benefici evidenti e a cascata su tutto il territorio e l'economia regionale.
Può, inoltre, l'innovazione essere un tema non divisorio per la politica? "Deve esserlo", è questa la netta risposta della parlamentare Mara Carfagna che riconoscendo lo sviluppo innovativo come elemento super partes agli schieramenti politici – ricordiamo che ormai la campagna elettorale è iniziata – ha esaltato lo spirito ottimista che permane dal libro di Cozzoli verso un futuro e un cambiamento che in realtà è già qui.
Non poteva certo mancare in questo scenario il ruolo della formazione e dell'Università, che nello specifico dell'Ateneo barese, sta incrementando gli sforzi verso i settori scientifici (e forse anche un po' a discapito di quelli che scientifici non sono e da cui molte volte si dimentica di non poter prescindere) e che deve necessariamente dialogare col mondo dell'impresa, con le aziende che partono dal nostro territorio come Exprivia – che di recente, come confermato da Favuzzi, ha concluso l'acquisizione dell'81% di Italtel, storica società italiana, leader nel mercato delle telecomunicazioni – o come colossi della scena mondiale come Huawei che proprio in Puglia stanno incentivando lo sviluppo della sperimentazione della tecnologia 5g.
Questi sono solo alcuni degli aspetti che il libro di Cozzoli – che raccoglie gli interventi tenuti tra il febbraio 2014 e il maggio 2016 in qualità di Capo di Gabinetto del Ministro dello Sviluppo Economico – tratta e amalgama; un libro che a detta dell'autore non vuole essere un bilancio ma un punto di partenza, un crogiolo di idee e punti fermi che l'intero Paese ha in parte o deve ancora sviluppare. E quei punti fermi e propulsivi scelti da Cozzoli sono la digitalizzazione e l'innovazione, le start-up, le smart cities, la formazione, gli incentivi alle imprese, il made in Italy e quel ritrovato protagonismo del Sud.
La frase che infine meglio rappresenta e sintetizza l'incontro di ieri, viene proprio proposta dall'autore: "Chi non cambia non è fermo, va indietro".
A fare gli onori, come una perfetta padrona di casa, è stato il vicesindaco Sara Allegretta, tra le prime promotrici della presentazione del libro di Cozzoli a Molfetta, che ha introdotto e salutato gli ospiti anche con il suo fluente inglese e di fatto facendo le veci del sindaco Minervini, di ritorno da Roma assieme all'Assessore Caputo per un importante incontro chiave sui lavori del nuovo porto.
Ad intervenire in merito alla tematica tratta che dal libro come punto di partenza ha prodotto importanti riflessioni applicabili in modo anche contingente al territorio pugliese, sono stati il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l'onorevole Mara Carfagna, il magnifico rettore dell'Università degli Studi di Bari Antonio Felice Uricchio, l'amministratore delegato di exprivia Domenico Favuzzi e l'amministratore delegato di Huawei Italia Thomas Miao. A moderare l'incontro il giornalista Rai Attilio Romita.
Parlare di innovazione e sviluppo, come ha dimostrato il dibattito svolto nella sala consiliare molfettese, è in realtà come osservare un cristallo ogni volta da una faccia diversa e attraverso quella faccia osservare come un unico raggio di luce sia capace di infrangersi e dare molteplici risultati. Per la Puglia, ad esempio come ha confermato il presidente Emiliano, innovazione e ricerca applicata costituiscono attualmente un binomio perfetto, ma allo zenit dell'innovazione pugliese sussiste quel processo di decarbonizzazione che – anche grazie allo sfruttamento di ingenti quantitativi di gas – potrebbe realmente portare alla conversione del gigante dell'Ilva con benefici evidenti e a cascata su tutto il territorio e l'economia regionale.
Può, inoltre, l'innovazione essere un tema non divisorio per la politica? "Deve esserlo", è questa la netta risposta della parlamentare Mara Carfagna che riconoscendo lo sviluppo innovativo come elemento super partes agli schieramenti politici – ricordiamo che ormai la campagna elettorale è iniziata – ha esaltato lo spirito ottimista che permane dal libro di Cozzoli verso un futuro e un cambiamento che in realtà è già qui.
Non poteva certo mancare in questo scenario il ruolo della formazione e dell'Università, che nello specifico dell'Ateneo barese, sta incrementando gli sforzi verso i settori scientifici (e forse anche un po' a discapito di quelli che scientifici non sono e da cui molte volte si dimentica di non poter prescindere) e che deve necessariamente dialogare col mondo dell'impresa, con le aziende che partono dal nostro territorio come Exprivia – che di recente, come confermato da Favuzzi, ha concluso l'acquisizione dell'81% di Italtel, storica società italiana, leader nel mercato delle telecomunicazioni – o come colossi della scena mondiale come Huawei che proprio in Puglia stanno incentivando lo sviluppo della sperimentazione della tecnologia 5g.
Questi sono solo alcuni degli aspetti che il libro di Cozzoli – che raccoglie gli interventi tenuti tra il febbraio 2014 e il maggio 2016 in qualità di Capo di Gabinetto del Ministro dello Sviluppo Economico – tratta e amalgama; un libro che a detta dell'autore non vuole essere un bilancio ma un punto di partenza, un crogiolo di idee e punti fermi che l'intero Paese ha in parte o deve ancora sviluppare. E quei punti fermi e propulsivi scelti da Cozzoli sono la digitalizzazione e l'innovazione, le start-up, le smart cities, la formazione, gli incentivi alle imprese, il made in Italy e quel ritrovato protagonismo del Sud.
La frase che infine meglio rappresenta e sintetizza l'incontro di ieri, viene proprio proposta dall'autore: "Chi non cambia non è fermo, va indietro".