Ospedale unico del Nord Barese, scelta tra Molfetta e Corato?
Chiude il reparto di Chirurgia all'ospedale "Sarcone" di Terlizzi. Divampano le polemiche
Molfetta - martedì 19 giugno 2018
Da giugno nessuna operazione chirurgica potrà essere eseguita nel reparto di Chirurgia dell'ospedale "Sarcone di Terlizzi".
E' la notizia riportata da TerlizziViva.it (https://www.terlizziviva.it/notizie/terlizzi-dice-addio-alla-chirurgia-sara-trasferita-a-corato/) che accende la discussione sulle sorti della sanità del nord barese e la scelta del nosocomio che ospiterà l'ospedale unico.
Sarà a Molfetta oppure a Corato?
Al momento non c'è ancora nulla di ufficiale se non che il commissario straordinario dell'Asl, Vito Montanaro, ha disposto qui l'attivazione di 15 posti letto destinati all'emergenza-urgenza lasciando nel presidio di Terlizzi soltanto il day service una volta a settimana per gli interventi chirurgici minori (quelli che necessitano solo un'anestesia locale).
Sullo sfondo resta l'ormai famosa "Carta di Ruvo" che il Comitato per l'Ospedale Unico difende dalle polemiche che stanno divampando in queste ore.
«Veniamo citati del tutto a sproposito in articoli di cattiva stampa che danno una ricostruzione faziosa e fantasiosa-distorsiva della vicenda dell'Ospedale Unico», si legge in una nota dove si spiega anche che «Il Piano di Riordino era già stabilito e per tutto il nostro territorio, le sei Città e annesse frazioni, era già prevista la totale desertificazione di ogni eccellenza sanitaria, una specie di morte civile della sanità territoriale mascherata da declassamento».
«Si deve solo all'intuito, alla generosità e alla forza propulsiva del dr. Spaccavento se ciò non è avvenuto e se invece, con la Carta di Ruvo, abbiamo rilanciato la posta, chiedendo e ottenendo in firma non solo di salvare l'esistente, ma addirittura la promessa nero su bianco di un Ospedale Unico di Primo Livello, completo di rianimazione».
«Non ci faremo trascinare nella guerra delle città».
Nel frattempo a Molfetta si attende di sapere l'attività del sindaco Tommaso Minervini investito dal Consiglio Comunale del compito di perorare la causa del "Monsignor Bello" in Regione.
E' la notizia riportata da TerlizziViva.it (https://www.terlizziviva.it/notizie/terlizzi-dice-addio-alla-chirurgia-sara-trasferita-a-corato/) che accende la discussione sulle sorti della sanità del nord barese e la scelta del nosocomio che ospiterà l'ospedale unico.
Sarà a Molfetta oppure a Corato?
Al momento non c'è ancora nulla di ufficiale se non che il commissario straordinario dell'Asl, Vito Montanaro, ha disposto qui l'attivazione di 15 posti letto destinati all'emergenza-urgenza lasciando nel presidio di Terlizzi soltanto il day service una volta a settimana per gli interventi chirurgici minori (quelli che necessitano solo un'anestesia locale).
Sullo sfondo resta l'ormai famosa "Carta di Ruvo" che il Comitato per l'Ospedale Unico difende dalle polemiche che stanno divampando in queste ore.
«Veniamo citati del tutto a sproposito in articoli di cattiva stampa che danno una ricostruzione faziosa e fantasiosa-distorsiva della vicenda dell'Ospedale Unico», si legge in una nota dove si spiega anche che «Il Piano di Riordino era già stabilito e per tutto il nostro territorio, le sei Città e annesse frazioni, era già prevista la totale desertificazione di ogni eccellenza sanitaria, una specie di morte civile della sanità territoriale mascherata da declassamento».
«Si deve solo all'intuito, alla generosità e alla forza propulsiva del dr. Spaccavento se ciò non è avvenuto e se invece, con la Carta di Ruvo, abbiamo rilanciato la posta, chiedendo e ottenendo in firma non solo di salvare l'esistente, ma addirittura la promessa nero su bianco di un Ospedale Unico di Primo Livello, completo di rianimazione».
«Non ci faremo trascinare nella guerra delle città».
Nel frattempo a Molfetta si attende di sapere l'attività del sindaco Tommaso Minervini investito dal Consiglio Comunale del compito di perorare la causa del "Monsignor Bello" in Regione.