Cronaca
Ospedale, nessuna chiusura: lunedì l'ufficialità
Proteste in tutti i nove nosocomi a rischio.
Molfetta - giovedì 25 febbraio 2016
Trovano sempre più conferme le indiscrezioni secondo cui l'Ospedale "Mons. Bello" non sarà tra quelli destinati alla chiusura a causa del riordino stabilito dalla Regione Puglia. I rumors, sempre più insistenti, vogliono il nosocomio salvo a differenza di quelli di Trani e Terlizzi, solo per citare quelli più vicini. Tuttavia, l'ufficialità si avrà solo lunedì 29 febbraio quando il governo regionale dovrà adottare il provvedimento definitivo.
"Lo scopo della chiusura degli ospedali non è quello di risparmiare soldi. Stiamo chiudendo ospedali pericolosi, con poco personale, e con statistiche basse, per mettere il personale in quegli ospedali dove i cittadini vanno più volentieri e che hanno bisogno di turnazioni rese oggi più difficili dalla applicazione di nuove norme che, giustamente, mettono dei limiti all'orario di lavoro quotidiano dei medici", ha spiegato il Governatore Michele Emiliano all'Ansa.
"I soldi da spendere sono prefissati e la chiusura degli ospedali serve a prendere il personale dagli ospedali chiusi e a metterlo negli ospedali che devono rimanere aperti e che devono essere efficienti", ha specificato.
Come anticipato nei giorni scorsi, oltre ai nosocomi di Trani e Terlizzi, a rischio chiusura sono quelli di Canosa di Puglia, Fasano, Grottaglie, Lucera, Mesagne, San Pietro Vernotico e Triggiano.
"Lo scopo della chiusura degli ospedali non è quello di risparmiare soldi. Stiamo chiudendo ospedali pericolosi, con poco personale, e con statistiche basse, per mettere il personale in quegli ospedali dove i cittadini vanno più volentieri e che hanno bisogno di turnazioni rese oggi più difficili dalla applicazione di nuove norme che, giustamente, mettono dei limiti all'orario di lavoro quotidiano dei medici", ha spiegato il Governatore Michele Emiliano all'Ansa.
"I soldi da spendere sono prefissati e la chiusura degli ospedali serve a prendere il personale dagli ospedali chiusi e a metterlo negli ospedali che devono rimanere aperti e che devono essere efficienti", ha specificato.
Come anticipato nei giorni scorsi, oltre ai nosocomi di Trani e Terlizzi, a rischio chiusura sono quelli di Canosa di Puglia, Fasano, Grottaglie, Lucera, Mesagne, San Pietro Vernotico e Triggiano.