Ospedale di Molfetta e Nord Barese, il sindaco a Regione e ASL: «La città attende risposte»
Durissime le parole del primo cittadino, che richiama l'intervento del consigliere regionale Tammacco
Molfetta - mercoledì 6 luglio 2022
11.12
"Non c'è ancora uno studio di fattibilità sull'ospedale del Norbarese Molfetta-Bisceglie, non è stato effettuato nessun intervento al Don Tonino Bello a fronte degli annunci che prevedevano nuovi interventi strutturali, sale operatorie e macchinari. Le comunità di Molfetta e delle città limitrofe, come ha ribadito anche nostro consigliere regionale Saverio Tammacco, meritano rispetto e attendono una immediata risposta sulla vicenda dalla Regione Puglia e dall'Asl di Bari".
Lo afferma il sindaco Tommaso Minervini, a tre mesi e mezzo dall'incontro con l'assessore regionale alla Sanità Rocco Palese, il direttore del Dipartimento Promozione della salute della Regione Puglia Vito Montanaro e il direttore generale della Asl di Bari Antonio Sanguedolce, che sancì l'ubicazione definitiva del nuovo nosocomio del Norbarese e gli interventi da 23 milioni sul Don Tonino Bello.
"Il cronoprogramma definito il 22 marzo – continua il primo cittadino molfettese – resta mestamente disatteso e le difficoltà del pronto soccorso e dei reparti del nostro ospedale rimangono sulla nostra pelle. Soltanto grazie all'impegno dei medici e dei sanitari la struttura, con grandissime difficoltà e sacrifici, riesce a rispondere alle esigenze sanitarie della popolazione. Non è ammissibile che un territorio di oltre 250mila persone sia umiliato da politiche scellerate in una materia così delicata come la sanità. La città deve recuperare uno standard di servizi sanitari all'altezza della situazione, sia della medicina territoriale sia dei reparti ospedalieri".
Lo afferma il sindaco Tommaso Minervini, a tre mesi e mezzo dall'incontro con l'assessore regionale alla Sanità Rocco Palese, il direttore del Dipartimento Promozione della salute della Regione Puglia Vito Montanaro e il direttore generale della Asl di Bari Antonio Sanguedolce, che sancì l'ubicazione definitiva del nuovo nosocomio del Norbarese e gli interventi da 23 milioni sul Don Tonino Bello.
"Il cronoprogramma definito il 22 marzo – continua il primo cittadino molfettese – resta mestamente disatteso e le difficoltà del pronto soccorso e dei reparti del nostro ospedale rimangono sulla nostra pelle. Soltanto grazie all'impegno dei medici e dei sanitari la struttura, con grandissime difficoltà e sacrifici, riesce a rispondere alle esigenze sanitarie della popolazione. Non è ammissibile che un territorio di oltre 250mila persone sia umiliato da politiche scellerate in una materia così delicata come la sanità. La città deve recuperare uno standard di servizi sanitari all'altezza della situazione, sia della medicina territoriale sia dei reparti ospedalieri".