Sanità
Ospedale di primo livello del Nord barese: da sogno “folle” a futura realtà
Presto il presidente Emiliano presenterà una delibera di modifica del piano di riordino ospedaliero
Molfetta - martedì 11 ottobre 2016
22.26
L'Ospedale unico del Nord barese rientrerà nel piano di riordino della Regione Puglia.
E'il governatore, Michele Emiliano, ad ufficializzarlo durante l'incontro tenutosi questa sera sul campo neutro del Palacolombo di Ruvo di Puglia, alla presenza di una folta platea non solo di addetti ai lavori ma anche di tanti cittadini provenienti da tutte le città interessate, compreso Bitonto.
Il sì al progetto proposto dall'anestesista Felice Spaccavento e sottoscritto da oltre 150 medici dei presidi ospedalieri di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi e Corato, nasce da quella che Emiliano ha definito «partecipazione attiva sul tema della Sanità da prendere come esempio in altre zone della Puglia», che ha visto gli operatori del settore fare delle richieste mirate che vanno nella direzione dell'efficienza e dell'efficacia del sistema sanitario.
In realtà quello che questo gruppo di medici è riuscito a fare è portare avanti un progetto che metta in primo piano le esigenze dei malati e dei loro familiari, in sintesi di tener conto delle esigenze del territorio al di là di comportamenti campanilistici, tutti insieme verso un obiettivo comune: avere un ospedale di primo livello nel nord barese.
Esigenza nata all'indomani dell'incidente ferroviario sulla Corato Ruvo, che ha fatto rilevare come tutti i presidi ospedalieri e soprattutto i cittadini hanno risposto alla richiesta di aiuto della sanità.
Da rilevare la presenza dei sindaci delle città interessate, a dimostrazione che anche loro sono favorevoli a questa iniziativa, anche perché l'alternativa sarebbe la lenta chiusura di tutte le strutture presenti sui nostri territori.
Mentre con questo progetto tali strutture diventeranno altro, ma Molfetta, Terlizzi, Ruvo, Giovinazzo, Corato e Bitonto avranno un ospedale di primo livello che manterrà le professionalità e i reparti consolidati e in più avrà anche un reparto di rianimazione.
Quello che ha detto di voler creare il dottor Felice Spaccavento «è l'eccellenza nei vari settori». In più ha aggiunto: «negli ospedali ci devono essere i medici e non gli uffici, ci vuole più ingegneria gestionale che politica, anche perché la salute non ha alcun colore». Ed rivolgendosi al figlio lo invita «a lottare per la condivisione».
Non importa dove verrà ubicato questo ospedale, l'importante che venga preservata la salute dei cittadini.
Ai medici il compito di far capire al presidente Emiliano quelle che sono le potenzialità e le richieste del territorio, con dati alla mano. Ad Emiliano il compito di recepire queste istanze e di trasformarle presto in una delibera, perché l'Ospedale del nord barese possa diventare una realtà, e non più il sogno di un medico "folle" che ci ha messo la faccia.
Simbolica la firma apposta da Emiliano sul memorandum dell'Ospedale di primo livello del Nord barese.
E'il governatore, Michele Emiliano, ad ufficializzarlo durante l'incontro tenutosi questa sera sul campo neutro del Palacolombo di Ruvo di Puglia, alla presenza di una folta platea non solo di addetti ai lavori ma anche di tanti cittadini provenienti da tutte le città interessate, compreso Bitonto.
Il sì al progetto proposto dall'anestesista Felice Spaccavento e sottoscritto da oltre 150 medici dei presidi ospedalieri di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi e Corato, nasce da quella che Emiliano ha definito «partecipazione attiva sul tema della Sanità da prendere come esempio in altre zone della Puglia», che ha visto gli operatori del settore fare delle richieste mirate che vanno nella direzione dell'efficienza e dell'efficacia del sistema sanitario.
In realtà quello che questo gruppo di medici è riuscito a fare è portare avanti un progetto che metta in primo piano le esigenze dei malati e dei loro familiari, in sintesi di tener conto delle esigenze del territorio al di là di comportamenti campanilistici, tutti insieme verso un obiettivo comune: avere un ospedale di primo livello nel nord barese.
Esigenza nata all'indomani dell'incidente ferroviario sulla Corato Ruvo, che ha fatto rilevare come tutti i presidi ospedalieri e soprattutto i cittadini hanno risposto alla richiesta di aiuto della sanità.
Da rilevare la presenza dei sindaci delle città interessate, a dimostrazione che anche loro sono favorevoli a questa iniziativa, anche perché l'alternativa sarebbe la lenta chiusura di tutte le strutture presenti sui nostri territori.
Mentre con questo progetto tali strutture diventeranno altro, ma Molfetta, Terlizzi, Ruvo, Giovinazzo, Corato e Bitonto avranno un ospedale di primo livello che manterrà le professionalità e i reparti consolidati e in più avrà anche un reparto di rianimazione.
Quello che ha detto di voler creare il dottor Felice Spaccavento «è l'eccellenza nei vari settori». In più ha aggiunto: «negli ospedali ci devono essere i medici e non gli uffici, ci vuole più ingegneria gestionale che politica, anche perché la salute non ha alcun colore». Ed rivolgendosi al figlio lo invita «a lottare per la condivisione».
Non importa dove verrà ubicato questo ospedale, l'importante che venga preservata la salute dei cittadini.
Ai medici il compito di far capire al presidente Emiliano quelle che sono le potenzialità e le richieste del territorio, con dati alla mano. Ad Emiliano il compito di recepire queste istanze e di trasformarle presto in una delibera, perché l'Ospedale del nord barese possa diventare una realtà, e non più il sogno di un medico "folle" che ci ha messo la faccia.
Simbolica la firma apposta da Emiliano sul memorandum dell'Ospedale di primo livello del Nord barese.