Ospedale del Nord Barese, inizia la battaglia tra i Comuni
Il sindaco di Terlizzi rivendica la centralità geografica del "Sarcone"
Molfetta - venerdì 17 febbraio 2017
10.08
Il sindaco di Terlizzi Ninni Gemmato ha scelto le colonne de La Gazzetta del Mezzogiorno per rivendicare la centralità dell'ospedale "Michele Sarcone" come sede del costituendo Ospedale del Nord Barese.
Nella lunga lettera, pubblicata sullo storico quotidiano pugliese, Gemmato esamina i passaggi che hanno portato il governatore Michele Emiliano ad adottare la soluzione proposta dagli operatori sanitari di cui si è fatto portavoce il dott. Felice Spaccavento, condividendo la decisione, partendo dal presupposto che non è possibile avere un ospedale completo in ogni paese.
La condivisione, tuttavia, non è totale, ma si ferma ad un punto: «Non condivido minimamente, però, l'esasperazione di tale assunto per la quale si impongono ai cittadini distanze e percorsi assurdi per servizi essenziali ed urgenti. Immaginiamo insieme quale può essere, nei suoi casi più tipici, la realizzazione concreta del diritto alla salute nella vita delle persone. Iniziamo dal diritto sacrosanto di ogni cittadino di avere a poca distanza servizi ospedalieri e professionalità di eccellenza limitando alle circostanze straordinarie il ricorso agli spostamenti disagevoli e ai viaggi della speranza» scrive Gemmato, candidando a chiare lettere l'ospedale di Terlizzi ad essere la sede dell'ospedale di primo livello.
«Sarà compito della Regione di garantire adeguata dotazione di strumentazioni e professionalità di eccellenza in ogni unità operativa in una delle tre strutture candidate: quella che già da oggi offre maggiori garanzie in termini di strutture esistenti e di quantità possibile di posti letto. Chi ha recentemente visitato l'ospedale di Terlizzi si sarà reso conto di quanto sia già dotato in tal senso» puntualizza il sindaco di Terlizzi.
Ma ciò che renderebbe Terlizzi la sede ideale per l'ospedale del Nord Barese, secondo il ragionamento del primo cittadino della città dei fiori, sarebbe la sua centralità geografica rispetto ai comuni che il nuovo ospedale di primo livello andrà a servire, ossia Corato, Ruvo, Giovinazzo, Molfetta e Bitonto.
A sostegno della sua tesi, Gemmato porta una serie di esempi e casi, come quelli di eventuali emergenze cardiologiche per le quali è necessario raggiungere la struttura ospedaliera, dotata di un Dipartimento di Emergenza e di Unità di Terapia intensiva sia coronarica, nel minor tempo possibile; o anche il dipartimento materno infantile.
«Senza addentrarsi nello snocciolare distanze chilometriche, basterebbe guardare una qualsiasi cartina stradale per rendersi conto della centralità di Terlizzi nel contesto geografico formato dai Comuni di Bitonto con le sue frazioni, Corato, Giovinazzo, Molfetta e Ruvo di Puglia» ribadisce Gemmato.
Per far sì che la scelta della Regione sul costituendo ospedale del Nord Barese ricada sulla città di Terlizzi, il sindaco Gemmato ha manifestato il suo interesse a dotare la città di infrastrutture ed opere pubbliche per il miglioramento della viabilità.
«Abbiamo suggerito delle possibili soluzioni per ampliare la già consistente disponibilità di parcheggi al servizio della struttura. La nostra volontà di collaborazione istituzionale è massima. Confido nel fatto che la Regione farà scelte scevre da eventuali condizionamenti politici. Io ci credo, e come me ci crede tutta la Città» conclude Gemmato.
La battaglia di campanile è appena iniziata.
Nella lunga lettera, pubblicata sullo storico quotidiano pugliese, Gemmato esamina i passaggi che hanno portato il governatore Michele Emiliano ad adottare la soluzione proposta dagli operatori sanitari di cui si è fatto portavoce il dott. Felice Spaccavento, condividendo la decisione, partendo dal presupposto che non è possibile avere un ospedale completo in ogni paese.
La condivisione, tuttavia, non è totale, ma si ferma ad un punto: «Non condivido minimamente, però, l'esasperazione di tale assunto per la quale si impongono ai cittadini distanze e percorsi assurdi per servizi essenziali ed urgenti. Immaginiamo insieme quale può essere, nei suoi casi più tipici, la realizzazione concreta del diritto alla salute nella vita delle persone. Iniziamo dal diritto sacrosanto di ogni cittadino di avere a poca distanza servizi ospedalieri e professionalità di eccellenza limitando alle circostanze straordinarie il ricorso agli spostamenti disagevoli e ai viaggi della speranza» scrive Gemmato, candidando a chiare lettere l'ospedale di Terlizzi ad essere la sede dell'ospedale di primo livello.
«Sarà compito della Regione di garantire adeguata dotazione di strumentazioni e professionalità di eccellenza in ogni unità operativa in una delle tre strutture candidate: quella che già da oggi offre maggiori garanzie in termini di strutture esistenti e di quantità possibile di posti letto. Chi ha recentemente visitato l'ospedale di Terlizzi si sarà reso conto di quanto sia già dotato in tal senso» puntualizza il sindaco di Terlizzi.
Ma ciò che renderebbe Terlizzi la sede ideale per l'ospedale del Nord Barese, secondo il ragionamento del primo cittadino della città dei fiori, sarebbe la sua centralità geografica rispetto ai comuni che il nuovo ospedale di primo livello andrà a servire, ossia Corato, Ruvo, Giovinazzo, Molfetta e Bitonto.
A sostegno della sua tesi, Gemmato porta una serie di esempi e casi, come quelli di eventuali emergenze cardiologiche per le quali è necessario raggiungere la struttura ospedaliera, dotata di un Dipartimento di Emergenza e di Unità di Terapia intensiva sia coronarica, nel minor tempo possibile; o anche il dipartimento materno infantile.
«Senza addentrarsi nello snocciolare distanze chilometriche, basterebbe guardare una qualsiasi cartina stradale per rendersi conto della centralità di Terlizzi nel contesto geografico formato dai Comuni di Bitonto con le sue frazioni, Corato, Giovinazzo, Molfetta e Ruvo di Puglia» ribadisce Gemmato.
Per far sì che la scelta della Regione sul costituendo ospedale del Nord Barese ricada sulla città di Terlizzi, il sindaco Gemmato ha manifestato il suo interesse a dotare la città di infrastrutture ed opere pubbliche per il miglioramento della viabilità.
«Abbiamo suggerito delle possibili soluzioni per ampliare la già consistente disponibilità di parcheggi al servizio della struttura. La nostra volontà di collaborazione istituzionale è massima. Confido nel fatto che la Regione farà scelte scevre da eventuali condizionamenti politici. Io ci credo, e come me ci crede tutta la Città» conclude Gemmato.
La battaglia di campanile è appena iniziata.