Ospedale del Nord Barese, Emiliano: «Accolta la richiesta»
Il Governatore ne parla a "La Repubblica"
Molfetta - mercoledì 30 novembre 2016
22.02
L'ospedale del Nord Barese si farà. Bisogna solo capire se a Molfetta, Terlizzi oppure Corato.
Lo riferisce a "La Repubblica" il Governatore Michele Emiliano, dopo l'annuncio dell'approvazione definitiva del piano di riordino ospedaliero da parte della Giunta della Regione Puglia.
«Vengono accolte integralmente le richieste dell'area a nord della sanità di Bari che ci aveva chiesto di scegliere uno dei tre ospedali di Corato, Molfetta e Terlizzi da trasformare in ospedale di primo livello, in attesa della realizzazione del nuovo ospedale di Andria. Non abbiamo ancora deciso quale dei tre ospedali sarà. Avvieremo una due diligence aziendale e cercheremo di capire quale sarà la posizione migliore per un ospedale di primo livello», spiega l'ex sindaco di Bari. Tuttavia, il progetto non sarebbe inglobato nei documenti del piano di riordino.
A ottobre Emiliano si era impegnato a Ruvo, davanti a una foltissima platea, a realizzare il presidio su cui molte energie erano state investite dal dottore molfettese Felice Spaccavento.
Lo riferisce a "La Repubblica" il Governatore Michele Emiliano, dopo l'annuncio dell'approvazione definitiva del piano di riordino ospedaliero da parte della Giunta della Regione Puglia.
«Vengono accolte integralmente le richieste dell'area a nord della sanità di Bari che ci aveva chiesto di scegliere uno dei tre ospedali di Corato, Molfetta e Terlizzi da trasformare in ospedale di primo livello, in attesa della realizzazione del nuovo ospedale di Andria. Non abbiamo ancora deciso quale dei tre ospedali sarà. Avvieremo una due diligence aziendale e cercheremo di capire quale sarà la posizione migliore per un ospedale di primo livello», spiega l'ex sindaco di Bari. Tuttavia, il progetto non sarebbe inglobato nei documenti del piano di riordino.
A ottobre Emiliano si era impegnato a Ruvo, davanti a una foltissima platea, a realizzare il presidio su cui molte energie erano state investite dal dottore molfettese Felice Spaccavento.