Ospedale Covid a Bari, chiusa l'inchiesta: 10 indagati, c'è Spaccavento

Un avviso di conclusione delle indagini è stato notificato oggi a dieci persone, nell'ambito di una inchiesta della Procura della Repubblica di Bari sulla costruzione dell'ospedale Covid a Bari e su 250 procedure ad evidenza pubblica per oltre 100 milioni di euro. E fra queste spicca il nome del molfettese Felice Spaccavento.

L'anestesista, nominato al vertice della Rete delle Cure Pallative, è accusato, in concorso con Antonio Lerario e Antonio Mercurio, di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e turbata libertà degli incanti. I tre, «quale presidente Mercurio e componenti gli altri due» facevano parte di una commissione ("seggio di gara") costituita per la scelta del contraente nell'ambito della realizzazione a Bari di una struttura sanitaria emergenziale denominata "Covid Fiera".

I tre, secondo l'accusa della Procura di Bari, «dopo una preliminare stesura di prospetti riportanti i punteggi attribuiti all'offerta tecnica favorevoli a Rti Operamed, si determinavano alla preferenza per Rti Cobar, mediante i mezzi fraudolenti consistiti nell'attribuire alle singole voci di valutazione dell'offerta tecnica, punteggi numerici in maniera del tutto anomala, sviata e viziata, anche soltanto ad un sindacato estrinseco di logicità e ragionevolezza», è scritto agli atti dell'inchiesta.

Lerario e Mercurio si trovavano «in una situazione di incompatibilità». Avendo, Lerario «assunto la determina, approvato gli atti di gara e aggiudicato l'appalto» e Mercurio «avendo assunto la qualifica di tecnico del progetto a base di gara e dovendo poi curare lui stesso l'esecuzione del contratto come direttore di lavori».

La difesa di Felice Spaccavento in un post su Facebook

«Oggi sono profondamente scosso e turbato perché stamattina mi è stato notificato un avviso di conclusione di indagini della Procura di Bari, di cui non avevo avuto notizia prima. Nello specifico si fa riferimento alla mia partecipazione (a titolo gratuito) ad una unica procedura di gara come componente della commissione per l'affidamento dei lavori di realizzazione della struttura emergenziale Covid in Fiera del Levante.

Ci tengo a sottolineare che non mi è contestata alcuna ipotesi di mercimonio. Ieri come oggi non permetterò che niente mi distragga dal mio lavoro e dai miei pazienti ma ho necessità di condividere con voi amici sia lo sgomento e il forte dolore che provo da stamani sia la mia assoluta consapevolezza della mia totale estraneità ai fatti contestati.

Nell'interesse di fare chiarezza il più velocemente possibile, ho affidato formalmente incarico all'avvocato Felice Petruzzella di difendere la mia persona e la mia reputazione di onesto professionista. Ringrazio quanti, già in tanti, mi stanno comunicando il proprio sostegno e la propria vicinanza. Vi voglio bene».