Cronaca
“Orizzonti” personale dell’artista Antonia Bufi
Esposizione nel centro storico
Molfetta - giovedì 31 dicembre 2015
Sarà inaugurata domani, venerdì 1 gennaio, alle ore 19.00 in via San Salvatore, nel centro storico molfettese, la personale dell'artista Antonia Bufi. Si tratta di una serie di fotografie realizzate con uno smartphone che ritraggono nel corso di un anno la linea del mare Adriatico che lambisce la costa molfettese. Questa serie di immagini in sequenza ritraggono cielo e mare con differenti sfumature di colore.
Si passa dai toni più accesi di una giornata limpida e tersa, a quelli cupi e ombrosi di una mattinata grigia, in cui prevalgono le nubi con i giochi ed evoluzioni in aria. L'artista ha voluto fissare la sua attenzione su un punto sempre uguale, ma che uguale non è perché da origine ad una fenomenologia atmosferica sempre differente nelle sue manifestazioni. Queste immagini trasmettono il senso dello spazio immenso, del vagare fisicamente e metaforicamente con il corpo e lo spirito, donando quasi una trascendenza alla linea che divide il cielo dal mare, il finito, la terra, dall' infinito, l'orizzonte.
Il mutamento temporale corrisponde a un mutamento dell'anima e dei suoi stati, quasi che il cielo grigio o il mare in tempesta fossero la metafora dell'esistenza. Luci ed ombre che si alternano nella nostra vita quotidiana, come nelle immagini, specchio esteriore dei moti interiori. Fissando l'orizzonte si riflette su se stessi e, in questa vita così frenetica, si coglie l'occasione per guardarsi dentro. La scelta della data dell'inaugurazione non è casuale; il 1 gennaio rappresenta sempre un inizio e nello stesso tempo il momento in cui si traccia un bilancio. L'artista in maniera personale ha voluto con questa installazione far riflettere i visitatori sul valore della vita, fatta di errori, di momenti negativi, di difficoltà, ma anche di gioie, soddisfazioni e successi che squarciano l'esistenza, come un raggio di sole che irrompe fra le nuvole infondendo speranza.
Si passa dai toni più accesi di una giornata limpida e tersa, a quelli cupi e ombrosi di una mattinata grigia, in cui prevalgono le nubi con i giochi ed evoluzioni in aria. L'artista ha voluto fissare la sua attenzione su un punto sempre uguale, ma che uguale non è perché da origine ad una fenomenologia atmosferica sempre differente nelle sue manifestazioni. Queste immagini trasmettono il senso dello spazio immenso, del vagare fisicamente e metaforicamente con il corpo e lo spirito, donando quasi una trascendenza alla linea che divide il cielo dal mare, il finito, la terra, dall' infinito, l'orizzonte.
Il mutamento temporale corrisponde a un mutamento dell'anima e dei suoi stati, quasi che il cielo grigio o il mare in tempesta fossero la metafora dell'esistenza. Luci ed ombre che si alternano nella nostra vita quotidiana, come nelle immagini, specchio esteriore dei moti interiori. Fissando l'orizzonte si riflette su se stessi e, in questa vita così frenetica, si coglie l'occasione per guardarsi dentro. La scelta della data dell'inaugurazione non è casuale; il 1 gennaio rappresenta sempre un inizio e nello stesso tempo il momento in cui si traccia un bilancio. L'artista in maniera personale ha voluto con questa installazione far riflettere i visitatori sul valore della vita, fatta di errori, di momenti negativi, di difficoltà, ma anche di gioie, soddisfazioni e successi che squarciano l'esistenza, come un raggio di sole che irrompe fra le nuvole infondendo speranza.