Cronaca
Operazione "Quinto Piano". Altri 6 dipendenti sospesi dal servizio per 3 mesi
Anche questi "furbetti" rispondono di truffa aggravata e continuata, false attestazioni e peculato
Molfetta - lunedì 15 luglio 2019
13.00
I finanzieri della Tenenza di Molfetta, in data odierna, hanno eseguito ulteriori misure cautelari, questa volta riguardanti la sospensione dal pubblico servizio esercitato, per altri 6 dipendenti dell'Azienda Sanitaria Locale di Bari.
I 6 dipendenti hanno sede lavorativa presso il presidio ospedaliero don Tonino Bello di Molfetta ed i Servizi Igiene della Produzione - S.I.A.V. Area B e Sanità Animale - S.I.A.V. Area A, anch'essi con sede a Molfetta.
Le misure cautelari, richieste su 9 dipendenti dell'Azienda Sanitaria Locale, dal sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Trani, Silvia Curione, sono state emesse il 12 luglio scorso, dal giudice per le indagini preliminari Maria Grazia Caserta, dopo l'interrogatorio di garanzia eseguito nei confronti degli indagati il 9 luglio scorso.
Anche questi "furbetti" rispondono a vario titolo dei reati di truffa aggravata e continuata ai danni dell'Azienda Sanitaria Locale, false attestazioni della presenza in servizio e peculato.
Inoltre l'Autorità Giudiziaria, sciogliendo la riserva formulata durante gli interrogatori del 9 luglio scorso, eseguiti nei confronti degli indagati sottoposti agli arresti domiciliari, ha rigettato tutte le richieste formulate dai loro legali di fiducia, in ordine alla revoca o sostituzione della misura cautelare in atto.
Proseguono le indagini per definire altre posizioni.
I 6 dipendenti hanno sede lavorativa presso il presidio ospedaliero don Tonino Bello di Molfetta ed i Servizi Igiene della Produzione - S.I.A.V. Area B e Sanità Animale - S.I.A.V. Area A, anch'essi con sede a Molfetta.
Le misure cautelari, richieste su 9 dipendenti dell'Azienda Sanitaria Locale, dal sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Trani, Silvia Curione, sono state emesse il 12 luglio scorso, dal giudice per le indagini preliminari Maria Grazia Caserta, dopo l'interrogatorio di garanzia eseguito nei confronti degli indagati il 9 luglio scorso.
Anche questi "furbetti" rispondono a vario titolo dei reati di truffa aggravata e continuata ai danni dell'Azienda Sanitaria Locale, false attestazioni della presenza in servizio e peculato.
Inoltre l'Autorità Giudiziaria, sciogliendo la riserva formulata durante gli interrogatori del 9 luglio scorso, eseguiti nei confronti degli indagati sottoposti agli arresti domiciliari, ha rigettato tutte le richieste formulate dai loro legali di fiducia, in ordine alla revoca o sostituzione della misura cautelare in atto.
Proseguono le indagini per definire altre posizioni.