I Carabinieri e, nel riquadro, Antonella Lopez
I Carabinieri e, nel riquadro, Antonella Lopez

Omicidio Lopez a Molfetta, interrogazione al ministro Piantedosi da parte di AVS

La richiesta di Elisabetta Piccolotti, parlamentare di "AlleanzaVerdi e Sinistra"

Con Atto depositato alla Camera 4-03599, Elisabetta Piccolotti, Parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra protagonista del dibattito tenutosi a #Molfetta dal titolo «Perchè qui. Molfetta e l'Antimafia necessaria, ha presentato un'interrogazione scritta al Ministro dell'Interno Piantedosi sull'omicidio di Antonella Lopez avvenuto tra la notte del 21 e 22 settembre.

A seguire il testo integrale dell'interrogazione:
Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
sabato 21 settembre 2024 la 19enne Antonella Lopez è rimasta uccisa nella notte da un colpo di pistola esploso in una discoteca di Molfetta;
il gip di Bari ha immediatamente convalidato il fermo di Michele Lavopa, un giovane di 21 anni il quale ha confessato di aver sparato e ucciso per errore Antonella Lopez mentre il suo obiettivo era un amico della vittima, nipote di un boss di Bari, ritenuto il rampollo del clan del rione Japigia;
il giovane barese ha dichiarato di aver agito per vecchie ruggini del passato e ha sparato una serie di colpi in sequenza mirando al gruppo rivale, uccidendo la ragazza e ferendo quattro ragazzi, tra cui il nipote del boss;
il giudice, al termine dell'udienza di convalida del fermo, ha riconosciuto l'aggravante mafiosa, come richiesto dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia;
Michele Lavopa ha inoltre dichiarato agli inquirenti di essere andato in discoteca con la fidanzata e alcuni amici senza l'intenzione di affrontare nessuno, ma di aver portato con sé una pistola «per difendersi da eventuali aggressioni, come spesso accade nei locali notturni baresi»;
come riportato dall'agenzia di stampa LaPresse, il gip, in alcuni passaggi dell'ordinanza scrive come «i rampolli di alcune famiglie di mafia baresi, abbiano scelto le discoteche per regolare i conti nell'immediato o comunque per misurarsi e dimostrare la superiorità del clan di appartenenza»; anche nel corso di una recente assemblea che si è tenuta nella sede di Confcommercio di Bari è emerso come la criminalità spesso utilizzi le discoteche e i locali notturni come luoghi dove affrontarsi e, per questo, i titolari di discoteche, sale da ballo e club hanno chiesto azioni più efficaci di contrasto alla criminalità e maggiori controlli e presenza delle forze dell'ordine, in linea con il protocollo d'intesa siglato con la prefettura di Bari e le forze dell'ordine «che prevede un intervento più mirato ed efficace contro la criminalità» così da arginare questo fenomeno che mette a rischio sia i clienti che il personale che lavora nei locali, i quali diventano potenziali vittime incolpevoli di faide tra clan mafiosi;
ad avviso dell'interrogante, una maggiore sinergia tra i proprietari dei locali e le forze dell'ordine, gli uni impegnati nel segnalare tutti i fenomeni criminali che si dovessero verificare o dei quali dovessero venire a conoscenza e gli altri impegnati nel garantire un maggiore presidio territoriale di Polizia, può creare un ambiente più sicuro e accogliente –:
quali urgenti iniziative di competenza intenda assumere, anche alla luce del recente fatto di cronaca esposto in premessa, affinché possano essere incrementati i presìdi territoriali di polizia nei pressi delle discoteche e dei locali notturni della città metropolitana di Bari.
  • Antonella Lopez
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