Cronaca
Omicidio di via Capotorti, domani l'autopsia sul cadavere di Corrado Parisi
Sarà eseguita a Bari e servirà a chiarire alcuni aspetti della vicenda. Il New Meeting Cafè, intanto, resta sotto sequestro
Molfetta - martedì 9 luglio 2019
22.33
Si svolgerà domani l'autopsia sul corpo del 46enne Corrado Parisi, ucciso nel primo pomeriggio del 7 luglio scorso, a Molfetta, dal titolare del New Meeting Cafè, Sergio Farinola, 43 anni, che si è costituito subito dopo ai Carabinieri della locale Compagnia.
L'esame autoptico disposto dalla Procura della Repubblica di Trani servirà a sciogliere i dubbi degli inquirenti molfettesi rispetto a come siano andate realmente le cose. In base ad una prima ricostruzione dei fatti, il barista (che temeva per la propria incolumità e per questo aveva con sé una pistola, nda) si sarebbe fatto giustizia da solo perché stanco dalle continue vessazioni della vittima, già nota per reati contro il patrimonio.
Il fatto è accaduto all'esterno del bar New Meeting Café, posto sotto sequestro penale. Farinola, al culmine di una accesa discussione, ha estratto una pistola (di cui era entrato in possesso perché appartenuta al padre, agente della Polizia Locale, scomparso anni fa, nda) e ha aperto il fuoco contro Parisi. Tre i colpi esplosi dall'arma, mai denunciata, mirando al torace: l'uomo, soccorso da un'ambulanza del 118, è morto poco dopo l'arrivo all'ospedale di Molfetta.
Poi Farinola, accompagnato dai suoi legali, Andrea Calò e Saverio Gadaleta, si è costituito ai Carabinieri ed ha confessato il delitto: dovrà rispondere di omicidio volontario e di possesso d'arma da fuoco. I militari lo hanno ascoltato sino a tardi: avrebbe raccontato delle richieste di denaro della vittima, che avrebbe preteso di riavere i soldi persi ai videopoker, ed appena 24 ore prima - emerge dalle indagini - avrebbe denunciato le nuove minacce di Parisi.
Per tutta la sera di ieri, gli inquirenti, diretti dal capitano Vito Ingrosso e coordinati dal magistrato della Procura della Repubblica di Trani, Francesco Tosto, hanno esaminato la sua versione dei fatti. Non è ancora chiaro il motivo preciso di tali richieste di denaro, divenute negli ultimi tempi sempre più pressanti e frequenti, mentre l'autopsia sul cadavere dell'uomo - un esame tecnico irripetibile - sarà finalizzata ad accertare le cause e la natura del decesso.
Gli accertamenti medico-legali saranno eseguiti a Bari (l'incarico è stato affidato al medico Francesco Vinci, dell'Istituto di Medicina Legale di Bari, nominato dalla Procura della Repubblica di Trani, nda), mentre si continua a indagare per cercare riscontri al racconto dell'omicida.
L'esame autoptico disposto dalla Procura della Repubblica di Trani servirà a sciogliere i dubbi degli inquirenti molfettesi rispetto a come siano andate realmente le cose. In base ad una prima ricostruzione dei fatti, il barista (che temeva per la propria incolumità e per questo aveva con sé una pistola, nda) si sarebbe fatto giustizia da solo perché stanco dalle continue vessazioni della vittima, già nota per reati contro il patrimonio.
Il fatto è accaduto all'esterno del bar New Meeting Café, posto sotto sequestro penale. Farinola, al culmine di una accesa discussione, ha estratto una pistola (di cui era entrato in possesso perché appartenuta al padre, agente della Polizia Locale, scomparso anni fa, nda) e ha aperto il fuoco contro Parisi. Tre i colpi esplosi dall'arma, mai denunciata, mirando al torace: l'uomo, soccorso da un'ambulanza del 118, è morto poco dopo l'arrivo all'ospedale di Molfetta.
Poi Farinola, accompagnato dai suoi legali, Andrea Calò e Saverio Gadaleta, si è costituito ai Carabinieri ed ha confessato il delitto: dovrà rispondere di omicidio volontario e di possesso d'arma da fuoco. I militari lo hanno ascoltato sino a tardi: avrebbe raccontato delle richieste di denaro della vittima, che avrebbe preteso di riavere i soldi persi ai videopoker, ed appena 24 ore prima - emerge dalle indagini - avrebbe denunciato le nuove minacce di Parisi.
Per tutta la sera di ieri, gli inquirenti, diretti dal capitano Vito Ingrosso e coordinati dal magistrato della Procura della Repubblica di Trani, Francesco Tosto, hanno esaminato la sua versione dei fatti. Non è ancora chiaro il motivo preciso di tali richieste di denaro, divenute negli ultimi tempi sempre più pressanti e frequenti, mentre l'autopsia sul cadavere dell'uomo - un esame tecnico irripetibile - sarà finalizzata ad accertare le cause e la natura del decesso.
Gli accertamenti medico-legali saranno eseguiti a Bari (l'incarico è stato affidato al medico Francesco Vinci, dell'Istituto di Medicina Legale di Bari, nominato dalla Procura della Repubblica di Trani, nda), mentre si continua a indagare per cercare riscontri al racconto dell'omicida.