Cronaca
Omicidio al Bahia, Lavopa: «Ho reagito agli insulti, sono pentito»
Il 21enne è accusato di omicidio e del tentato omicidio di altre quattro persone. Oggi l'autopsia sul corpo della ragazza
Molfetta - mercoledì 25 settembre 2024
18.13
Questa mattina, nel penitenziario di Bari, s'è tenuto l'interrogatorio di convalida del fermo di Michele Lavopa, 21enne del quartiere San Paolo autore reo confesso dell'omicidio di Antonella Lopez, 19 anni. Il delitto è avvenuto nel lido Bahia Beach, dove il giovane ha detto di avere «reagito agli insulti» e di essere «pentito».
Lavopa, durante l'interrogatorio, durato due ore, davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Francesco Vittorio Rinaldi, insieme all'avvocato difensore, Nicola Martino, si è detto dispiaciuto per la morte della ragazza e ha confermato quanto già dichiarato. Nelle dichiarazioni rese, Lavopa avrebbe detto che il bersaglio era Eugenio Palermiti: l'esplosione di sette colpi sarebbe avvenuta per rispondere ad una provocazione subita ed a precedenti ruggini tra i due.
Oltre a Lavopa, sono indagati per favoreggiamento personale altri tre giovani (il 20enne Giuseppe Fresa, il 19enne Mario Ruta ed un 17enne - i primi due di Bari, il terzo di Bitonto) che avrebbero collaborato nelle fasi successive all'omicidio, aiutando Lavopa a nascondere l'arma, poi trovata dai Carabinieri in una abitazione a Bitonto. Per questo, oltre che di omicidio e di tentato omicidio di quattro persone, il 21enne risponde di detenzione illegale di arma da fuoco in luogo pubblico.
Oggi, intanto, si è svolta anche l'autopsia sul corpo di Antonella Lopez, colpita mortalmente da un proiettile che, penetrando dalla spalla, le avrebbe reciso l'aorta, causandone la morte. L'esame del medico legale Sara Sablone potrebbe fornire altre indicazioni rispetto alla traiettoria dei colpi e alla presenza di ulteriori armi.
Lavopa, durante l'interrogatorio, durato due ore, davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Francesco Vittorio Rinaldi, insieme all'avvocato difensore, Nicola Martino, si è detto dispiaciuto per la morte della ragazza e ha confermato quanto già dichiarato. Nelle dichiarazioni rese, Lavopa avrebbe detto che il bersaglio era Eugenio Palermiti: l'esplosione di sette colpi sarebbe avvenuta per rispondere ad una provocazione subita ed a precedenti ruggini tra i due.
Oltre a Lavopa, sono indagati per favoreggiamento personale altri tre giovani (il 20enne Giuseppe Fresa, il 19enne Mario Ruta ed un 17enne - i primi due di Bari, il terzo di Bitonto) che avrebbero collaborato nelle fasi successive all'omicidio, aiutando Lavopa a nascondere l'arma, poi trovata dai Carabinieri in una abitazione a Bitonto. Per questo, oltre che di omicidio e di tentato omicidio di quattro persone, il 21enne risponde di detenzione illegale di arma da fuoco in luogo pubblico.
Oggi, intanto, si è svolta anche l'autopsia sul corpo di Antonella Lopez, colpita mortalmente da un proiettile che, penetrando dalla spalla, le avrebbe reciso l'aorta, causandone la morte. L'esame del medico legale Sara Sablone potrebbe fornire altre indicazioni rispetto alla traiettoria dei colpi e alla presenza di ulteriori armi.